Steven Stamkos, numero uno assoluto al Draft, è solo una delle mille novità di una Tampa Bay rifondata.
Bistrattata da tutti, la Southeast della stagione passata era una division molto povera, che ha portato i soli Washington Capitals, vincitori alla fine della stagione regolare, ai Playoff. La squadra dell'MVP Alex Ovechkin non ha fatto molto cammino nei playoff, ma è stata certamente la più interessante da seguire, per vedere come il russo interpreti la Post Season e per capire le reali aspirazioni dello staff della capitale.
A lottare fino all'ultimo con i Capitals c'erano i Carolina Hurricanes, buon team che ha avuto una serie di infortuni davvero infinita ed una lunga striscia di alti e bassi. Dietro di loro il nulla, o meglio gli Atlanta Thrashers, i Florida Panthers e i Tampa Bay Lightning, peggiore squadra della NHL anche con le prestazioni di Vincent Lecavalier, diventato ora capitano.
Squadra per squadra, analizziamo meglio la Offseason delle franchige menzionate.
Washington Capitals
E' l'attacco di Washington, prevedibilmente, a destare preoccupazione negli avversari. Ovechkin è affiancato da Alexander Semin e Nicklas Backstrom. Il russo ha dimostrato di poter condurre da solo la squadra ad un buon record. Cristobal Huet, decisivo anch'esso l'anno passato, è passato ai Blackhawks, ed è stato rimpiazzato da Jose Theodore, buona acquisizione dalla free agency.
Da un infortunio che gli ha proibito di giocare tutta la stagione scorsa, torna Chris Clark, ad aumentare il peso in attacco e dare una sensazione di completezza del roster, pieno di giovani ma bisognoso di una guida matura. Clark sarà il capitano dei Caps.
Sostanzialmente invariato dall'anno scorso, in difesa il roster può garantire una posizione media di classifica, ma molto dipenderà del goaltending. Infatti, il giocatore più affermato della difesa è Mike Green, 22enne, a guida di un reparto tra i più giovani dell'NHL (media attorno ai 23 anni).
Il rookie da osservare è Karl Alzner, difensore per l'appunto, che ha raccolto allori nelle leghe minori dove ha giocato finora, così come nella nazionale giovanile canadesi, di cui è stato capitano. I 19 anni suggeriscono di non impiegarlo da subito contro le prime linee avversarie, ma sarà sicuramente uno dei debuttanti più seguiti.
Tampa Bay Lightning
Chi non sarà mai lasciato stare dai media è Steve Stamkos, prima scelta assoluta dell'ultimo draft, catapultato dentro una realtà che definire confusa è poco. La squadra è stata rilevata da un nuovo proprietario, tale Oren Koules, che ha attuato una profonda innovazione nel team della Florida. Dall'anno scorso sono rimasti solo 10 giocatori, tra cui le due stelle Lecavalier e Martin St. Louis.
Non stupisce quindi la decisione di iniziare il training camp una settimana prima delle altre compagini. La sensazione è che la qualità ci sia, ma che sarà necessario un bel pezzo di stagione per trovare la chimica adatta al palconscenico NHL.
L'entusiasmo che cresce attorno alla nuova squadra, allenata dal rientrante Barry Melrose, è comprensibile a livello offensivo. La difesa sembra in verità un reparto sottovalutato. Via Filip Kuba e Boyle, dentro Anbdrej Meszaros. Non c'è un singolo giocatore nemmeno vicino alle trentina, in una difesa anche più giovane e con meno esperienza di quella di Washington.
I tre portieri sono Olaf Kolzig veterano, e due giovanissimi, Mike Smith e Karri Ramo, senza esperienza. Se davvero il management vuole operare una rivoluzione, che faccia giocare Smith, prendendosi comunque carico del fatto che i goal subiti supereranno quelli fatti.
E' una nuova era a Tampa, ma a meno di trovare in Stamkos un leader naturale ed un centro prolifico in pochi mesi, i risultati potrebbero non discostarsi di molto da quelli disastrosi di un anno fa.
Carolina Hurricanes
La notizia più fresca sugli Hurricanes è la firma del contratto di Eric Staal per sette anni, ad una cifra vicina ai 60 milioni, che lo fa risultare il più pagato in Carolina. Questa unione non stupisce: Staal ha dimostrato lo scorso anno di essere una risorsa impagabile per questa squadra, appesa al discorso Playoff soprattutto grazie a lui.
Con la riconferma di Staal, rientrano dall'infortunio Rob Brind'amour, Ray Whitney e [bJustin Williams, rendendo i Canes una delle squadre in assoluto più temibili, come collettivo, in fase offensiva.
Un paio di acquisizioni in difesa, Joni Pitkanen e Josef Melichar, si vanno ben a completare con il reparto già esistente, rinforzato da Joe Corvo in primavera e che conta su un Frantisek Kaberle che arriva da una stagione anonima. C'è l'evidente tentativo di mettere assieme un buon reparto, senza puntare ai grossi nomi e lavorando su una squadra che dalla Stanley Cup di tre anni fa non si è più saputa ripetere ad alti livelli.
Emblema di questo il portiere Cam Ward, fantastico nei Playoff vinti in quell'occasione, ma che poi non è sembrato essere più all'altezza. Lo staff gli dà fiducia, imputando l'altalenanza del rendimento alla giovane età e riconfermandolo per un posto da titolare.
Florida Panthers
Olli Jokinen è stato ed è tuttora il miglior giocatore nella storia dell'NHL tra quelli mai giunti ai Playoff. Evidentemente non ne va fiero, ed ha fatto le valigie, approdando stranamente a Phoenix, squadra che certo non ha visto la Post Season tanto spesso. Il dado è in ogni caso tratto, ed il finnico va in Arizona in cambio di due difensori e di un draft pick allo scorso draft.
Proprio la difesa non desta alcun tipo di preoccupazione in Peter DeBoer, allenatore debuttante dei Panthers. A Jay Bouwmeester si aggiungono Brian McCabe e Nick Boynton. Negli anni passati a Toronto, McCabe ha dimostrato di essere uno dei migliori difensori offensivi della lega, postando una media di 12 goal a stagione tra il 2001 al 2006, mentre Boynton è un giocatore d'esperienza giunto nella trade di Jokinen. In porta c'è il buon Thomas Vokoun, che certo non sarà il rimpianto Luongo, ma che non è certo un colabrodo.
Se non ci si preoccupa per la difesa, bisogna ammettere che davanti Florida non sia particolarmente ben fornita. Lo stesso Stillman non sostituisce nemmeno lontanamente Jokinen,e anche se Nathan Horton trovasse il fondo della gabbia con continuità , saremmo di fronte ad un attacco che più spoglio non si trova in NHL. Al draft sono stati scelti due centri, vedremo se sapranno dire la loro, questa franchigia ha estremo bisogno di goal per entrare in zona Playoff.
Atlanta Thrashers
A chiudere il quadro di una division in cerca di rivalsa, gli Atlanta Thrashers del debuttante John Anderson coach arrivato dalle Minors. La situazione in Georgia è quanto meno scoraggiante. Ilya Kovalchuk è l'unica stella, inconstrastata, di un roster che difficilmente potrà aspirare a qualcosa di più dell'ultimo posto in classifica. In attacco dividerà la prima linea probabilmente con Colby Armstrong, vera possibile speranza del team..
Il nulla dell'attacco non trova un supporto adeguato nemmeno nella difesa: l'arrivo dal draft di Zach Bogosian si va ad aggiungere in un impianto che ha in Niclas Havelid e Garnet Exelby i suoi due pilastri. Un po' poco anche perchè se andiamo a guardare la propensione offensiva dei due, hanno messo assieme tre goal nella stagione scorsa.
Il trio di europei in porta, Lehtonen, Hedberg e Pavelec non dà le garanzie che sarebbero necessarie in una infrastruttura difensiva lacunosa, la peggiore la scorsa stagione.
Come abbiamo capito, questa Southeast division è in bilico tra una stagione vergognosa, la scorsa, ed una nuova alba. Gli interrogativi sono moltissimi, le incognite infinite. Tampa Bay è davvero rinata e saprà risalire la classifica con il nuovo mangement? Washington saprà ripetersi?
La nostra opinione è che i Capitals possano ripetere la vittoria dell'anno scorso, mentre Carolina e Florida potrebbero giocarsi la seconda piazza. I Lightning sono troppo oscuri per esprimere un pronostico, mentre non si vede nessuna luce in fonda al tunnel per Atlanta, per cui si prospetta un anno nei bassifondi.
Tampa inizia la stagione il 4 ottobre contro i Rangers, nella Praga di Jagr. Il 10 tocca a Florida - Carolina e Washington - Atlanta.