Roberto Luogno, uno dei migliori portieri della NHL.
Eccoci qui, l'estate sta per finire e questo vuol dire che oltre alle vacanze sta per giungere al termine anche l'Offseason.
Eh già , tra un paio di settimane (precisamente il 20 Settembre) inizierà la Preseason, il classico antipasto che precede l'inizio della Regular Season previsto per il 4 di Ottobre a Praga e a Stoccolma.
L'estate come sempre ha portato con sé il draft, il mercato FA e diversi scambi che hanno modificato le franchigie NHL.
Quale franchigia si è rinforzata di più? Quale franchigia invece si è indebolita? Favorite? Outsider? Sulla carta si può trovare una risposta a ciascuna di queste domande, ma sarà il ghiaccio a darci il verdetto definitivo.
Sulla carta quindi, proviamo a tracciare un identikit delle varie franchigie della National Hockey League: in questo caso mi concentrerò sulla Northwest Division.
Le squadre che la compongono: Minnesota Wild, Calgary Flames, Edmonton Oilers e, infine, Vancouver Canucks.
L'anno scorso ad Aprile la classifica divisionale recitava:
Minnesota Wild 98
Colorado Avalanche 95
Calgary Flames 94
Edmonton Oilers 88
Vancouver Canucks 88
Le prime tre hanno continuato a giocare (poco), Edmonton e Vancouver invece hanno guardato tutti i Playoff in televisione.
Ecco come si presenteranno al primo faceoff queste cinque squadre.
Calgary Flames
Il sottoscritto un paio di mesi fa aveva parlato dell'offseason condotta magistralmente da Sutter che è riuscito a rendere la squadra più giovane.
Hanno lasciato l'Alberta diversi giocatori importanti, ma ormai privi di motivazioni ovvero Tanguay e Huselius. Sono stati rifirmati diversi giocatori: Langkow e Conroy su tutti.
Nel mercato Free Agents il GM dei Flames non ha fatto pazzie, spendendo con criterio e riuscendo a portare al Saddledome Cammalleri, Bertuzzi e validi gregari come Glencross, Greentree, Rene Bourque e Roy.
Iron Mike avrà inoltre a disposizioni diversi giovani quali Giordano, Negrin, Prust e Boyd.
Ci si aspetta molto anche da Miikka Kiprusoff che viene da un anno non particolarmente brillante. Il suo contratto è molto oneroso, e nell'Alberta si aspettano di rivedere Kipper competere per il Vezina a fine anno.
I Flames sono dunque una squadra ben costruita e sicuramente l'obiettivo minimo sono i Playoff, il sogno rimane la Stanley Cup che manca a Calgary ormai da diciannove lunghi anni.
Vancouver Canucks
A metà stagione erano terzi nella Western Conference, dopo un Novembre straordinario con la serie di SO di Roberto Luongo, poi sono calati drasticamente a causa anche di diversi infortuni come quello di Morrison, non un giocatore qualunque.
Sono riusciti a rimanere in corsa per i playoff fino alla penultima partita, quando persero in casa contro Edmonton. La partita dopo, quella dell'addio all'hockey giocato di Linden, subirono una pesante umiliazione dai Calgary Flames. Insomma, la stagione non poteva finire peggio.
E l'offseason non poteva iniziare peggio per Nonis, General Manager che aveva messo in piedi un'ottima squadra con uno dei miglior goalie in circolazione e tanti giovani molto promettenti.
Nonis, sorprendentemente è stato subito licenziato e il suo posto è stato preso dall'agente di Naslund, Gillis.
Hanno lasciato il GM Place giocatori importantissimi come Morrison e Naslund, capitano e giocatore simbolo della franchigia da diversi anni.
Sono tornati Baumgartner e Pavol Demitra a cui si sono aggiunti Wellwood, scaricato da Toronto, Hordichuk, Ryan Johnson e Steve Bernier, il vero e proprio colpo di questa offseason di Vancouver.
Sicuramente Vigneault, confermato tra mille dubbi, si aspetta la conferma ad altissimi livelli di Edler e di Kesler, che nella scorsa stagione a tratti è stato il vero e proprio trascinatore di questa squadra.
Purtroppo l'offseason ha tolto ai Canucks, al mondo dell'hockey ma soprattutto alla sua famiglia Luc Bourdon, scomparso tragicamente a causa di un incidente motociclistico.
A Vancouver manca una seconda linea, bisognerà vedere come si integreranno i nuovi giocatori, bisognerà vedere se Kesler e Edler si confermeranno, se Vigneault riuscirà a riprendere in mano le redini dello spogliatoio. La squadra non pare da playoff ma non si sa mai.
Colorado Avalanche
Per provare a vincere la Coppa, la scorsa stagione hanno fatto i nostalgici riprendendo Forsberg e Foote, sperando che uniti ai veterani Sakic e Hejduk avrebbero potuto riportare la Coppa a Denver.
Non è andata così, complici infortuni e soprattutto la superiorità di Detroit. Non ci sarà più il dubbio su chi sarà lo starting goalie: Theodore infatti si è accasato a Washington, e dunque lascerà spazio a Budaj, già portiere titolare in diversi periodi della scorsa stagione.
Dietro allo slovacco ci sarà Raycroft, il quale dopo una buona stagione ai Bruins si è completamente perso a Toronto.
La squadra non ha subito drastici cambiamenti. Per quanto riguarda i giocatori, da segnalare l'arrivo di Brunette, autore di 59 punti in 82 partite l'anno scorso con Minnesota.
Si attendevano novità dal capitano Joe Sakic, il quale ha rinnovato nei giorni scorsi il contratto per un altro anno, per la gioia dei tifosi di Colorado.
Novità più sostanziose invece per quanto riguarda lo staff: Tony Granato è infatti il nuovo Head Coach degli Avs, anche se si tratta di un ritorno. Negli ultimi tre anni la franchigia di Denver era stata guidata da Joel Quenneville.
La squadra è buona, molto dipenderà anche dal rendimento di Budaj e dalla condizione di Sakic.
I playoff sono un obiettivo realizzabile, la Stanley Cup (sulla carta) rimane un sogno.
Vedremo se ad Aprile si potrà rivedere sul ghiaccio Forsberg.
Minnesota Wild
Hanno lasciato i Wild Rolston, Demitra e Fedoruk e sono arrivati diversi giocatori come il difensore Zidlicky e il veteranissimo Owen Nolan, reduce da una più che positiva stagione con i Flames.
Il goalie titolare rimane Backstrom, autore di un'ottima stagione terminata con 33 vittorie, 13 sconfitte (più 8 all'OT), 92 % SV% e quattro SO.
Alle sue spalle il giovane Harding che l'anno scorso non ha fatto assolutamente male, garantendo a Backstrom di giocare meno di sessanta partite in Regular Season.
Come gli Avalanche la squadra non è cambiata più di tanto. E' migliorata? E' peggiorata? Questo non si può dirlo con certezza in quanto dipende dal miglioramento o meno dei giovani come Koivu, Sheppard, Bouchard e Burns, ottimo difensore.
Edmonton Oilers
L'anno scorso erano partiti senza particolari ambizione ma, dopo un inizio abbastanza anonimo, grazie alla consacrazione di alcuni giovani talenti hanno fatto un onesto campionato riuscendo ad evitare l'ultimo posto nella division e a eliminare i Canucks dai Playoff sconfiggendoli nella penultima, già citata, gara di Regular Season.
Quest'anno ci si aspetta molto di più da Edmonton, sono arrivati il difensore Visnovsky dalla California, Strudwick dalla Big Apple e infine Erik Cole dalla Carolina.
Insomma, non è stata solo un'estate di chiacchiere e polemiche (vedi caso Lowe-Burke) ad Edmonton.
Desta più di qualche perplessità il reparto portieri con Garon e Roloson che non sono di certo tra i migliori goalie della Lega, vediamo se il primo riuscirà a confermare diverse buone prestazioni avute durante la scorsa stagione.
Insomma, ad Edmonton è giusto che regni l'ottimismo in quanto secondo me gli Oilers potrebbero essere la sorpresa della Lega e della Division. Se, come ci si aspetta, Gagner e Cogliano miglioreranno ancora, gli Oilers sono squadra da postseason.
Infine ecco quella che sarà , a parer mio, la classifica finale della Northwest Division:
1)Minnesota Wild
2)Calgary Flames
3)Edmonton Oilers
4)Colorado Avalanche
5)Vancouver Canucks