Henrik e Daniel Sedin hanno trascinato i Canucks nei due match contro i Flames
E’ tempo di fare sul serio. E’ tempo di lasciar perdere pronostici, critiche, ranking estivi ecc. E’ tempo di far parlare il ghiaccio.
Benvenuti ad una nuova stagione NHL che ha preso il via in Europa. In questo pezzo cercheremo di riassumere cosa è successo nella prima settimana di Nation Hockey League per quanto riguarda le squadre della Northwest Division: Vancouver, Calgary, Minnesota, Edmonton e Colorado.
Giovedì 9 Ottobre
Il primo giorno di NHL ci offre subito lo scontro tra Vancouver e Calgary, match pieno di spunti interessanti a partire dall’esordio di Bertuzzi in jersey Flames proprio contro la squadra con cui ha giocato meglio in carriera.
Nel primo periodo regna l’equilibrio, forse addirittura meglio i Flames che sfiorano più volte il gol rimanendo però a secco a causa di un fenomenale Luongo e di un ottimo PK da parte della squadra di casa.. E si sa, nello sport chi spreca non vince mai: ed ecco che da una combinazione tra i Sedin esce il gol di Henrik che apre le segnature battendo un incolpevole Kiprusoff. Il primo periodo termina quindi 1-0.
Nel secondo periodo però arriva il colpo del KO per i Flames che soffrono ancora la linea Sedins-Bernier con quest’ultimo che batte l’estremo difensore finlandese, e segna quindi il suo primo gol ufficiale con la maglia dei Canucks. I giocatori di Mike Keenan non riescono neanche a chiarirsi le idee che dopo un minuto arriva il 3-0 ad opera questa volta di Alex Burrows. A questo punto non c’è più partita, e Vancouver riesce a perforare la difesa dei Flames ancora tre volte con ancora Burrows, Ohlund e infine Rypien, addirittura in inferiorità numerica.
6-0 dunque il finale con Luongo (primo goalie capitano dal 47-48) che ottiene il primo SO già nella gara d’esordio. Prestazione da dimenticare invece per i Flames che peggio non potevano partire. Da rivedere soprattutto la difesa che, complice l’assenza di Regehr, ha sofferto tremendamente un attacco non certamente eccezionale come quello dei Canucks.
Spostiamoci ora in Colorado per vedere com’è andato l’incontro tra Bruins e Avalanche.
A differenza del match di cui abbiamo parlato prima, a Denver hanno regnato incertezza e spettacolo. Si affrontavano due squadre che dovranno lottare per guadagnarsi un posto tra le prime otto nelle rispettive conference. Tim Thomas vs Budaj. Si parte.
Dopo sette minuti è Boston a rendersi pericolosa, ma Budaj salva. Il nuovo starter degli Avs non può nulla dieci secondi dopo sulla conclusione di Kessel. 1-0 Bruins.
Boston non abbassa la guardia e Bergeron si ritrova solo davanti a Budaj, lo slovacco però dice di no. A dieci minuti dalla fine del primo periodo ci pensa Hejduk a pareggiare i conti, dopo un’azione ben avviata da Liles in PP. Il pubblico di Denver prende coraggio, ma dopo neanche un minuto sono ancora i tifosi dei Bruins a gioire dopo una splendida azione in velocità concretizzata da Wheeler. 2-1 Bruins dopo quindici mnuti.
Colorado non ci sta e prova a pareggiare i conti, è Tim Thomas ad impedirglielo per tre volte consecutive. Il 34enne goalie di Boston però non può salvare ancora la sua squadra quando Wolski riesce a sfruttare un rimbalzo e ad insaccare. Nuovamente parità e quattro gol segnati in venti minuti.
Il risultato si sblocca ancora quando, dopo otto minuti dall’inizio del secondo periodo, McLeod batte il goalie dei Bruins sfuttando un altro rimbalzo lasciato dalla difesa di Boston dopo l’ennesima parata del numero 30 su un tiro di Joe Sakic. 3-2 Avs.
Chara e compagni non ci stanno e tentano di rispondere agli uomini di Coach Granato.
E’ proprio su un tiro di Chara che Savard riesce a trovare la deviazione vincente: ancora parità .
I gol sono finiti? Assolutamente no; due bellissimi gol di Ryder e Leopold portano il punteggio sul 4-4. Mancano due soli minuti quando David Krejci, seconda scelta dei Bruins nel 2004, batte Budaj riportando in vantaggio Boston. Poi? Poi ci pensa Tim Thomas con una parata straordinaria a cinque secondi dalla sirena a consegnare a Boston una vittoria abbastanza meritata.
Sabato 11 Ottobre
Altri due match che vedono tre squadre della Northwest impegnate, altro spettacolo da raccontare.
Partiamo da Calgary: al Saddledome andava in scena il rematch tra Calgary Flames e Vancouver Canucks. Pronti via e i Canucks sono già in vantaggio grazie alla combinazione tra i Sedins, Daniel non sbaglia e porta in vantaggio Vancouver. Nella testa di tutti i tifosi dei Flames saranno passate le immagini della partita di due giorni prima, ma questa volta l’home team reagisce ed è Andre Roy trenta secondi dopo a segnare il primo gol di Calgary in questa stagione, Luongo è battuto.
Il Saddledome prende coraggio, Iginla e compagni anche e dopo sette minuti dal gol di Roy arriva il vantaggio per la squadra in maglia rossa: Giordano fa partire un tiro dalla blueline ed è Todd Bertuzzi a trovare la deviazione vincente: vantaggio Flames. Ormai Vancouver pare nel panico e la partita sembra chiusa quando anche Rene Bourque, servito da Cammalleri, segna. 3-1 Calgary al termine del primo periodo. Nel secondo periodo cambia tutto, Vancouver torna la squadra vista al GM Place due giorni prima e la seconda frazione di gioco è tutta per gli uomini di Vigneault che, prima con Rypien e poi con Kesler, riescono a pareggiare i conti.
Il Saddledome prova a spronare i suoi idoli, e infatti i Flames si svegliano e quattro minuti dopo ritornano in vantaggio con un altro nuovo arrivato. Mike Cammalleri, che l’anno scorso in maglia Kings aveva segnato dieci gol nelle prime dieci partite. Si arriva dunque al terzo periodo con i Flames avanti 4-3 nonostante i 17 tiri a 9 in favore di Vancouver nei secondi venti minuti di gioco.
Nel terzo periodo il match è equilibrato, ma ancora la linea Sedins-Bernier crea gol del 4-4 firmato ancora da Daniel Sedin. Kiprusoff, incolpevole, è battuto per la decima volta in due giorni.
La gara procede a ritmi elevati, ma nessuna delle due squadre riesce a segnare, complici i due portieri che compiono diversi ottimi interventi. 4-4 OVERTIME!
Si arriva all’OT in una situazione di powerplay per i Canucks, quindi un quattro contro tre.
Vancouver non riesce però a battere Kiprusoff fino a quando con due soli soli minuti da giocare Demitra sigla il gol che permette ai Canucks di espugnare il Saddledome.
Bella partita e nel complesso vittoria merita anche in questo caso per Vancouver.
Debuttavano invece i Minnesota Wild contro i Bruins reduci dalla vittoria contro Colorado raccontata nelle righe precedenti. Tim Thomas riposa a favore di Manny Fernandez, ex di turno.
Nella prima metà del primo periodo il risultato rimane ancorato sullo 0-0, Boston ci prova ma trova sulla sua strada la traversa ad impedirgli il gol. Nell’azione successiva però Kessel segna dalla distanza un bellissimo gol che porta in vantaggio i Bruins.
Il primo periodo sembra avviato alla conclusione sul punteggio di 1-0 dopo le parate di Manny Fernandez, ma a trenta secondi dal termine del powerplay, Minnesota dopo aver fatto circolare molto bene il puck riesce a trovare il gol con Belanger. 1-1 al termine del primo periodo.
Secondo periodo, altro powerplay: Bergeron tira dalla distanza, Fernandez para ma non riesce a controllare il puck che si insacca alle sue spalle, vantaggio Wild.
Minnie giustamente non si vuole fermare e colpisce ancora con un uno-due micidiale, prima Miettinen in contropiede e poi Belanger battono Fernandez.
Partita chiusa? Savard non la pensa così. E infatti con una doppietta (primo gol su assist di Ryder) rimette in partita la sua squadra che tuttavia non riesce ad agguantare il pareggio nei minuti finali.
E’ il momento di vedere i migliori e i peggiori della settimana.
I migliori
Roberto Luongo: Primo goalie capitano dal 1947, festeggia questo traguardo con due vittorie ed uno SO. Una garanzia.
Sedins and Bernier: Se i Canucks vincono e convince è anche merito di questa nuova linea che dà punti e spettacolo a Vancouver.
Alain Vigneault: Ha seriamente rischiato il posto quest’estate, ha perso due leader come Naslund e Morrison, ma se i Canucks sono partiti benissimo è anche merito suo.
Eric Belanger: Quattro tiri, due gol nella prima stagionale dei suoi Wild. Ottima media.
I peggiori
Difesa di Calgary: Per favore qualcuno dica ai Flames che l’estate è finita. 11 gol in due partite bastano per spiegare quanto hanno giocato male.
Dion Phaneuf: Praticamente nullo in queste due partite.