Joahn Franzen (DET) con 9 goal in 4 gare ha battuto il record di Gordie Howe
E'Detroit la prima finalista ad Ovest. I Red Wings hanno piegato Colorado in 4 partite; partite senza storia, partite dominate dal primo all'ultimo minuto, partite vinte meritatamente e giocate con una intensità che non si vedeva ad hockeytown da molti anni. Negl'ultimi tempi Detroit ci aveva abituato a regular-season con i fiocchi e a play-off deludenti, ora le cose sembrano cambiate. Finalmente.
Dopo aver dominato alla Joe Louis Arena le prime due gare, al Pepsi Center di Denver si sono ripetuti giocando ad un livello nettamente superiore. In gara 3 una doppietta di Datsyuk e il sesto goal della serie di Franzen (che poi vedremo essere il vero mattatore di questa serie) piegano degli Avalanche che non riescono ad esprimere il loro gioco. Ancora priva di Forsberg, Smyth, Wolski e Svatos, e con un Paul Stastny che deve abbandonare il ghiaccio quasi subito per una botta al ginocchio, Colorado prova a presentarsi dalle parti di Osgood timidamente e senza pretese. Nonostante la pochezza dimostrata riescono in ogni caso a insaccare il disco una volta per tempo, prima con McLeod e poi con un doppio Brunette. Troppo poco. Detroit, giocando al risparmio e facendo il minimo indispensabile, riesce a conquistare la vittoria per 4-3 e il vantaggio rassicurante della serie di 3-0.
Un vantagggio che solo due volte nella NHL è stato rimontato: nel '42 dai Toronto Maple Leafes e nel '75 dai New York Islanders. Le premesse non sono certo rosee e l'infermeria affollata non regala ottimismo ai tifosi di Denver che vorrebbero almeno evitare una cocente sweep in gara 4. Peccato che gli Avalanche non scendano neanche sul ghiaccio per gara 4. Potrebbe essere una frase metaforica, ma il pesante 8-2 con cui Detroit si sbarazza dei padroni di casa la dice lunga…se andavo io a giocare forse ci avrei messo più cuore e più voglia di vincere.
Ma lasciamo che il tempo cancelli il ricordo di questa partita scandalosa e andiamo invece a dare merito alla squadra vincitrice e al suo giocatore più rappresentativo del momento, Johan Franzen, autore in gara 4 del secondo hat trick della serie e del nono goal in queste 4 partite.
I paragoni con Gordie Howe si sprecano di questi tempi. Franzen aveva proprio battuto un suo record di franchigia a marzo mettendo a segno ben 6 goal vincenti consecutivi. Ora è arrivato a segnare 9 goal in una serie di 4 partite distruggendo proprio il record di Howe che nel '49 aveva messo a segno 8 goal in 7 partite.
Coach Mike Babcock si sta coccolando il suo giocatore come non mai: “E'una grandissimo giocatore con un sacco di grandi abilità . Siamo fortunati ad averlo con noi. Sarà un grande giocatore per molto tempo; battere due record di Gordie Howe non è cosa da tutti”.
Chissà quanti dei goal fatti sono meriti di Franzen e quanti demeriti della difesa di Colorado, fatto sta che due hat-trick in una serie non si vedevano dai tempi di Jari Kurri con la maglia di Edmonton nel 1985. Se poi andiamo a vedere che 9 sono i goal totali fatti dagli Avalanche in tutta la serie, abbiamo un'idea più chiara dell'enorme differenza tecnico-tattica tra le due squadre.
Sinceramente ad inizio serie non mi sarei mai aspettato un finale del genere. Da tifoso di Colorado dico onestamente che speravo in un passaggio del turno dopo che la stessa Nashville, nel turno precedente, era riuscita a mettere in difficoltà i campioni di Detroit vincendo ben 2 partite. Lo sweep inoltre era l'ultima cosa che mi sarebbe mai venuta in mente…ma così è stato.
Onore ai vincitori ma, questa volta, niente rispetto per gli sconfitti. Non si giocano i play-off di NHL senza grinta, senza voglia di vincere e senza metterci il cuore. Che la lezione e l'umiliazione subita servano per il prossimo anno.