Kovalchuk prepara i bagagli

Ilya Kovalchuk ed i Thrashers dovranno affrontare una separazione: quali possibilità ?

La vittoria di Atlanta su Florida di domenica sera cela vari retroscena, che gravitano intorno ad Ilya Kovalchuk, il miglior giocatore dei Thrashers.
Dopo pochi secondi di partita, il russo guadagna la panchina per poi non rivedere più il ghiaccio per tutta la prima frazione, conclusasi 1 a 0 per Atlanta, che giocava tra le mura amiche. La versione ufficiale di questo "riposo" è un piccolo fastidio ad un muscolo, giustifica data dal coaching staff. Il giocatore, intervistato, però poi dirà  di aver avuto problemi nel pattinare, il che non esclude la prima ipotesi, ma lascia intendere un'atmosfera di scarsa collaborazione tra società  e la stella della squadra.

In effetti, la situazione dell'ala è quantomai confusa.
Unico rimasto del magnifico trio Heatley - Savard - Kovalchuk che faceva sognare i tifosi della Georgia, scioltosi innanzitutto per ragioni che con l'hockey hanno poco a che fare, il nostro si ritrova a capeggiare una squadra che flirta costantemente con le ultime posizioni della lega, sia come punteggio che come Power Ranking.
E' inevitabile che si senta scontento della situazione. Immaginate se, per non andare troppo lontano, Ovechkin non avesse Green e Semin, o se LeCavalier fosse separato da Saint-Louis. Il peggio è che Atlanta è una destinazione molto poco ambita da parte dei Free Agent, che quest'estate si sono distribuiti snobbando la franchigia del sud degli Stati Uniti. Inoltre, il contratto del nativo di Tver non ha la stabilità  che serve per rifondare la squadra attorno a lui.

Kovalchuk è la quinta ala sinistra più pagata in NHL, con 7 milioni e mezzo di dollari l'anno. Avrà  lo stesso trattamento anche l'anno prossimo, prima di diventare Unrestricted Free Agent.
Ma rimanere nella città  della Coca-Cola non ha molto senso per lui.

Innanzitutto, potrebbe vedere, a soli 25 anni, un calo impressionante nell'approvazione degli addetti ai lavori, e si ritroverebbe di sicuro con un contratto meno generoso tra due anni. Infatti, quando la squadra non gioca bene, di certo un attaccante come lui non può avere lo spazio che merita per confermare i suoi numeri stellari, che lo portarono ad essere anche il miglior realizzatore dell'intera NHL.
In secondo luogo, insieme al denaro, potrebbe sparire qualsiasi possibilità  di vincere una Stanley Cup. Ad Atlanta servono minimo due/tre stagioni per rifondare, la situazione è quasi disastrosa e puntare sulla sua attuale franchigia smebra un azzardo decisamente fuori portata.

Cosa succederà  allora? Ci sono tre possibilità :
1) Trade adesso - Kovalchuk viene scambiato da qui alla fine dell'anno.
In questo caso, le squadre interessate sarebbero molte, perchè oltre alle "grandi" ci sarebbero anche squadre a cui manca un'ala in prima linea per raggiungere una forma consona per la rincorsa ai Playoff. Atlanta spererebbe che tale squadra non tragga troppo beneficio dall'innesto del russo, in modo che la scelta al prossimo draft che riceverebbe in cambio salga di posizione.
2) Trade alla deadline - Kovalchuk vinee scambiato a fine febbraio, in prossimità  della trade deadline.
Le squadre interessate potrebbero ridursi al lumicino, visto che sarebbero interessati i soli team sicuri dei Playoff ma che non hanno abbastanza grossi calibri per mirare concretamente alla Stanley Cup. Inoltre, in questo caso, Atlanta otterrebbe una scelta sicuramente bassa, oltre la 20 overall. L'unica alternativa sarebbe chiedere in cambio uno o due giocatori solidi, già  affermati, per iniziare a formare l'ossatura di una squadra più "interessante" per i Free Agent del 2009.
3) Niente trade per quest'anno - Sarebbe una tragedia per il giocatore, come già  detto, ma la società  avrebbe già  in casa un ottimo elemento a cui affiancare qualche altro giocatore di primo livello. Strada percorribile solamente a patto di non far esplodere una qualche sorta di "caso", con Kovalchuk separato in casa e con poca voglia di contribuire alla causa Thrashers.

Una possibilità  saltata fuori nelle ultime ore è la seguente trade: Atlanta scambia Kovalchuk e Colby Armstrong con Pittsburgh per Jordan Staal, Ryan Whitney e una scelta al primo giro, sicuramente, vista la consistenza dei Penguins, bassa, magari oltre la 25 assoluta.
Per questo motivo, la trade non ci sembra vantaggiosissima, nonostante Staal e Whitney siano due giocatori appetibili e che mettano insieme 3 milioni come salario per quest'anno. Inoltre, Staal è all'ultimo anno del contratto da rookie, e a patto di non offrirgli alla fine dell'anno un contratto alto, tenerlo sarebbe difficile.
I Thrashers hanno in Kovalchuk un capitale molto prezioso. Va offerto, va dichiarato cedibile, la situazione va sfruttata al massimo. La Philips Arena è sempre più vuota, desolata. Urge ricostruire, in estate non è stato possibile, ma ora è il GM Don Waddell a dover darsi da fare.

Intanto, Ilya è rientrato per il secondo e terzo quarto della partita di domenica, segnando due goal e mettendo un assist. Farebbe la fortuna di tantissime franchige, questo è sicuro.

In classifica, i Thrashers chiudono la SouthEast, mentre i sorprendenti Lightning raggiungo i Capitals al secondo posto con 12 punti, mentre Carolina con 16 guarda tutti dall'alto.
Abbiamo potuto apprezzare le caratteristiche del gioco di Tampa Bay nella partita esterna con New Jersey, orfana di Brodeur. Segnare tre goal ad una buonissima difesa è sempre difficile, ma Tampa lo fa con ottima velocità , dominando il primo periodo ma venend meno alla distanza. Quando riesce ad impostare i suoi attacchi, la squadra tiene lontana dalla propria gabbia la squadra avversaria, e tieni bene il disco nel terzo opposto.
Lacune difensive ce ne sono, ma è comunque interessante osservare la tattica dei Lightning, veloci davanti e con un ottimo portiere dietro. Mike Smith, infatti, difende la terza porta meno vìolata della Eastern Conference.

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