Nicklas Lidstrom, colonna dei Red Wings
Dai Nicklas, ne mancano solo 50!
Detroit-Pittsburgh
L'ultima volta che le due squadre si erano affrontate/scontrate era il 4 giugno.
Una, Detroit, se ne andava dalla Mellon Arena con la Stanley Cup, l'altra, Pittsburgh, guardava la squadra vincente con delusione, ma anche voglia di rivincita.
Marian Hossa, maglia nera oro di Pittsburgh vedeva sfumare di un niente l'ultimo tiro 2007-08
Marian Hossa, maglia rossa di Detroit, è ora il cannoniere della sua squadra.
Il posto di Hossa tra le file dei Pinguini non è stato rimpiazzato con uno della sua stessa classe, non è arrivato un super bomber, ma sono aumentate le responsabilità di qualsiasi elemento che prova a sostituirlo.
Un nome su tutti, Jordan Staal.
È forse una piccola voglia di vendetta, anche se siamo ancora all'inizio della regular season, a bloccare inizialmente Pittsburgh, ma riesce lo stesso a colpire con il suo capitano Sidney Crosby bravo a chiudere l'azione di Satan e Talbot in un ottimo contropiede. Detroit ci mette un po' a far esultare la Joe Louis Arena e ci riesce dopo l'assedio alla porta di Fleury con Darren McCarty per il pareggio e Tomas Holmstrom per il vantaggio. Il primo punisce la difesa di Pittsburgh immobile sul tiro iniziale di Kronwall.
Il secondo periodo si apre col gol del rientrante Franzen per il 3 a 1. Questi Penguins non vogliono lasciar vincere con troppa facilità i Red Wings. Accorciano le distanze con Talbot ma è Pavel Datsyuk a lasciare ancora due reti di distanza tra le due squadre. L'assist?….Marian Hossa!
Il terzo periodo è lo scontro totale tra queste grandissime squadre. È il miglior giocatore dei playoff Henrik Zetterberg a segnare il 5 a 2. Pochi minuti più tardi a lasciare il suo nome sul tabellino è la stella russa Evgeni Malkin. Sul 5 a 3 sale in cattedra il giovane Staal che realizza il gol che porta ad una sola distanza le due franchigie ma è ancora Detroit con Jiri Hudler a segnare nonostante il disperato tentativo di Letang finito in porta insieme al disco. Siamo 6 a 4. Finita?
Neanche per sogno.
Al minuto 15:51 è ancora Jordan Staal (il nome sarà un omaggio al grande Michael?) a realizzare il 6 a 5,mancano 23 secondi alla fine, Pittsburgh attacca con 6 uomini,Malkin tira il disco rimbalza su Lidstrom ed ecco il miracoloso pareggio di Staal. Grande entusiasmo per i Pinguini trascinati dalle sue giovani stelle, ancora il piccolo grande Staal che ruba il disco a Datsyuk e riesce ad imbeccare Ruslan Fedotenko per il gol vittoria del 7 a 6.
Facendo due conti Detroit è stata sconfitta da chi ha sostituito Hossa (Fedotenko) e da chi dalla cessione di Marian ha preso più responsabilità (Staal).
Con la gara finita il commento della star slovacca numero 81 era il più atteso "Nessuna emozione - dice Hossa- dopo il primo face-off ho pensato solo a giocare e non ho guardato chi avevo di fronte. Staal? Non mi stupisce il suo talento, è sempre in ombra ma è un buon giocatore, anzi, è un buon giocatore sottovalutato!"
Due giorni dopo il rematch della finalissima Detroit volta pagina.
Dimostra tutta la sua classe contro i Lightning rimontando il doppio vantaggio firmato Recchi- Jokinen gettando oltre il portiere Kolzig quattro reti consecutive firmate da Datsyuk Zetterberg Samuelsson e Franzen nella magica serata di capitan Nicklas Lidstrom. Per il trentottenne difensore-leggenda dei campioni la partita con Tampa Bay regala il punto numero 950 superando tra i giocatori in attività il compagno Chris Chelios fermo a quota 948 in decima posizione.
Poco importa se Martin St.Louis dà a Pettinger l'assist per il gol del 4 a 3, la vittoria è dei campioni, una vittoria di carattere.
Superata Tampa Bay è il turno dei Florida Panthers. Il gol del vantaggio delle ali rosse è di Marian Hossa, che concede anche il raddoppio. Florida non ci sta e Zednik prima fa il 2 a 1 poi offre a Weiss il gol del pareggio. Franzen per il 3 a 2 evidentemente è più riposato degli altri (stop per infortunio però) e regala l'ottava vittoria esterna su dieci gare. Dunque attenzione, perché le Stanley Cup si vincono in trasferta.
Chicago Blackhawks
L'ultima settimana la città di Chicago era stellare, merito dei Blackhawks finalmente vincenti. Nell'affrontare i Boston Bruins nessuno vuole cambiare il trend positivo. Sono i portieri a lasciare a reti inviolate la prima frazione di gara. Tim Thomas blocca 18 tiri, Khabibulin solo 6. Per i gol dobbiamo aspettare il secondo periodo, con Chicago in attacco è Marc Savard in power play ad andare uno contro uno con Khabibulin ma quest'ultimo salva, sul proseguo dell'azione Bergeron rimette il disco al centro ed è Sturm a portare in vantaggio i Bruins.
Un'azione simile porta al pareggio Blackhawks con Kane che assiste il gol di capitan Toews. Di reti non se ne vedono più finche gli shootout, con Axelsson che supera il portiere russo, decretano la vittoria di Boston e bloccando la serie positiva di Chicago.
Una sconfitta dopo quattro vittorie consecutive.
Allo United Center arrivano i St.Louis Blues, smarriti dopo un buon inizio di campionato.
Sono i Blues a far iniziare le danze, McDonald che scambia con Stempniak e poi supera Khabibulin. Raddoppio di Perron che finalizza un'azione tre contro due. Chicago si sveglia solo sul 2 a 0 con un ingenuita difensiva Blues che lascia partire da solo Ladd, assist per Byfuglien che da solo al centro può battere Legace.
Cam Paddock chiude il primo periodo sul 3 a 1 per i Blues, Khabibulin non riesce a trattenere i tiri che l'immobile difesa Blackhawks concede in questo gol. Sul vantaggio Blues tra le file di Chicago si sveglia Dave Bolland, il numero 36 degli Hawks classe '86 realizza il suo primo gol in inferiorità , con St.Louis che attaccando pasticcia,non trattiene il disco, Versteeg lancia Bolland che da solo contro Legace supera il portiere di St.Louis per il 2 a 1. Si ripete nel terzo periodo, la difesa Blues sta a guardare cosa può fare Ladd da dietro la porta e mica va a pensare che Bolland azzecchi il pareggio, cosa che invece accade puntualmente. Overtime.
Dopo due minuti al secondo tiro in porta viene liberato il numero 10 McDonald, risultato un missile che supera l'incolpevole Khabibulin e i due punti se li prende St.Louis.
La quinta gara consecutiva in casa Blackhawks prevede la sfida con i primi di conference, gli San Josè Sharks.
Pronti via dopo 42 secondi ecco il gol Sharks con Michalek che trafigge Huet distratto dal primo face-off vicino alla sua porta. Ci mette 8 minuti Chicago per inseguire il pareggio, il fenomeno lo fa il portiere Boucher che nel tentativo di rinviare lontano il disco regala a Versteeg un gol facile facile nella porta vuota.
Il nuovo vantaggio San Josè arriva con Joe Thornton che recupera un tiro respinto dalla difesa Hawks e trafigge ancora Huet, che anche in questo caso appare disattento. Gli Sharks non allungano, è Campbell a realizzare il pareggio con un siluro per il 2 a 2. Nel secondo periodo San Josè finalmente allunga, con Boyle lasciato solo davanti a Huet per il gol numero 3 e Jeremy Roenick che ruba il disco e batte ancora il goalie di Chicago per il 4 a 2.
La squadra dello United Center si aggrappa al cuore di capitan Toews e da un suo slalom arriva il 4 a 3 di Versteeg. In un attimo gli Hawks ritornano stellari, pareggiano con Barker e venti secondi dopo passano in vantaggio con Kane liberato ancora da Barker e Campbell.
Nella follia di Chicago inizia il terzo periodo e quando Dan Boyle porta il match sul 5 a 5 tutti si aspettano l'ennesimo sorpasso, che arriva, ma targato San Josè e Devin Setoguchi. 6 a 5 finale e Sharks inarrestabili.
Per i Blackhawks serata amara e vetta della division lontana otto punti.
Nashville Predators & Columbus Blue Jackets
A braccetto nella central division Nashville e Columbus sono a 19 punti. Nashville reduce da tre sconfitte consecutive affronta gli San Josè Sharks. Prima Setoguchi poi Rob Blake portano a due i gol di vantaggio. È Jason Arnott l'anima dei Predators che non si arrende. È 2 a 1 e il pareggio arriva grazie a Fiddler. Non hanno fatto i conti con Setoguchi nella sua serata di gloria ma ancora una volta è la follia di Nashville a farla da padrone. Arriva il pareggio con Suter ed è Koistinen a sconfiggere incredibilmente i capoclassifica della western conference. San Josè tira 57 volte, Nashville appena 29. Nonostante i gol di Setoguchi è Dan Ellis goalie Predators a sbarrare le porte della vittoria.
Finisce 4 a 3, e i Predators si ripetono contro Anaheim, stesso punteggio, ancora Ellis protagonista nel bloccare i tentativi Ducks. Prima del gol decisivo nell'overtime di Dan Hamuis al primo gol nhl, Ducks in vantaggio con Morrison, raggiunti e superati da Jones e Dumont, ancora fermati da Kunitz. Nashville ancora avanti con Ward e per l'ennesima volta raggiunti da Getzlaf. Almeno fino all'overtime.
Per Ellis in due gare 86 tiri neutralizzati, miglior giocatore della settimana. Chi glielo dice?
Lontano dal loro campo amico Nashville si esalta. Viene ospitata dai Kings e sta a guardarli per un tempo. Poi passa con Arnott Dumont e Weber. In questi tre decisivi gol arriva il temporaneo pareggio di Los Angeles con Handzus ma ormai la follia ha la meglio.
Contemporaneamente la division vede Columbus di scena alla Nationwide Arena. Campo di casa, con i Blue Jackets che sono talmente ospitali che Phoenix può colpire nel primo periodo con Reiprecht, poi con Doan nel secondo e con Porter e ancora Doan nel terzo periodo. Columbus si sveglia solo sul 4 a 0 con Nash e con Brassard. Tutto inutile perché arriva il 5 a 2 finale con Martin Hanzal a porta vuota e nonostante le offerte di un unico pacchetto con pizza birra e biglietti gratis i Blue Jackets proprio non li vuole vedere nessuno.
Dopo quest'invito per Columbus. Contro i Buffalo Sabres sono super Blue Jackets. In un primo periodo strepitoso segnano con Umberger, Peca e Brassard. Nel secondo periodo è 4 a 0 con Malhotra. I tifosi dei Sabres sono a bocca aperta. Non li risolleva neanche il gol del 4 a 1 con Pominville perché anticipa il duo Umberger-Nash per il 6 a 1 finale. Ora sì che Nash può candidarsi alla gara delle stelle.
Manca solo Minnesota, Rick Nash sul 2 a 1 per i Wild pareggia il loro doppio vantaggio di Pouliot e Reitz con il gol Blue Jackets di Huselius. Si decide tutto agli shootout ed è solo Zidlicky per Minnesota a riuscire a segnare.
La settimana si chiude tra la confusione per Columbus e la follia per Nashville, bloccata però da un infortunio a Jason Arnott.
St.Louis Blues
I Blues non vincono da cinque gare. Sono ospiti dei Buffalo Sabres.
I Sabres partono col turbo con tre gol nel primo periodo, con Mair, Connolly e Pominville. St.Louis si sveglia sul 3 a 0 con Perron e Berglund. È 3 a 2 ma il gol di Tallinder per il 4 a 2 spegne ogni entusiasmo. Stempniak prova a rimettere tutto in piedi ma la porta di Miller non verrà più superata.
Detto della sfida vittoriosa con i Blackhawks i St.Louis Blues ospitano i gloriosi Montreal Canadiens. La sfida è equilibrata, i Blues passano due volte in vantaggio ma per due volte viene raggiunta. I gol portano la firma di Regier, Kostitsyn, ancora Regier ma Robert Lang porta tutti all'overtime. Solo due tiri firmati Canadiens ma Legace blocca. Decidono gli shootout e la rete porta la firma di Alexei Kovalev.
Per St.Louis periodo nerissimo, l'assenza di Kariya e lo stop di Tkachuk dal gol si fanno sentire.
Però niente è ancora impossibile.