Sidney Crosby verrà sicuramente preso di mira dai giocatori dei Flyers
Chiudete i minorenni in camera, impedite l'accesso al televisore alle persone facilmente impressionabili. La serie tra Pittsburgh Penguins e Philadelphia Flyers che va a iniziare è da bollino rosso.
Se le otto partite della Regular Season tra le due storiche rivali sono un'indicazione di quello che ci aspetterà , preparatevi a una serie senza esclusioni di colpi, cattiva. Chi sarà tanto bravo da qualificarsi per la finalissima, non lo farà certo fresco come una rosa.
Sono passati quasi esattamente otto anni dall'ultima volta in cui le due rappresentanti della Pennsylvania si sono affrontate in una serie di Play Off. Quella sfida è passata alla storia per l'epica Gara 4, conclusa da una rete di Keith Primeau al dodicesimo minuto del quinto tempo supplementare, dopo qualcosa come 152 minuti di cariche e bastonate. E quest'anno, se possibile, le premesse sono ancora più allettanti.
Come se non bastasse, la battaglia della Pennsylvania si giocherà su un doppio fronte. Mentre Penguins e Flyers stanno scaldando i motori, infatti, i rispettivi farm-team della AHL (Wilkes/Barre Scranton Penguins e Philadelphia Phantoms) si stanno già affrontando nel secondo turno della Post Season. Inutile dire, però, che gli occhi degli appassionati saranno puntati sulla sfida delle compagini capitanate da Sidney Crosby e Jason Smith.
E il trattamento riservato al fenomeno dei pinguini (e in seconda battuta a Evgeni Malkin) rischierà di essere determinante per l'esito della serie. Non esiste squadra che rinunci a intimidire i migliori giocatori avversari nel tentativo di farli deragliare dai binari del loro gioco, ma sin dalla Regular Season i Philadelphia Flyers hanno dimostrato di non avere alcuna remora nell'aggredire Sidney Crosby, anzi.
In almeno due occasioni, nelle ultime partite della Regular Season, Scott Hartnell ha colpito il numero 87 con cariche potenzialmente pericolose ben oltre il fischio dell'arbitro, scatenando l'ovvia reazione dei compagni e meritandosi penalità assolutamente inutili e pericolose nell'economie di una partita.
Mai come in questa serie la disciplina giocherà un ruolo fondamentale. I Flyers provocheranno pesantemente Crosby e il blocco di Jarkko Ruuttu risponderà per le rime, come ha fatto con Jaromir Jagr nella serie contro i New York Rangers. Chi riuscirà a far reagire l'avversario senza sedersi a sua volta sulla panchina dei puniti, avrà conquistato un discreto vantaggio sul rivale.
Entrambe le compagini si presentano ai nastri di partenza della finale della Eastern Conference con portieri tirati a lucido. Marc-André Fleury ha finalmente dimostrato perché era stato scelto con la prima scelta assoluta nel 2003, mentre Martin Biron, dopo una serie positiva ma non esaltante contro i Washington Capitals, è stato determinante nello scontro con i Montréal Canadiens.
L'organizzazione delle linee d'attacco è invece molto differente. La squadra di Michel Therrien spara sostanzialmente tutte le sue (formidabili) cartucce con i primi due terzetti, composti da Sidney Crosby, Marian Hossa e Pascal Dupuis e da Evgeni Malkin, Ryan Malone e Petr Sykora. Le altre due linee, con al centro verosimilmente Jordan Staal e Tyler Kennedy, sono ottime nella fase difensiva.
A meno di improbabili cambiamenti dopo il trionfo sui Canadiens, la franchigia guidata da John Stevens presenta dal canto suo una linea quasi esclusivamente offensiva (Daniel Brière, Vaclav Prospal e Scott Hartnell), una principalmente difensiva (Jim Dowd, Sami Kapanen e Patrick Thoresen) e due terzetti in grado sia di affondare i colpi sia di contenere l'avversario (Mike Richards con R.J. Umberger e Joffrey Lupul, e Jeff Carter con Scottie Upshall e Mike Knuble).
Nel limite del possibile, Stevens cercherà di mandare sul ghiaccio le linee di Richards e di Carter contro quelle di Crosby e Malkin. Sarà poi interessante osservare se la coppia difensiva Kimmo Timonen-Braydon Coburn, che dopo aver frenato Alexander Ovechkin ha tenuto a lungo in scacco anche Alexei Kovalev, verrà sguinzagliata contro il fenomeno canadese o il fuoriclasse russo. Ammettendo che l'osservato speciale sia Crosby, ciò lascerebbe Malkin contro Lasse Kukkonen e Jason Smith o contro Randy Jones e Derian Hatcher, due coppie formate da un difensore rapido ma inesperto e da un terzino esperto ma lento.
Comunque vada, quella che inizierà sabato all'1:30 del mattino in Europa sarà una serie da non perdere. Nello sport il termine "odio" va usato con il contagocce, visto che il mondo ne è già fin troppo pieno.
Ma dopo quanto si è visto nella Regular Season, per una finale della Eastern Conference tra Pittsburgh Penguins e Philadelphia Flyers è difficile rinunciare a usarlo.