Ovechkin (washngton) ha trascinato i suoi Capitals ai play-off a suon di goal!
Dodici mesi or sono, i Philadelphia Flyers chiudevano mestamente la Eastern Conference con 56 punti, quattordici in meno dei penultimi classificati, i Washington Capitals. Un anno più tardi, le due compagini hanno chiuso la Regular Season a un solo punticino di scarto e si apprestano ad affrontarsi in una serie di Play Off molto interessante perché pone di fronte una squadra più portata al contrasto fisico (Philadelphia) e una votata alla velocità (Washington).
Gli allenatori sembrano essere l'unico fattore che accomuna Philadelphia e Washington. John Stevens e Bruce Boudreau, infatti, dopo stagioni molto positive a livello di AHL sono subentrati a campionato in corso a un anno di distanza l'uno dall'altro e hanno contribuito (Stevens in maniera graduale, Boudreau con un'impensabile rimonta) a riportare le rispettive squadre tra le sedici elette. Entrambi saranno alla prima esperienza nei Play Off, un periodo dell'anno che non perdona il minimo errore.
Come il suo tecnico, anche Martin Biron, il 31enne portiere dei Flyers, debutterà nella Post Season. L'estremo difensore di Lac St. Charles è reduce da una stagione tutto sommato positiva, anche se d'ora in poi non potrà permettersi gli alti e bassi che hanno contraddistinto le 62 partite nelle quali è stato schierato. In particolare, la sua tendenza a perdere di vista i dischi che filtrano dalla linea blu tra diverse gambe è una lacuna assolutamente da colmare, visto che nelle fasi più concitate dei Play Off il traffico di fronte a lui non farà che aumentare.
Il suo dirimpettaio, il francese Cristobal Huet, non ha molta più esperienza di Biron nei Play Off (sei presenze), ma sembra comunque dare un leggero vantaggio ai Capitals. Nelle 13 partite giocate con la maglia dei capitolini il 33enne di St. Martin-d'Hères non ha sbagliato un colpo e ha contribuito quanto Alexander Ovechkin a trascinare Washington alla conquista del titolo della Southeast Division.
L'ago della bilancia del pacchetto difensivo sembra invece pendere dalla parte della Pennsylvania. Buona parte della solidità difensiva dei Flyers dipenderà dalla gravità degli acciacchi di Jason Smith e dal recupero, dato per imminente, di Derian Hatcher dalla frattura di una gamba, due difensori che, insieme a Kimmo Timonen, dovranno trascinare i compagni meno esperti, a partire da Braydon Coburn e Randy Jones, due rivelazioni del campionato.
Buona parte dei minuti di ghiaccio sulla linea blu dei Capitals saranno "mangiati" dall'offensivissimo Mike Green e dal più disciplinato Tom Poti. Il sestetto di terzini sarà completato da Jeff Schultz, Shaone Morrison, Milan Jurcina e da uno tra Brian Pothier, John Erskine, Steve Eminger e Sami Lepisto, con i primi due favoriti.
Ma la serie la vincerà l'allenatore che riuscirà ad azzeccare il balletto delle linee d'attacco. Chi immolare contro lo strepitoso Alexander Ovechkin e il suo fido compare Nicklas Backstrà¶m? Verosimilmente sarà la linea di Mike Richards, Patrick Thoresen e Joffrey Lupul a essere sguinzagliata contro il funambolo russo e il regista svedese.
Sulla carta, Richards è il giocatore più completo della serie e dovrà dimostrarlo al debutto nei Play Off, mentre Thoresen, all'inizio contestato dal pubblico di Philadelphia perché il suo arrivo da Edmonton aveva coinciso con lo stralcio dalla formazione del beniamino Steve Downie, si è rivelato uno dei più assidui nel fore-checking.
Qualora gli allenatori propendessero per questo schieramento, l'affiatata coppia Vaclav Prospal e Daniel Brière (completata da Scott Hartnell) si scontrerebbe probabilmente con Alexander Semin e Sergei Fedorov, che in era preistorica vinse il Selke Trophy quale miglior attaccante difensivo.
Se spesso questi accorgimenti tattici portano al vicendevole annullamento dei migliori attaccanti e consentono ai cosiddetti Role Player di assurgere a protagonisti, la sensazione è che in questa serie la chiave vincente sarà proprio la sfida tra Ovechkin e Richards. Entrambi sfioreranno o addirittura supereranno i 25 minuti di ghiaccio a partita, con Bruce Boudreau che cercherà di sfruttare il vantaggio dell'ultimo cambio nelle prime due sfide casalinghe, nel tentativo di sorprendere John Stevens e lanciare magari il suo fuoriclasse contro Brière, molto meno accorto difensivamente, e contro Smith e Hatcher, prestanti fisicamente ma lenti.
Interessante sarà anche scoprire l'atteggiamento dei Flyers che, fedeli al loro DNA, nelle ultime partite da dentro o fuori della Regular Season non hanno rinunciato a oltrepassare il confine che separa il gioco duro dal gioco sporco anche contro i migliori giocatori avversari. Se per Gara 1 John Stevens decidesse di schierare Riley Cote, le intenzioni sarebbero fin troppo chiare e molto probabilmente Bruce Boudreau risponderebbe con Donald Brashear, altrimenti destinato alla tribuna. In ogni caso, Matt Cooke, prezioso innesto arrivato da Vancouver alla chiusura del mercato, vigilerà sulle attenzioni riservate a Ovechkin e Backstrà¶m.
Le due cenerentole dello scorso campionato sono dunque pronte a darsi battaglia nel primo turno dei Play Off. L'ingaggio d'inizio di Gara 1 è previsto per venerdì sera, l'una del mattino di sabato alle nostre latitudini. Che il gran ballo abbia inizio!