Tampa Bay Rays: Un sogno che può diventare realtà !
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Tampa Bay Rays
Varcata la soglia della metà stagione, possiamo affermare con certezza che i Tampa Bay Rays sono la vera rivelazione delle Majors. Un gruppo di giovani compatto che finalmente è riuscito ad esplodere e che ora domina non solo la AL East, ma anche tutto il baseball attuale.
I Rays godono del miglior record tra le due leghe, .628, e nelle ultime dieci gare hanno un bilancio di 9-1. Attualmente sono alla sesta vittoria di fila. Un momento magico, un successo meritato.
Ciò che a Tampa Bay si ricorderà con maggior entusiasmo in queste due settimane, sarà lo sweep ai danni dei Red Sox, in una serie da tre partite. Vittorie di misura, ma efficaci. Appena prima c'era stato lo sweep ai danni degli Orioles ed altre 3 vittorie su 5 contro Texas ed i White Sox.
Tra le individualità , brilla senz'altro il nome di Andy Sonnanstine, alla sua seconda stagione da professionista, con un record di 10-3; vanno ad aggiungersi il nome di Scott Kazmir, che si è ripreso alla grande dopo un infortunio ad inizio stagione e quello di Matt Garza, anch'egli con record positivo. Ma funziona bene anche il bullpen, non solo i partenti: basti pensare che J.P. Howell vanta un record di 6-0 senza mai aver cominciato una partita. 32 gare giocate da rilievo; prestazioni invidiabili.
I giovani fanno la differenza anche nel lineup. Brillano i nomi di Evan Longoria, di Akinori Iwamura, ma in generale è tutto l'organico di giovani a fare la differenza.
Complimenti dunque ai Rays, che hanno saputo riporre la loro fiducia nei giovani e che ora possono inseguire un sogno, tenendo a distanza i Red Sox.
Minnesota Twins
Il 27 Giugno, i Twins interropevano una striscia di 10 vittorie consecutive e riuscivano a risalire in classifica. Passato l'acuto, i Twins confermano che il loro momento di forma è straordinario e si rilanciano nelle vittorie: attualmente Minnesota è in una serie da 4 vittorie consecutive, vanta un record di 49-28 e soprattutto è ad una sola partita dai White Sox, primi in division. Un punto di svolta in una stagione che, fino ad allora, procedeva sotto le aspettative.
Tra tutti, citiamo sicuramente Justin Morneau, tra i più incisivi; ma anche il classico Joe Mauer che, tanto per cambiare, vanta la batting average più alta tra i Twins: .325.
Sul monte c'è stabilità . Non ci sono record strabilianti o prestazioni abbondantemente fuori dalla norma, ma c'è tranquillità . Livan Hernandez ha il più alto numero di vittorie tra i Twins, 9 ed anche il più alto numero di inning lanciati, 116.1. Anche tra i rilievi la situazione è ottima, con il talento Joe Nathan in gran forma: 24 salvezze su 26 opportunità , una ERA di 1.26 e solo 5 punti concessi in 36 partite.
I Twins sono tornati a grandi livelli.
Matt Holliday
Buon momento per l'OF dei Colorado Rockies. Pur non essendo una stagione brillante per i vice campioni, qualche individualità continua a giocare un buon baseball. Nelle due settimane appena trascorse, Holliday ha battuto 19 valide, 5 HR e 14 RBI ed ha incrementato la sua media battuta dai .329 agli attuali .342. Batte regolarmente almeno una valida da 9 partite consecutive. Specialmente nelle ultime due gare contro i Marlins, Holliday ha dato il meglio di sè con 3HR e 9RBI.
Peccato che Colorado sia pesantemente al passivo.
Flop
Cleveland Indians
Pessimo momento per gli Indians. Un pesante record di 37-50, un ultimo posto in division e 13.0 partite di ritardo dalla prima in classifica.
Nelle due settimane che andiamo ad analizzare, Cleveland ha disputato 11 incontri, vincendo per sole due volte. Attraversa attualmente una striscia di sette sconfitte consecutive.
Il lineup possiede buoni nomi e l'apporto di RBI e di punti è ampio. Grady Sizemore ad esempio ha battuto 22HR e 50RBI.
Sul monte invece i problemi maggiori soprattutto per quel che riguarda il bullpen. Nessun rilievo possiede un record positivo. Sono stati utilizzati ben 3 Closer (Kobayashi, Betancourt e ovviamente Borowski), con risultati non sufficienti.
Anche tra i partenti la situazione non è delle migliori. Escludendo Cliff Lee (stagione d'oro per lui, 11-1) e in parte Fausto Carmona (4-2), nomi come quelli del veterano Paul Byrd o di C.C. Sabathia non fanno la differenza, anzi la fanno in negativo.
Sabathia avrà pur il più alto numero di K delle Majors (123), ma ha un record di 6-8 e 52ER concessi. Ben al di sotto delle sue passate stagioni.
Randy Johnson
Per il veterano Johnson è una stagione difficile. Non vince una partita dal 18 Maggio, ha un record di 4-7 e i suoi numeri stanno peggiorando col passare del tempo. Nelle due settimane in queestione arrivano altre due sconfitte, una maturata in soli 3.2 inning contro i Brewers, dove ha concesso 8 valide, 7HR, 7ER e 3BB. Conseguentemente la sua ERA si è impennata a 5.46. Tempo di ritiro per l'ormai quasi 45enne pitcher degli Arizona D'Backs?
National Leauge in Inter-League
Si è da poco conclusa l'Inter-League, il consueto appuntamento che ogni anno fa scontrare squadre appartenenti a leghe diverse, con il vantaggio di ritrovarsi di fronte ad un derby come quello tra Yankees e Mets o tra White Sox e Cubs.
La National Leauge ha pesantemente subito questo tipo di scontro. Basti pensare che soltanto 3 squadre delle 16 totali che compongono la lega hanno chiuso con un record positivo l'Inter-League. Parliamo dei Mets (9-6), dei Braves (8-7) e dei Reds (9-6). Tutte le altre squadre hanno un record al passivo, il più imbarazzante per i San Diego Padres (3-15). In AL di contro, i record sono quasi tutti positivi. Medaglia d'oro ai Twins, con un record di 14-4. Evidentemente il dover costringere il lanciatore a battere non spaventa affatto le squadre della AL, che sopperiscono così alla grande al ruolo di DH.
Menzioni d'onore/disonore
Joakim Soria – Menzione speciale per il closer dei Royals, che ha collezionato 12 salvezze nelle ultime 12 gare dove c'è stato bisogno di lui. Un bilancio perfetto. Pensate che in tutta la stagione, Soria ha fallito una sola volta e si ritrova perciò con 23S ed 1BS.
[B]San Diego Padres – E' una stagione da dimenticare quella che stanno disputando i Padres. Sconfitte di fila, pochezza offensiva, pitcher che non vincono più come un tempo. A San Diego i partenti devono fare la differenza e vincere le gare. Se non riescono, i Padres sprofondano. 35-53 e playoff parecchio lontani.