I Ducks ed il loro goalie pronti a rialzare la testa. Ritroveranno l'intensità dell'anno passato?
Un pronostico ampiamente azzardato e la serie che va dalla parte opposta a quanto detto ci ha fatto subito interessare a queste partite: Dallas ha scoperto una eccezionale forza e carattere da vendere nelle prime due partite all'Honda Center, ammutolito dalle prime due sconfitte della squadra di casa. Ma dove finiscono i meriti degli Stars ed iniziano i problemi dei Ducks? E' tutta questione di Power Play.
Gara 1: Power Play Force
E' Steve Ott a dare il via allo show degli Stars in gara 1. Il suo goal in regime di superiorità numerica mette avavnti i suoi a metà del primo periodo.
Prima della fine del terzo anche Loui Eriksson avrà gloria, ma chi si aspetta una reazione dei Ducks rimarrà deluso. Anaheim tira la metà delle volte di Dallas, e quando si va alla seconda intermission con 4 goal di ritardo, nessuno ci crede, giustamente.
4 goal presi short-handed denunciano una condizione non ottimale e scarsa reattività , molti iniziano già a fare illazioni identificando questo tipo di prova con l'intenzione di Selanne e Niedermayer di ritirarsi, poi accantonata nella stagione regolare.
Fautori dell' 1 a 0 nella serie sono Brendan Morrow e Mike Ribeiro, che mette in mostra le sue note doti da assistman.
Gara 2: un periodo, almeno
Per i tifosi di Anaheim il primo capitolo della serie doveva essere uno scherzo. Perdere così male, non da campioni in carica, contro una squadra per molti aspetti inferiore.
Uno scherzo che continuerà , ma questa volta i Ducks perlomeno giocano un tempo.
Il primo periodo finisce uno a zero Dallas grazie al goal di Ribeiro. Bastano pochi secondi del secondo periodo per rimaterializzare lo spettro del Power Play: Jere Lehtinen fa il 2 a 0, e gli Stars salgono a 5 segnatura su 10 PP a favore.
Anaheim entra in campo solo ora. Teemu Selanne accorcia le distanze convertendo la superiorità numerica, mentre è una penalità , stranamente, a portare bene alla squadra di casa e portarla sul 2 a 2. Todd Bertuzzi di rientro da panca puniti offre a Travis Moen una grossa opportunità di mostrare le sue doti tecniche con il dribbling su Marty Turco che vuol dire parità .
I pronosticanti tornano a sorridere, pensano “Va beh, 4 a 1!”. Niente di più sbagliato.
La tenuta dei Ducks dura 9 minuti, quelli che passano dal goal di Moen all'ennesimo Power Play vincente degli avversari: Mike Modano, non l'ultimo giocatore della quarta linea della squadra di un liceo, viene lasciato tirare dalla blu senza opposizione. E' 3 a 2, e gli attacchi successivi di Anaheim hanno il solo risultato di propiziare il quarto e quinto goal degli avversari, compresa la bella segnatura di Brad Richards.
Gara 3: campioni ancora per qualche tempo
Trasferiti tutti in Texas, i Ducks sanno benissimo cosa fare: ribaltare il punteggio sfavorevole, senza condizioni. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo le due partite del American Airlines Center. Iniziano bene, perchè se Morrow aveva trascinato da capitano i suoi nei primi due incontri, è toccato a Chris Pronger fare il capitano coraggioso.
I suoi due goal in Power Play fissano il risultato sul 4 a 0. Si assiste, a maglie invertite, a gara 1. I due goal nel terzo periodo non cambiano nulla, ed il 4 a 2 finale è rappresentazione fedele dei valori in campo, come lo erano state le due sconfitte californiane nei giorni precedenti.
60 tiri in tre partite. Anaheim, pur avendo giocatore di qualità , non può permettersi di continuare a tirare così poco se vuole andare alle semifinali di Conference. E deve assolutamente porre fine all'emorragia da Power Play, perchè inizia ad essere imbarazzante lo score degli Stars in tali situazioni. Per fortuna, la vittoria della scorsa notte permette ai Ducks di tornare a casa per gara 5, per quanto in realtà possa contare visti i precedenti.
Dallas non deve disunirsi, ha dimostrato di poter battersi alla pari con i campioni del Mondo, e di essere superiore in alcune situazioni. Il motto dei playoff “believe” sembra ora una frase realistica, più che un preghiera a non uscire al primo turno. Deve creare molte occasioni da rete, monopolizzare il possesso del puck, costringere gli avversari alla penalità e sfruttare l'ottima vena di Ribeiro (1 goal 6 assist) per provare a vincere gara 4, stanotte a Dallas.
Possiamo pensare che si arrivi ad una gara 7 emozionante, perchè in effetti i valori sul ghiaccio si equivalgono, visto la superiorità di Dallas in condizioni di superiorità numerica e la maggiore esperienza di Anaheim nel resto del tempo giocato. Giguere non è stato un fattore, anche se in gara 2 ha tenuto a galla i suoi con almeno un paio di parate determinanti, poi non servite ai fini del risultato. Turco, dall'altra parte, può dare la vittoria ai suoi mantenendo grosse percentuali tra i pali, vista la penuria di tiri nei suoi confronti.
Appuntamento stanotte e domani notte (2 e 4:30 ora italiana), sperando, per lo spettacolo, di non avere già una squadra qualificata sabato mattina.