Ron Tugnutt è stato uno dei tanti portieri che non hanno lasciato il segno a Ottawa
Il campionato 2008-09 si sta muovendo lentamente verso il primo quarto di stagione regolare e, nella Northeast Division, gli Ottawa Senators chiudono malinconicamente la classifica. Delle ormai storiche difficoltà dei senatori di trovare fonti offensive secondarie si è detto e scritto abbondantemente, ma c'è un dato di fatto che, pur non avendo impedito a Daniel Alfredsson e compagni di lottare ai vertici in questi ultimi anni, va tenuto in considerazione: dal 1992, anno del debutto nella NHL, fatti salvi i pochi mesi in cui hanno potuto contare su un Dominik Hasek sano, gli Ottawa Senators raramente hanno avuto un vero numero uno tra i pali. Non necessariamente un Patrick Roy o un Martin Brodeur ma, limitandoci ai rivali divisionali, un Ryan Miller, un Curtis Joseph, un Gerry Cheevers.
Nella stagione 1992-93 gli Ottawa Senators che debuttano con un'incredibile vittoria contro i Montréal Canadiens sono un ammasso di scarti delle altre franchigie. E si vede: l'annata si concluderà con la miseria di 24 punti. Il primo portiere titolare della storia dei senatori è Peter Sidorkiewicz, in arrivo dagli Hartford Whalers. L'allora 29enne estremo difensore di origine polacca è bravo e, nonostante statistiche da piangere, viene addirittura selezionato per l'All Star Game. Ma nella capitale canadese dura lo spazio di una stagione.
Al suo posto dai New Jersey Devils arriva Craig Billington, eterna riserva. Infatti, mentre i Senators migliorano leggermente il bottino di punti (37) grazie anche alle prestazioni di un giovanissimo Alexei Yashin, dopo un solo campionato da titolare torna in panchina e i senatori provano ad affidare la porta a Don Beaupré, reduce da tre buone stagioni a Washington. Beaupré ha il merito di essere il primo senatore a registrare uno shutout, ma ben presto viene scavalcato anche lui dall'emergente Damian Rhodes.
Rhodes, il quarto portiere titolare in quattro anni, non è tra i più continui in quanto a rendimento, ma è senza ombra di dubbio il primo estremo difensore in grado di infondere una certa sicurezza ai senatori e ai suoi tifosi. I risultati della squadra progrediscono di stagione in stagione, nel 1998 arriva la prima, sospirata qualificazione ai Play Off, e Rhodes è intoccabile fino alla conclusione del campionato 1998-99, quando viene spedito alla neonata franchigia degli Atlanta Thrashers.
Gli Ottawa Senators sono sicuri che la riserva Ron Tugnutt, in certi frangenti straordinario quando chiamato a sostituire Rhodes, è pronto a ricevere i gradi di titolare. Si sbagliavano. Tugnutt soccombe alla pressione e dopo una sola stagione da numero uno fa le valigie alla volta di Pittsburgh. Ha inizio l'era di Patrick Lalime.
L'attuale portiere di riserva dei Buffalo Sabres è stato probabilmente il miglior portiere della storia della compagine canadese ma, paradossalmente, uno dei meno amati dalla tifoseria, che non gli ha mai perdonato il "vizio" di essere eccellente per tutto l'arco di una stagione, ma di subire poi il classico "golletto della domenica" quando più conta, nei Play Off. Memorabili, per modo di dire, le due papere al cospetto di Joe Nieuwendyk dei Toronto Maple Leafs in Gara 7 del primo turno della Post Season 2004. Una partita che non a caso è stata l'ultima di Patrick Lalime con i colori dei Sens.
Dopo l'anno perso a causa dello sciopero, gli Ottawa Senators si presentano ai nastri di partenza della stagione 2005-06 con il signor Dominik Hasek tra i pali. La squadra dà spettacolo, Jason Spezza, Dany Heatley e Daniel Alfredsson sono irrefrenabili, il portiere ceco impenetrabile. A Ottawa si parla apertamente di Stanley Cup.
Ma si fanno i conti senza i Giochi Olimpici di Torino. Hasek si infortuna agli adduttori nella prima partita contro la Germania ed è costretto a saltare la fase finale della Regular Season e i Play Off. L'era del Dominator a Ottawa è già finita, ecco il giovane terribile Ray Emery.
Emery entra in pista con l'incoscienza di chi non ha nulla da perdere e si guadagna l'opportunità di giocarsi il posto l'anno successivo con Martin Gerber. E siamo alla storia recente. Emery batte la concorrenza dell'estremo difensore svizzero e trascina i senatori fino alla finalissima contro gli Anaheim Ducks, che trionfano in cinque partite.
La dirigenza dei Senators è convinta di aver pescato il jolly: finalmente un portiere giovane, di enorme talento, sul quale costruire il futuro a lungo termine.
Sappiamo come sono andate le cose: Ray Emery sta giocando nella Continental Hockey League e tra i pali di Ottawa si danno il cambio Martin Gerber, lontano parente del portiere che guidò i Carolina Hurricanes a una fantastica Regular Season nella stagione 2005-06, e Alex Auld, che negli ultimi anni ha attraversato in lungo e in largo il Nordamerica hockeystico alla ricerca di una sistemazione stabile.
Da Peter Sidorkiewicz ad Alex Auld. Sono passati 16 anni. Sotto a chi tocca.