Brodeur più vicino ai pochi record che gli rimangono da battere
Mancano ancora un paio di traguardi per Brodeur, e si spera (come amanti dell'hockey e come appassionati dello sport in generale) che quest'anno li raggiunga e li superi. Nella partita giocata ad Atlanta si è fatto un passo verso questi risultati. Non solo New Jersey ha vinto (per il minimo indispensabile, aggiungo io), ma Martin ha ben pensato di chiudere la saracinesca della sua porta per la 97esima volta, arrivando a -6 dal record NHL di shutout detenuto da Sawchuk.
E si continua sempre nella giusta direzione, visto che anche nel distretto di Columbia i Devils ottengono una W nel tabellino. Stavolta non è stata proprio semplice, visto che il risultato si è deciso agli shootout. Poco importa però, visto che sempre di W si tratta. E siccome in settimana si sono giocate solo queste due partite, un 100% di vittorie non è niente male.
Leggermente meno bene si è comportata Pittsburgh, che però in una settimana di campionato gioca il doppio rispetto ai suddetti Diavoli. E a Pittsburgh ognuno fa il suo, anche gente che, messa assieme, in tutto il campionato segna meno che Crosby o Malkin in una partita sola.
Poco importa. Prima i Penguins battono Philadelphia, poi soccombono a Washington. C'è però da dire che, nell'attesa partita in cui si affrontavano Malkin, Crosby e Ovechkin (probabili giocatori in lizza per l'Art Ross di quest'anno), un vincitore già c'è stato: Malkin. Dei tre gol degli ospiti, ne segna uno e ne fa segnare due; gli altri due giovani praticamente non pervenuti, anche se ovviamente è sempre meglio averli al proprio fianco che contro. Peccato che i Pinguini, avanti di 3-0, si facciano recuperare e beffare con un 4-3 finale per i padroni di casa.
Poi altre due vittorie che portano il totale settimanale a tre su quattro. Nella terza partita, quella contro Toronto, gran parte del trionfale 4-1 è merito di Crosby. Segna un gol, il 100esimo in carriera NHL, e regala 3 assist, superando i 200 nella medesima carriera NHL. Anche il solito Malkin gioca alla grande, assistendo addirittura tutti e quattro i gol dei suoi, toccando i 201 punti in 166 gare giocate.
Peccato per i Rangers. Lo splendido avvio di stagione (5-0) vede una battuta d'arresto nella partita contro i Sabres, giocata al Madison. Nulla da togliere però agli ospiti di Buffalo, che sfruttano il buon morale dovuto alla sequenza di vittorie ottenute, e che li vede forse più motivati rispetto ai newyorkesi. Contro Toronto però le cose cambiano: New York torna alla vittoria, anche se agli shootout, con tra i pali un grande Valiquetta, schierato a sorpresa al posto di Lundqvist. Poi più nulla nelle altre due partite giocate: a Detroit perdono all'overtime, grazie al primo gol di Hossa con casacco bianco-rossa (e scusate la rima), che guarda caso è anche il suo 300esimo in carriera. Ancora male poi contro Dallas: nella partita dei fratelli Lundqvist (i gemelli Henrik e Joel sul ghiaccio, la sorella Gabriella sugli spalti), i Rangers cedono ancora 2-1.
Per gli Islanders poco da dire. Si fanno una trasferta nell'assolata Florida, e prima vincono a Tampa Bay (contro gli zombie si vince facile), ma poi perdono contro i Panthers. Siamo ancora in attesa del rientro di DiPietro tra i pali, che un pò di solidità di più là dietro diciamo che la dà .
Fanalino di coda, sia dell'articolo che in generale, è Philadelphia. Non si vince, c'è poco da fare, e non ci sono neanche dita da puntare, visto che la colpa è di tutti e di nessuno. L'unica stella che brilla è quella di Gagne, che ha praticamente segnato in ogni partita. Buon per lui, peccato che gli altri non lo imitino.
La classifica
Con l'aumentare delle partite giocate, si può già cominciare a dare un senso alla classifica.
I Rangers sono primi in Division e in Conference, sfruttando i punti accumulati grazie all'ottima partenza, che però come si sono presi rapidamente, altrettanto rapidamente si possono anche perdere.
Segue Pittsburgh, tallonata a un niente da New Jersey.
Poi ci sono gli Islanders e, in fondo a tutto troviamo Philadelphia. I Flyers sono addirittura sotto Tampa Bay, e chiudono Division e Conference. Direi proprio che c'è da darsi una regolata.