Brodeur alza gli occhi al cielo: sarà l'ennesima stagione ad alti livelli?
Come ogni anno, prima del faceoff iniziale, ci si chiede come andrà la stagione imminente. Vediamo cosa è successo a ghiaccio sciolto nell'Atlantic Division.
Per i Rangers, sembra che il GM Sather abbia adottato la massima: “Roster che non vince, si cambia”. Anche in questa offseason si è dato da fare sul mercato, sia mandando via che accogliendo vecchi e nuovi giocatori.
Il nome più clamoroso è probabilmente quello di Jagr, che dopo un paio di stagioni in calo rispetto alla stagione d'oro 2005-06, ha deciso di rientrare in terra Russia, dove sembra si fosse trovato bene durante il lockout. Salutano la Statua della libertà anche Shanahan, Avery e Tyutin, mentre arrivano al JFK Naslund, Zherdev e Fritsche a spingere in attacco, e Redden e Kalinin a respingere in difesa.
Probabilmente non brilleranno in attacco, ma l'innesto dei nuovi potrebbe trovare la giusta alchimia con giocatori come Gomez (notevole dispensatore di assist) e come tanti giovani che si sono fatti notare durante l'estate. La difesa invece sembra solida, e nel caso traballasse ha tra i pali della porta la sicurezza di Lundqvist, che forse sarà il definitivo ago della bilancia in molte, per non dire quasi tutte, partite.
L'altra squadra di New York, gli Islanders, comincia cambiando allenatore, ingaggiando Scott Gordon, Coach dell'anno nella scorsa stagione AHL. E i tifosi possono solo sperare che il nuovo allenatore tragga dai giovani, guidati da Okposo, il meglio che possono dare, visto che i “vecchi” arrivano da un brutto periodo di infortuni. Anche questi newyorkesi fanno affidamento sull'estremo difensore: DiPietro, sempre ottimo in porta, che deve però riuscire a gestire tutta la stagione ad alti livelli. Per il resto, il vuoto lasciato da Satan e Fedotenko non sembra facile da riempire, ma come insegnano i Penguins con il loro Experience the evolution, magari possono essere proprio i giovani a fare la differenza, oggi e soprattutto nel futuro.
Attraversando l'Hudson, approdiamo sulle sponde del New Jersey. Nei Devils cambia poco. Rimane il solido scheletro dell'anno scorso, con una difesa che può sempre contare su Brodeur che, pur essendo uno splendido 36enne, è ancora la Stella della squadra, della quale vi raccomando sempre di andare a leggere i record che continua a battere e a creare.
La nuova linfa potrebbe arrivare da Rolston e Holik, che ben incastrandosi tra Parise e Gionta potrebbero rivitalizzare i propri risultati e migliorare quelli degli altri, con somma felicità dei Devils e relativi sostenitori.
Solo i veri tifosi avrebbero creduto nei Flyers all'inizio della scorsa stagione. Dopo l'annata 2006-07, che descrivere come disastrosa sarebbe un eufemismo, dicevo che solo gli irriducibili si sarebbero aspettati bei risultati. Beh, non sono stati delusi: un'ottimo avvio, una stasi, un'attimo di crisi e i playoff raggiunti alla penultima partita hanno portato Philadelphia alla finale della Conference orientale. Incredibile, già .
Durante l'estate qualche ritocchino: se ne sono andati Umberger, Smith e Prospal, e lo spazio lasciato vuoto nel salary cap è stato destinato a riconfermare per 3 anni Carter. Il ritorno di un Gagne irrobustito e goloso di gioco non può che aiutare la squadra, evitandole magari l'andamento altalenante che ha tenuto negli ultimi anni.
Il dolce alla fine. L'anno scorso, alla fine della regular season, i Penguins sono arrivati primi in Division, secondi nella Conference, e si sono arresi solo a Detroit nella finale per la Coppa.
Quest'anno la squadra è sostanzialmente rimasta la stessa: i nomi grossi che se ne sono andati rispondono a Hossa e Malone, mentre sono arrivati i “fuggiaschi” degli Islanders Satan e Fedotenko. Di Crosby e Malkin non finirei mai di parlare, quindi non comincio neanche.
I pronostici
Diceva quello: meglio fare pronostici e sbagliarli, che non farne affatto. Io non sono un esperto, ma comunque mi piace provare.
Il primo posto della Division è seriamente ipotecato da Pittsburgh, che potrebbe puntare tranquillamente a una stagione ad altissimi livelli come quella scorsa.
Il secondo posto lo vedrei bene per i Devils, mentre il terzo se lo giocano i Rangers e Philadelphia, con quest'ultima probabile outsider. A meno di sorprese, il fanalino di coda per questa stagione spetta agli Islanders.
Con ottobre riparte la NHL, e finalmente si ricomincerà con l'hockey giocato. Non vedo l'ora.