Carey Price (Montreal) sarà decisivo anche in questa serie?
Kimmo Timonen sarà felice come una Pasqua. 48 ore dopo aver portato a termine alla perfezione il compito di contenere Alexander Ovechkin, gli tocca un altro russo, Alexei Kovalev, che dopo qualche stagione di letargo ha penato bene di disputare la sua miglior stagione dall'inizio del nuovo millennio.
Ma se nella sfida tra Philadelphia Flyers e Washington Capitals la chiave è stata proprio il duello tra il terzino finlandese e il fuoriclasse numero 8, lo scontro tra lo stesso Timonen e Kovalev è solo una gustosa pietanza di un menù che si annuncia prelibato.
L'organico dei Canadiens è infatti molto più profondo di quello dei Capitals, che pure avevano dimostrato di sapersela cavare anche con il loro miglior giocatore imbrigliato per lunghi tratti. Guy Carbonneau può schierare quattro linee in grado di far male in qualsiasi momento e a qualsiasi avversario.
Nelle ultime due partite del primo turno contro i Boston Bruins, il tecnico della franchigia canadese sembra aver trovato la quadratura del cerchio spostando Alexei Kovalev con Saku Koivu e Christopher Higgins e scatenando i fratelli Kostitsyn (Andrei e Sergei) con il sempre determinante Tomas Plekanec. Ma i pericoli per la porta avversaria sono arrivati anche da una splendida checking-line composta da Tom Kostopoulos, Steve Begin e Bryan Smolinski, molto simile per caratteristiche a quella che l'anno scorso trascinò gli Anaheim Ducks alla conquista della Stanley Cup, e dal preziosissimo jolly Mark Streit, autore di una rete meravigliosa in Gara 7.
I Philadelphia Flyers dovranno quindi essere in grado di contenere più di una linea. Considerando scontato l'abbinamento della linea di Mike Richards (e la coppia Kimmo Timonen - Braydon Coburn alle spalle) con quella di Alexei Kovalev, John Stevens schiererà verosimilmente il terzetto condotto da Jeff Carter contro quello guidato da Plekanec.
Con le quarte linee a combattersi l'un l'altra per far rifiatare i compagni, rimarrebbe il blocco di Daniel Brière contro Tom Kostopoulos e compagni. E proprio questa sfida nella sfida potrebbe far pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra, vista l'abilità di Kostopoulos, Begin e Smolinski nel fermare le velleità avversarie e colpire in contropiede e le difficoltà di Brière, Prospal e Hartnell nella fase difensiva.
In generale, è curioso osservare come Philadelphia e Montréal soffrano la principale qualità dell'avversaria. I Flyers tendono ad andare in confusione al cospetto di una contendente che produce un gioco rapido sulle ali, anche se in Gara 7 contro i Capitals hanno dimostrato di saper tenere un ritmo elevatissimo per oltre 60 minuti. A loro volta, i Canadiens hanno sbandato quando i Bruins hanno aumentato l'intensità delle cariche alla balaustra. Vincerà chi riuscirà a imporre la propria peculiarità su quella dell'avversaria.
Il duello tra i portieri è di difficile interpretazione. Martin Biron è stato sostanzialmente molto positivo, in particolare nei momenti delicati di Gara 7, ma in alcune occasioni ha avuto la classica "ansia da parata", facendosi sorprendere fuori posizione per la foga di intervenire. Carey Price ha mostrato un rendimento abbastanza altalenante, comprensibile vista l'età , passando dalle straordinarie prestazioni nelle Gare 4 e 7 a passaggi a vuoto nelle Gare 5 e 6.
Se Canadiens e Flyers si equivalgono a livello di attaccanti, potendo entrambi contare su una cospicua batteria di atleti in grado di andare in rete, nel duello tra le difese sembra tremendamente avvantaggiata la compagine di Carbonneau.
Tre dei sei difensori schierati abitualmente da Stevens (Derian Hatcher, Jaroslav Modry e un Jason Smith che gioca visibilmente sofferente) sono ottimi nel gioco di posizione e in inferiorità numerica, ma rischieranno di soffrire contro l'eccellente pattinaggio di molti giocatori di Montréal. Le ali dei Flyers dovranno quindi essere brave a togliere metri ai veloci attaccanti dei Canadiens, in modo tale da impedire loro di entrare già lanciati nel terzo d'attacco.
Pur partendo da posizioni di classifica piuttosto lontane tra loro e praticando un gioco molto diverso, Montréal Canadiens e Philadelphia Flyers hanno seguito percorsi paralleli nell'approdare al secondo turno. Entrambi hanno rischiato di gettare alle ortiche una serie che tenevano saldamente in pugno, entrambi si sono salvate con una Gara 7 giocata alla grande. Una sola delle due compagini conquisterà il diritto di lottare per l'accesso alla finalissima.
Avrà la meglio la velocità di Montréal o l'intensità fisica di Philadelphia?