La Chicago stellare e il Prof.

Derick Brassard esulta, grande settimana per i Blue Jackets

Dimenticate Halloween, la Nhl è pronta a nuovi fuochi d'artificio.

St.Louis Blues

Questa volta si comincia dal fondo della central division. Ahimè sono i Blues ad occupare mestamente l'ultimo posto della division con 11 punti. Solo tre vittorie nelle ultime dieci partite. Vediamo cos'hanno combinato nell'inizio di novembre.

Il primo del mese si parte subito col botto, St.Louis ospita i vice campioni Pittsburgh Penguins. Con Crosby non al meglio i Blues cercano di raddrizzare una fine di ottobre scadente.

Con il gol del 1 a 0 di Jackman tutto sembra iniziare al meglio, ma Crosby inventa e Satan pareggia i conti con un bellissimo gol. Prima della fine del periodo numero uno ecco il gol di Oshie che sfrutta l'assist al centro di Kariya. Alex Goligoski pareggia e all'ennesima disattenzione Blues gol di Satan poi esplode tutta la classe di Evgeni Malkin che guarda Mason e lo fulmina con un perfetto e improvviso tiro.

Il 4 a 2 arriva con Tyler Kennedy che riprende un disco solo davanti al portiere Blues e per St.Louis è notte fonda. Che la difesa dei locali sia in letargo se ne accorgono tutti i tifosi quando viene regalato il disco ancora a Malkin per il 5 a 2. Con un po' di orgoglio è Berglund su assist di Kariya per il 5 a 3 ma prima Talbot su indecisione del goalie Blues poi Jordan Staal a porta vuota chiudono il tabellino sul 6 a 3 finale. Per St.Louis prestazione deludente rispetto al match contro i campioni di Detroit.

Inizia cosi un tour di tre trasferte consecutive, la prima contro Anaheim.
I Blues partono malissimo, con il goal Ducks con Rob Neidermayer pareggiato quasi subito da Berglund. Nelle file di St.Louis si rivede Alex Pietrangelo, già  rientrato con i Penguins dopo aver saltato le ultime 6 sfide, nel match però per lui zero punti.

Anaheim passa in vantaggio con Teemu Selanne in power play ma viene ancora raggiunta da St.Louis con McDonald e quando il sorpasso sembra dietro l'angolo si scatenano i Ducks con il 3 a 2 di Perry, il 4 a 2 di Getzlaf che si ripete nel 5 a 2 finale. Oltre il danno la beffa con un leggero infortunio per Paul Kariya. Dopo tre sconfitte consecutive e senza Kariya i Blues si presentano nella tana dei San Josè Sharks.

Primo tempo dominato da St.Louis che passa con Keith Tkachuk che sfrutta il primo assist di Pietrangelo, al suo primo punto nella Nhl. Raddoppio Blues con Stempniak prima del gol che accorcia le distanze di Joe Thornton. Il secondo periodo vede il pareggio Sharks con la leggenda Rob Blake che a 39 anni si rende ancora decisivo. St.Louis non ci sta e passa nuovamente in vantaggio con Andy McDonald ma non fa i conti con Ryane Clowe che porta il match in parità  chiudendo il lavoro di Jeremy Roenick. Giochi chiusi?

Assolutamente no, è ancora Blues il gol del 4 a 3 con Backes ma è ancora Clowe a pareggiare per San Josè che tira 43 volte verso la porta di St.Louis ma il risultato non cambia e neanche l'overtime chiarisce chi sia più forte. Sarà  lo shootout di Clowe nella sua serata di grazia a decretare la vittoria Sharks.

Resta così solo lo Staples Center di Los Angeles per l'incontro con i Kings. Nei primi due periodi St.Louis subisce 3 gol, con Kopitar, Frolov e Preissing. McDonald col 3 a 1 prova a svegliare i suoi ma è il rookie Doughty a portare a tre le reti di vantaggio. Sono Berglund e Boyes per il 4 a 3 a non far rimpiangere l'assenza di Kariya ma è Brown a far terminare sul 5 a 3 il match in un inizio novembre terrificante. Per St.Louis a nulla serve festeggiare la magica notte del 7 novembre 1968 dove Red Berenson realizzava 6 gol nel 8 a 0 contro i Flyers.

Nashville Predators

Due punti sopra i Blues troviamo i Nashville Predators. Novembre parte con la sfida interna contro i Florida Panthers. Primo tempo equilibrato sbloccato solo dopo sedici minuti con Shea Weber. Non dura neanche un minuto il vantaggio perché è Olesz a realizzare il gol del 1 a 1. Nella noia generale del secondo periodo è Skrastins a svegliare tutti per il 2 a 1 Panthers e nel terzo periodo è invece Erat a mandare le squadre all'overtime tra gli sbadigli dei tifosi.

Il supplementare non regala nessuna emozione ed è ancora Erat a segnare l'unico e decisivo shootout per la vittoria di Nashville. Barry Trotz coach di Nashville ammonisce la squadra nonostante la vittoria, "Giocando cosi non andremo lontano".
Forse era meglio non parlare"

Si va al General Motors Place per la partita contro i Vancouver Canucks. Nashville e la sua prima linea Arnott-Dumont-Hornqvist vanno a sbattere contro un muro. Il muro si chiama Roberto Luongo, nella sua serata perfetta blocca tutti i 24 tiri di Nashville mentre i suoi Canucks passano con Wellwood nel secondo periodo e con Raymond, ancora Wellwood e Daniel Sedin per un 4 a 0 impeccabile. Per i Predators solo 4 tiri nell'ultimo devastante periodo a favore dei Canucks.

La gara spettacolo è quella successiva con i Calgary Flames. Peccato che la parola spettacolo nel primo periodo equivalga solo a Iginla e compagni. Segnano quattro volte con Conroy (2 volte) Bourque e Sarich. Sfruttando la serata ispirata di Todd Bertuzzi arriva nel secondo periodo il 5 a 0 con il settimo gol di Jarome Iginla.

Dopo tre minuti sempre nel periodo numero 2 i Predators si svegliano e, complice Calgary che li lascia giocare, segnano con Erat, Arnott e Weber. È 6 a 3 quando Langkov manda la battaglia al periodo finale. Dopo 38 secondi arriva il 7 a 3 con Iginla e quando ancora Calgary sta a guardare Nashville con rabbia arriva fino al 7 a 6 con i gol di Legwand, Fiddler e ancora Weber ma l'incontro si chiude con i Predators sotto di un gol,sconfitti ma con orgoglio.

Dopo 13 gol ci si aspetta altro spettacolo nella sfida con i Colorado Avalanche. Invece niente in comune con la gara vista in precedenza, finisce 1 a 0 per gli Avalanche con il gol decisivo di Tucker a metà  periodo numero due. Protagonisti quindi i due portieri, con il vincente Budaj che ferma tutti i 26 tiri ed Ellis superato solo da un gol su 20 tiri. Ellis non basta, e novembre si chiude senza gloria né vittorie per Nashville.

Columbus Blue Jackets

Chi prova a rialzarsi dopo un ottobre nero sono i Blue Jackets. Il dopo Halloween si materializza con i Chicago Blackhawks. Entrambe vittoriose nell'ultima partita di ottobre le due compagini della central division si affrontano al Nationwade Arena.

È Patrick Sharp per Chicago a sbloccare il risultato e il primo forcing di Columbus sbatte più volte su Cristobal Huet che viene superato nel primo periodo da Umberger in power play. Il secondo periodo vede il vantaggio Chicago con Seabrook e nel periodo finale nuova parità  con Tyutin.

Cinquanta secondi dopo nuovo vantaggio Hawks con Havlat e nuovo pari con Huselius. I Jackets tirano il doppio di Chicago (51-24) ma ogni tiro si infrange nella super serata di Huet. L'incontro viene deciso dagli shootout dove Jonathan Toews segna e Huet para i tre tentativi di Columbus, portandosi a casa il suo personale record di parate e il titolo di miglior giocatore di questa settimana.

Sconfitti all'overtime la squadra di Rick Nash affronta a New York gli Islanders. Subisce un secondo periodo da incubo con NY avanti 3 a 0 con i gol di Park, Guerin e Campoli. La reazione dei Blue Jackets restituisce i tre gol nel terzo periodo con Methot e con la doppietta di Umberger. Si va all'overtime dove Chris Campoli regala il gol vittoria agli Islanders.

Columbus ritorna a giocare in casa dove ospita gli Edmonton Oilers. Giocare tra le mura amiche ispira i Blue Jackets che segnano con Huselius e Brassard prima di decidere di far giocare Edmonton. Gli Oilers ringraziano e colpiscono 4 volte tra il secondo ed il terzo periodo. Vanno a segno Cogliano, Moreau, Hemsky e Brodziak prima che ancora Umberger svegli i suoi compagni. Un minuto dopo arriva il pari con Fredrik Modin prima del gol vittoria del rookie Malhotra al primo decisivo, e pesantissimo, gol grazie all'assist di capitan Nash.

La vittoria con gli Oilers ispira la squadra dell'Ohio che batte prima i Montreal Canadiens per 4 a 3 ma solo agli shootout. In gol ancora Umberger, Methot e Modin prima del gol salvezza Canadiens di Kostytsyn. Lo shootout decisivo è di Huselius e per Columbus altri due punti. Nell'euforia per le due vittorie consecutive (mai successo quest'anno) arriva il tris contro i Calgary Flames.

Mason blocca i tentativi di Iginla e Chimera porta in vantaggio i suoi anticipando sul tabellino, con un gol per tempo, Bressard e ancora Malhotra. Il goalie Blue Jackets fa segnare solo il solito e già  citato Iginla unico reale pericolo di Calgary e Columbus con questo 3 a 1 conclude la magica settimana.

Chicago Blackhawks

Detto del primo incontro di novembre vittorioso con Columbus gli uomini di coach Quenneville ospitano i Colorado Avalanche allenati proprio in passato dal coach Q.

Sono gli Avalanche a passare in vantaggio con Ben Guite nel primo periodo. La reazione di Chicago arriva nei due successivi periodi con il pareggio di Ladd e il vantaggio di Brouwer. Nell'ultimo periodo ecco l'arrivo dei due Patrick, prima Kane serve a Barker il 3 a 1. Il gol di Colorado con Hejduck è solo la parentesi tra il gol di Sharp, quello di Ladd e ancora di Sharp su assist di Kane per il 6 a 2 finale.

L'allenatore di Chicago può gongolare per la vittoria sulla sua ex squadra ringraziando l'intensità  e la creatività  dei suoi ma si dimentica quanto è facile in questo periodo avere la meglio su Colorado..
In quest'ottimo stato di forma dinanzi ai Blackhawks si presentano i Calgary Flames.

Primo tempo equilibrato con Chicago che sfrutta al meglio le due azioni più nitide da gol. Il primo punto sul risultato arriva con Calgary che sta a guardare Versteeg e Seabrook arrivare con passaggi perfetti a Martin Havlat che senza l'opposizione di Kiprusoff realizza l'uno a zero. Il due a zero è di Aaron Johnson che con un siluro batte per la seconda volta l'incolpevole portiere dei Flames.

Nel secondo periodo nel tabellino marcatori entra Patrick Kane liberato dall'assist di Havlat e Brewer e supera ancora Kiprusoff, autore di incredibili salvataggi. Calgary accorcia le distanze con Dustin Boyd su assist di Sarich ma i locali riprendono subito a martellare ed ecco in sequenza cosa succede nel periodo 3: gol del 4 a 1 con capitan Toews con un tiro non trattenuto da Kiprusoff con assist di Kane; gol del 5 a 1 con Versteeg che supera il goalie finlandese, con assist ancora di Kane. Chiude l'incontro il 6 a 1 di Troy Brouwer su un disco rimbalzato sulla porta Flames.

Per i Blackhawks quarta vittoria consecutiva, Kane cannoniere della squadra con 18 punti, settima vittoria nelle ultime dieci gare e United Center ancora imbattuto(supplementari esclusi). Meglio di così!!!!

Detroit Red Wings

Ecco i campioni di Detroit, lasciati nell'ultima gara di ottobre con una sconfitta contro i lanciatissimi San Josè Sharks, primi nella Western Conference.

Sono i Canucks ad ospitare i Red Wings e sono proprio i campioni a passare in vantaggio con Mikael Samuelsson che si libera sulla sinistra e dopo uno scambio fra Zetterberg e Hudler supera Luongo per il gol del 1 a 0. Il raddoppio arriva con Brian Rafalsky che in power play rifinisce l'azione di Datsyuk e Lidstrom col puck che colpisce anche il palo nel silenzio del General Motors Place.

Il palazzetto si riaccende quando Henrik Sedin realizza il 2 a 1 su aiuto di Daniel Sedin. È solo un attimo perché Detroit segna il 3 a 1 con Zetterberg che finta il passaggio al centro e poi invece supera Luongo. È il gol decisivo, perché Vancouver accorcia le distanze con Wellwood su rimbalzo ma non riesce a pareggiare nonostante la pressione che esercita nel terzo periodo.

Nella gara successiva alla Joe Louis Arena arrivano i New Jersey Devils.
Di quale campione Red Wings ancora non avete letto niente oggi???
Ovviamente è proprio Marian Hossa a far sentire la sua presenza, con la doppietta decisiva. In mezzo, il decimo gol di Parise per New Jersey ma il match si chiude con il gol di Kirk Maltby alla prima realizzazione con Detroit. Chiuso ottobre con una sconfitta ecco subito due vittorie e primato della central division al sicuro. Ma per i Red Wings c'è ancora una dolce notizia.

Il 10 novembre ha fatto il suo ingresso nella Hall Of Fame il Professore di Detroit.
Stiamo parlando di Igor Larionov per tutti The Professor, classe 1960 con Fetisov è stato il giocatore che ha superato le barriere che esistevano tra nhl e giocatori dell'Unione Sovietica.
Introdotto nella nhl con il draft del 1985 scelto come giocatore numero 214 da Vancouver dove gioca le prime tre stagioni. Nel 1993 il passaggio ai San Josè Sharks ma la svolta avviene nella stagione 1995-96 quando approda ai Detroit Red Wings. Qui compone i "Russian Five" con Fetisov, Fedorov, Kozlov e Konstantinov. Arrivano tre Stanley Cup (97-98-2003) a cui vanno aggiunti 2 ori olimpici,4 medaglie d'oro ai campionati del mondo e una Canada Cup nel 1981.

Si ritira a 44 anni dopo ben 27 stagioni sul ghiaccio con i New Jersey Devils sua ultima squadra nhl. Chiude con 921 match, 169 gol e 475 assist per 644 punti dal 1989 al 2004.

Ora il Professore guarda i suoi prediletti alunni i Red Wings attuali con la certezza di avere la miglior classe del mondo.

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