Visto come stanno andando gli Islanders, il portiere ne ha di motivi per essere sconsolato.
Brutte notizie in casa New Jersey. Sabato sera, dopo aver parato i pochi tiri diretti verso di lui, Brodeur si è infortunato durante un'azione di gioco al gomito sinistro. Non si conosce ancora la gravità dell'infortunio, ma si sa che lunedì sera è stata la 21esima volta in carriera in cui Martin non ha indossato la divisa. Praticamente un avvenimento quasi pari al passaggio della cometa di Halley, visto che Brodeur era un punto fisso dello schieramento sul ghiaccio dei Devils, ormai da anni. Poco importa il fatto che quella sera i Devils abbiano vinto 6-1, e ci si poteva immaginare che la partita dopo sarebbe andata male (certo, ontro una Buffalo e un Miller ispirati come quelli di questi giorni c'era poco da sperare): importa invece attendere notizie, dall'infermeria di Newark, sulle condizioni del Portiere.
Continuo con Philadelphia. Bene, decisamente bene, con il 7-0 inflitto ad Atlanta ai derelitti Thrashers: undicesima vittoria di fila contro la squadra della Georgia, arrivata stavolta a suon di doppiette (Knuble, Gagne e Lupul). Si vince (e ci mancherebbe altro) contro gli Islanders la partita seguente, e si trova poi una battuta d'arresto contro un'Edmonton trascinata da Hemsky. Dopo il brutto inizio, sono arrivate quattro vittorie di fila. Vedremo come andrà adesso che si sono sbloccati.
Per Pittsburgh trasferta a ovest. Si comincia nello Shark tank di San Josè, dove gli Squali soffocano letteralmente i Penguins, con una difesa che non lascia spazio. A testimonianza, bastano i soli 11 tiri in porta degli ospiti, che vanno a eguagliare il relativo (e negativo) record di franchigia. Non bastasse questa sconfitta, arriva anche quella in casa dei Coyotes, che cavalcano l'onda del miglior avvio di stagione da quando sono approdati sulle sponde NHL. Apprensione per un non meglio indefinito infortunio a Crosby, che non gioca nel terzo periodo, ma non sembra niente di grave.
Per non rimanere a secco in proprio tutto il road trip, i ragazzi dell'Evoluzione riescono a vincere a Columbus. Arrancano un pò all'inizio, quando devo recuperare prima il primo e poi il secondo gol, ma alla fine satan e Malkin assicurano la vittoria per 6-3.
Avanzano le due squadre della Grande Mela. Dei Rangers quasi nulla da dichiarare. Chiudono la settimana con una vittoria e una sconfitta, quest'ultima con in porta Valiquette (speriamo che non sprechi così le occasioni che ha per dimostrare quello che vale).
Come al solito lascio alla fine gli Islanders. Passi la sconfitta contro i Penguins, ma nelle altre due partite riescono nell'arduo compito di farsi recuperare nella prima 4 gol (dal 4-1 di vantaggio all'inizio del terzo periodo perderanno 5-4), e nella seconda 3 (dal 3-0 all'inizio del terzo periodo vinceranno 4-3 all'overtime). Per fortuna che la vittoria arriva contro gli scarsoni di Columbus, ma se i giocatori riescono a tenere solo 40 minuti, mi sa che bisogna rivedere qualcosa (al limite “correggere” il tè caldo negli spogliatoi tra secondo e terzo periodo…).
E in classifica?
I Rangers (21 punti) mantengono salda la prima posizione in classifica di division, di conference, e di tutta la NHL (insidiata da San Josè che è a un punto di distanza).
Seguono a pari merito New Jersey e Pittsburgh, con i Devils avanzi solo grazie a una partita (e a una sconfitta) in meno dei Penguins.
Poi Philadelphia, e in fondo (ma in fondo in fondo) a tutta la NHL ci sono sempre gli Islanders.