Rick Nash è in gran forma, ma da solo non basta…
Questa volta si parte dalla fine, ormai 25 partite son già passate"
Detroit 40 pt Chicago 31 Nashville 30 St.Louis 27 Columbus 25.
Vi sembra tutto? Ovviamente no!
Columbus Blue Jackets
Memori della vittoria schiacciante contro Washington, Columbus ospita nell'unica gara casalinga dell'inizio di dicembre i Vancouver Canucks.
È la gara alla Nationwide Arena numero 300 della breve storia dei Blue Jackets.
Nonostante la felice ricorrenza è Vancouver a passare in vantaggio con Wellwood su rimbalzo nel silenzio tombale dell'arena.
Ci vuole Fredik Modin al minuto numero nove del secondo periodo a far esplodere i tifosi Blue Jackets, gol nato da un'idea di Rick Nash che apre per Huselius, un assist facile per il numero 33 di Columbus.
Il periodo finale si apre con il nuovo vantaggio Canucks con Bieksa in power play che con una saetta batte Mason e fa ripiombare il silenzio nel palazzetto. Servono quattro minuti a Columbus per rimettere il punteggio apposto con Andrew Murray su un altro rimbalzo dopo che Schneider aveva salvato più volte il risultato. Sul 2 a 2 la gara è decisa dall'ennesima idea di Nash che recupera dal nulla il disco, appoggia per Huselius ed è il gol vittoria!
Con due vittorie consecutive sembra esserci la rinascita del fanalino di coda ma ecco arrivare altrettante sconfitte con San Josè e Los Angeles.
Con gli Sharks capoclassifica nella western conference Columbus appare sconfitta in partenza, invece gioca alla pari, passa in vantaggio con Nash che supera Nabokov coperto da diversi giocatori. Contro Evgeni Nabokov va a sbattere l'intero attacco Jackets così San Josè ha tempo per riorganizzarsi. Minuto 14 del secondo periodo è capitan Marleau a ribadire in gol un suo tiro, con la difesa di Columbus che sta a guardare.
Il sorpasso arriva dopo 44 secondi dall'inizio del periodo finale e il gol ha la firma prestigiosa di Jeremy Roenick velocissimo nel superare Mason dopo un tiro non trattenuto. Columbus compie più azioni da gol ma ancora il goalie russo di San Josè è impenetrabile.
Pochi minuti dopo si ribalta ancora la situazione con il pareggio di Modin ma che San Josè sia la squadra più forte della nhl attualmente lo si capisce quando basta poco per accelerare il ritmo di gara e far segnare Marleau il gol decisivo del 3 a 2.
Perdere con onore con i migliori come già successo nella battaglia di Detroit non comporta però una reazione. Anzi Columbus perde malamente con i Kings per 3 a 0, LaBarbera, blocca i 23 tiri dei Blue Jackets e vede i gol dei compagni Simmonds, Calder e Kopitar a chiudere il tabellino marcatori.
Nessuna reazione neanche nella successiva gara con Anaheim, dove ci si aspettava più decisione da Columbus, invece sono i Ducks a portarsi sul doppio vantaggio con Getzlaf e Carter. Il gol Blue Jackets arriva solo a cinque minuti dalla fine del secondo periodo con Brassard ma è l'antipasto ad altri due gol Ducks ancora con Getzlaf e Ryan. Solo sul 4 a 1 Columbus ha un sussulto con Kris Russell che segna e poi fornisce l'assist a Modin. Sull'assedio finale è però Rob Niedermayer a chiudere match, e speranze Jackets sul 5 a 3.
Il mese di dicembre peggio di così per Nash e compagni non poteva iniziare.
St.Louis Blues
Finiti i festeggiamenti per il punto numero 1.000 di Tkachuk ecco St.Louis rientrare nella sua dimensione con un'imbarazzante prova contro i Minnesota Wild. Il punteggio 4 a 0 riassume tutta la partita, con Backstrom che chiude la porta a 22 tiri Blues e i Wild che segnano con Belanger, Brunette in power play, Zidlicky e terminano il capolavoro con il gol di Miettinen a porta vuota.
Per una battaglia più concreta serve l'aria di casa. Ospitando i Calgary Flames i Blues fanno di tutto per far dimenticare ai suoi tifosi l'ultimo match. Ci riescono in parte, nel primo periodo, va in gol con Backes lesto a segnare su un tiro di Jackman non trattenuto, e raddoppiano con Berglund che riceve al centro da Boyes. Con due gol di vantaggio è Calgary a segnare con Rene Bourque ma quando Brad Boyes porta il tabellino sul 3 a 1 lasciato colpevolmente solo dai Flames ecco che la squadra canadese reagisce.
Nel terzo periodo St.Louis scompare dal ghiaccio e Calgary per due volte in power play segna con Iginla e poi con Moss. Finisce 3 a 3 ed è overtime.
St.Louis perde ingenuamente il disco recuperato prima da Phaneuf poi da Iginla fino ad arrivare a Michael Cammelleri che, fulminando Mason, dà la vittoria ai Flames.
Dicembre senza vittorie per St.Louis inizia a pesare. Nella serata dedicata a Tkachuk sono i Phoenix Coyotes a tentar di rovinare il programma. Il gol di Jovanovsky per l'uno a zero sembra dar ragione ai Coyotes ma poco più tardi arriva il pareggio St.Louis con David Backes pronto a ricevere l'assist di Keith Tkachuk.
È ancora Phoenix nel secondo periodo a passare in vantaggio con Shane Doan ma da qui in poi i Blues diventano inarrestabili. Pareggiano con Berglund in power play ed è San Tkachuk a segnare il 3 a 2, anticipando il decisivo 4 a 2 di Brandon Crombeen e il 4 a 3 finale di Turris. Per i Blues vittoria e gara numero 14 senza Paul Kariya, che ormai manca dal ghiaccio dal 5 novembre, quando St.Louis era molto più in alto.
Nashville Predators vs St.Louis Blues
È lo scontro tra Jason Arnott e Keith Tkachuk, ma non saranno loro le stelle del match.
Il vantaggio è Predators con Pihlstrom dopo 10 minuti in power play al suo primo gol nella nhl.
Deve aspettare la fine del periodo St.Louis per pareggiare. Il gol lo segna Brandon Crombeen protagonista di questa gara dove segnerà una tripletta. Il secondo periodo è ancora equilibrato con il gol di Nashville grazie a Klein, pareggio e sorpasso Blues con Steen e Berglund prima dell'ennesimo pareggio di Dumont. Dopo il periodo numero due Nashville decide di perdere la gara uscendo dal ghiaccio con St.Louis che colpisce tre volte con la doppia firma di Crombeen e il gol di Boyes. Finisce 6 a 3 con i tifosi Blues che non credono ai propri occhi.
Prima di questa gara Nashville come si è comportata?
Nel percorso folle della franchigia dei Predators l'inizio di dicembre rappresenta il regalo che ogni tifoso chiede a Babbo Natale: 3 partite 3 vittorie
Si inizia in trasferta contro i Buffalo Sabres, i primi due periodi non regalano gol. Rinne blocca 19 tiri dei Sabres e fa da cornice al terzo periodo targato Predators, dopo otto minuti è il capitano Jason Arnott a superare Miller grazie al disco che si impenna proprio davanti al goalie dei Sabres che aveva salvato prima il tiro di DeVries. Due minuti più tardi è raddoppio Predators, Weber tira, Miller respinge col disco che lentamente attraversa la porta finche Dumont non si lancia sul ghiaccio e manda il puck in rete. Il 2 a 0 è servito ed è vittoria Nashville.
Contro i Colorado Avalanche al Sommet Center è una gara in cui esiste solo il primo periodo. Nei primi venti minuti arrivano i gol che decidono lo scontro, apre Nashville con Fiddler dimenticato dalla squadra di Denver e tutto solo può accentrarsi e superare Budaj. Gli Avalanche pareggiano con Ryan Smith in power play e sempre in superiorità arriva il 2 a 1 dei Predators con Weber che riceve da Koistinen e supera con un bolide il goalie di Colorado. Non finisce qui perché ancora una volta arriva il pareggio, in inferiorità , con Wolski. Quando sta per scadere il tempo è Legwand a dare il terzo dispiacere ai tifosi degli Avalanche nel suo secondo tentativo consecutivo di marcatura. Mancavano 3 decimi di secondo allo scadere della sirena.
Come per magia, o per noia, il punteggio si blocca sul 3 a 2. I restanti periodi non regalano gol e Nashville mette in cascina un'altra importante vittoria.
I Predators sembrano più svegli e maturi i questo inizio di dicembre. Né è la prova la terza gara vinta con i Minnesota Wild. Pekka Rinne chiude la porta e guadagna il secondo shutout nelle ultime 3 gare, a far gol ci pensa Dumont nel terzo periodo che rifinisce l'assist di Arnott. Rinne blocca 32 tiri, fa meglio Harding portiere dei Wild che ne blocca 42 ma esce sconfitto 1 a 0.
Chicago Blackhawks
Dimenticare le ultime due figuracce. Questo l'obiettivo dei Blackhawks.
All'orizzonte sono gli Anaheim Ducks a far tappa allo United Center. Dopo un primo periodo dominato dai locali il gol è il meritato premio. Arriva con Patrick Sharp a chiudere l'azione partita da Toews e Kane in power play. La risposta dei Ducks arriva nel secondo periodo, dominato dagli ospiti con il gol del pareggio di Teemu Selanne sempre in superiorità numerica.
I tifosi di Chicago si scatenano nel terzo periodo, quando prima si deprimono per il 2 a 1 Ducks con Pronger poi si esaltano per i gol in sequenza di Havlat, Toews e Ladd nel 4 a 2 finale.
Una grande vittoria prima di una grande battaglia.
Detroit Red Wings vs Chicago Blackhawks
È la gara che può far capire i reali valori della central division. È la Joe Louis Arena la cornice di questo scontro, ed è il ghiaccio dei campioni ad infuocarsi quando Havlat perde il disco recuperato da Cleary, assist al centro per Filppula ed è uno a zero.
Tre minuti più tardi è il campione più in forma in questo momento, è Jiri Hudler a raddoppiare complice il pasticcio di Huet che rinvia su Filppula in pressing, per il numero 26 gol facilissimo. Sul 2 a 0 scatta la reazione Blackhawks.
Patrick Sharp in power play e soprattutto Jonathan Toews ribaltano il punteggio in dieci minuti. Toews diventa il terminale offensivo più efficace in questa partita.
Il 2 a 2 è di una bellezza unica, difficile da descrivere perché il capitano fa un numero degno di un maestro di hockey per come supera Cleary con una finta e con altrettanta disinvoltura supera Conklin.
Sempre Toews in power play a 5 secondi dalla fine del primo periodo riceve da Kane e supera il goalie di Detroit per il 3 a 2.
Il secondo periodo non è vivace come il precedente, arriva un solo gol firmato Andrew Ladd su una ripartenza Hawks strepitosa di Bolland. È 4 a 2.
Chi dà per sconfitta Detroit non fa i conti con Henrik Zetterberg che accorcia le distanze in power play con i suoi che in tre tocchi lo lasciano libero di concludere da solo. Nella battaglia mancano ancora due firme prestigiose. La prima è di Marian Hossa che a nove minuti dalla fine fa esplodere l'arena dei campioni con il 4 a 4 e il relativo supplementare, la seconda è di Pavel Datsyuk che segna il primo e unico shootout in gol. È 5 a 4 per Detroit, ma che partita!
Dopo una battaglia persa solo ai rigori i tifosi Blackhawks meritano una gioia, e arriva contro i Phoenix Coyotes distrutti con un 7 a 1 che si commenta da solo. Il gol della squadra di Gretzky arriva quando sono sotto di sette gol con Lisin dopo che lo United Center ha esultato per la doppietta di Eager e i gol di Byfuglien, Sharp, Ladd, Bolland e naturalmente capitan Toews vero protagonista della rinascita di Chicago.
Detroit Red Wings
L'allungo decisivo è il marchio di fabbrica dei campioni. Tre partite, altrettante vittorie con la Joe Louis Arena protagonista.
Nel primo match interno sono gli Anaheim Ducks a giocare contro i primi della central division. Anaheim tira solo 5 volte contro Osgood e riesce lo stesso a lasciare il segno con l'assist di Selanne per Kunitz, Detroit tira 19 volte senza esultare. Stesso copione nel periodo numero due, stesso numero dei tiri come nel periodo precedente ma questa volta i Red Wings colpiscono con Johan Franzen in tap-in sull'azione di Lidstrom e Zetterberg. Sull'uno pari a decidere è il terzo periodo quando arriva il sigillo del solito Marian Hossa che fulmina il goalie Ducks su assist di Cleary. Gol pesante e decisivo nel 2 a 1 finale, ancora una volta Hossa si dimostra il colpo più prestigioso del mercato nhl. Lo spettacolo non finisce qui, sono i Vancouver Canucks a giocarsela con la corazzata bianco rossa.
Con Chelios (46 anni) in recupero nella AHL per recuperare dall'infortunio occorsogli nella gara inaugurale e con Holmstrom non ancora al meglio Detroit attende il primo passo degli avversari.
E loro colpiscono dopo 1 minuto e 35 con Pratt, istigando i Red Wings che pareggiano e sorpassano con Hudler, prima con un recupero di Fillpula e relativa ribattuta in rete poi lanciato uno contro uno da Lilja.
Non demordono i Canucks, anzi arriva il pari di Wellwood e vantaggio con Raymond ma il secondo periodo termina col pari di Cleary.
Il periodo finale parte col turbo per i padroni di casa in gol con Meech, Lidstrom e Cleary per il parziale 6 a 3. Vancouver però è tosta e merita altri due gol con Modin e Burrows, finisce in forcing ma il 6 a 5 non cambia e Detroit vince l'ennesima battaglia, anticipando il vittorioso scontro già raccontato con Chicago.
Tanto ben di Dio per il giocatore della settimana, Brandon Crombeen, Pekka Rinne e Jonathan Toews su tutti, con quest'ultimo che merita un decimo di punto in più per il magico gol contro Detroit.
D'altronde, siamo a dicembre e la magia è d'obbligo.