Kevin Lowe questa volta non le ha certo mandate a dire…
E così, dopo aver perso Brian Campbell, i San José Sharks non se ne sono stati a lungo con le mani in mano. Come anticipato dalle pagine di questo sito, lo scambio imbastito con gli attivissimi Tampa Bay Lightning è andato in porto.
In California approdano Dan Boyle e Brad Lukowich in cambio di Matt Carle, Ty Wishart, una prima scelta nel 2009 e una quarta scelta nel 2010. L'operazione merita un approfondimento alla luce di quanto fatto finora dalle due franchigie.
I San José Sharks, dopo un inizio zoppicante sembrano tornati in carreggiata. Per caratteristiche tecniche e fisiche, Dan Boyle sostituisce Brian Campbell nella rosa di difensori degli squali. Se entrambi sono potenzialmente devastanti offensivamente, forse il nuovo arrivato ha qualche lacuna in più del partente sul piano difensivo e ha tre anni in più, ma ha anche firmato un contratto da 6.6 milioni di dollari, contro i 7.1 milioni di Campbell a Chicago.
Per il resto, gli Sharks hanno seguito la politica del "qui e adesso". Dopo una straordinaria stagione 2006/07, Matt Carle ha un po' rallentato nel campionato appena concluso, ma a 23 anni ha ampiamente dimostrato di avere un grande futuro davanti a sé. Ty Wishart, draftato al primo turno nel 2006, sembrava pronto per essere gettato nella mischia fin dalla stagione scorsa, ma per il momento ha dovuto accontentarsi di una manciata di presenze nella AHL.
Il posto dei due giovani di sicuro talento verrà occupato da due terzini non di primissimo pelo ma che sanno come vincere. Rob Blake, vincitore di una Stanley Cup con i Colorado Avalanche nel 2001, e Brad Lukowich, trionfatore con i Dallas Stars nel 1999 e con i Tampa Bay Lightning nel 2004, non assicurano certo il rendimento a lungo termine dei due partenti, ma evidentemente il General Manager Doug Wilson ha capito che dopo una serie di insuccessi nei primi turni dei Play Off al termine di ottime Regular Season, è il momento di affondare il colpo.
I Tampa Bay Lightning, dal canto loro, sembrano piuttosto confusi. Dopo aver arraffato tutti gli attaccanti che riuscivano a trovare nei primi giorni di mercato, ora hanno deciso di rinunciare al loro miglior difensore pur avendo diversi milioni liberi sotto il tetto salariale.
L'aver citato Brian Campbell ci porta automaticamente ad analizzare la seconda delle tre operazioni di giornata, il passaggio di Steve Bernier dai Buffalo Sabres ai Vancouver Canucks. Ricordiamo che il 23enne di Québec City, insieme a un paio di scelte al draft, era stato il ricco pacchetto che lo scorso febbraio i San José Sharks avevano spedito a Buffalo in cambio dello stesso Brian Campbell. Ebbene, poco più di quattro mesi dopo quell'onerosa operazione, Sabres e Sharks sono rimasti con un pugno di mosche.
La giornata, conclusasi con il passaggio di Craig Rivet dagli squali della California ai Buffalo Sabres, dove sostituirà Dmitri Kalinin, partito alla volta del Madison Square Garden, è stata però tutta da gustare per le clamorose dichiarazione di Kevin Lowe, General Manager degli Edmonton Oilers, da oltre un anno preso di mira dal collega degli Anaheim Ducks, Brian Burke, per l'assurdo foglio d'offerta con il quale dodici mesi or sono di questi tempi Lowe aveva prima tentato di strappare Thomas Vanek ai Buffalo Sabres e poi era riuscito ad accaparrarsi Dustin Penner dai Ducks.
Qualche giorno fa, Burke era tornato ad accusare (in parte giustamente) il collega, individuando nelle sue mosse scriteriate il sensibile rialzo degli stipendi di giocatori di seconda fascia.
Ebbene, dopo oltre un anno di silenzio stampa su questo argomento, Kevin Lowe, di solito molto schivo nel suo rapporto con gli organi d'informazione, ha vuotato il sacco, dichiarando candidamente che "Brian Burke è un deficiente amante delle prime pagine dei giornali, ma in un mercato hockeystico patetico come il sud della California deve comportarsi in questo modo per far parlare della sua squadra".
Il General Manager dei petrolieri non si è fermato qui: "Burke ha vinto una Stanley Cup? Io ne ho vinte sei (tutte da giocatore, ndr.), e allora? Nessuno ricorda però che ha rovinato i Vancouver Canucks con una gestione disastrosa e che per accaparrarsi Chris Pronger ha probabilmente ipotecato il futuro dei Ducks, visto che Bobby Ryan è l'unico giovane talento in tutta l'organizzazione".
Un'uscita inaspettata da una persona di basso profilo come Kevin Lowe. Evidentemente il sassolino nella scarpa era diventato un macigno. Conoscendo Brian Burke, una replica non tarderà ad arrivare.
E mentre il mercato sta comprensibilmente stagnando in attesa che gli ultimi pezzi grossi trovino una nuova squadra, i giornali nordamericani non chiedono di meglio.