Il rientro di Ryan Smyth tra le fila di Colorado non ha dato i risultati sperati. Anzi.
Conferme e sorprese nella Western Conference in questi ultimi 7 giorni. Le conferme arrivano da città illustri e non sono certo positive: Detroit, Calgary, Colorado, Vancouver. Le sorprese hanno invece fatto il loro dovere, hanno approfittato dei passi falsi di coloro che erano davanti in classifica per riportarsi in zona play-off e tentare il colpaccio della post-season: Nashville, Phoenix e St.Louis.
La settimana dei Red Wings è identica a quella passata: 3 gare e altrettante sconfitte che portano la striscia di L consecutive a quota 6. Il suo primato non è in pericolo, ma intanto Nashville, Phoenix e Dallas, ai quali i 2 punti guadagnati contro Hocheytown sono tinti d'oro, ringraziano.
Rimaniamo nella Central, prima di passare ad altro e parliamo delle piacevoli sorprese. La prima linea di Nashville, Arnott-Radulov-Dumont, sta portando i Predators nelle zone che contano in classifica. Il trio sopracitato mette a segno 2 goal e 3 assist nella vittoria per 4-2 contro Detroit. Bene Dumont che va a punti per la 24-esima volta in 28 partite (14 goal e 20 assit) e molto bene il pacchetto delle blue-line che nelle ultime 8 gare ha concesso agli avversari due goal nello stesso periodo solo 2 volte.
Visti i precedenti, la partita successiva contro Chicago, bestia nera dei Predators, sembra già scritta. E così è. Per la terza volta quest'anno Chicago vince segnando più di 5 goal. Il punteggio finale di 6-1 per la squadra dell'Illinois non demoralizza però la squadra di Nashville che riprende subito a vincere nello scontro diretto del fine settimana contro St.Louis (goal di Shea Weber all'overtime) e guadagna un punticino importante contro Minnesota che riesce ad avere la meglio sui Predators solo all'overtime.
Molto bene anche i Blues che, come detto, hanno un super settimana. L'unico punticino perso lo perdono nel periodo supplementare contro Nashville, per il resto vittorie su vittorie.
I primi a farne le spese sono i Kings, in vantaggio due volte si fanno rimantare e quindi battere da uno dei rari goal del difensore McKee.
Poi è il turno di Colorado, una squadra ormai allo sbando che riesce a bucare una sola volta Manny Legace nonostante i 40 tiri in porta. Con un muro tra i pali, in attacco basta ben poco per vincere e portare a casa i due punti.
Domenica è il turno di Columbus. La squadra di Rick Nash tiene botta per un solo periodo, poi schianta sotto il power play dei Blues e deve arrendersi (5-1 il risultato finale).
Queste vittorie hanno permesso alle due franchigie della Central di entrare nella lotta per i play-off superando (nel caso di Nashville) e affiancando (nel caso di St.Louis) il gruppetto di squadre della Northwest. Una gruppetto sempre più con la testa tra le nuvole, che non riesce a trovare continuità , che non esprime sul ghiaccio tutte le potenzialità individuali che si ritrova e che non ne vuole sapere di fare quel salto di qualità che gli permetterebbe di non soffrire fino all'82-esima partita della stagione. Stiamo parlando di Calgary, Vancouver e Colorado.
Partiamo da Denver. Gli Avalanche perdono tutte e tre le partite settimanali, segnando un solo goal a partita e subendone mediamente 3. I problemi sono sempre gli stessi: special team pessimi e cambi all'interno delle linee ad ogni partita, cambi che non riescono a creare il giusto affiatamento tra i giocatori. A portare squilibrio questa settimana sembra essere stato il ritorno sul ghiaccio di Ryan Smith. Quasi quasi, se rimaneva in infermeria qualche punto in più sarebbe entrato nelle casse della società .
Se consideraimo che la prossima partita è contro una Detroit assetata di vittorie, il futuro non sembra per niente roseo.
Futuro che anche per Vancouver e Calgary potrebbe riservare qualche sorpresa. In piena lotta play-off le due squadre canadesi non possono permettersi passi falsi.
I Flames sono impegnati in una lunga road-trip e questa settimana, dopo la vittoria sudatissima contro San Josè, arrivata all'overtime grazie al solito Iginla, perdono di brutto contro le due squadre di Los Angeles. Ma se contro i Ducks ci può stare una sconfitta, contro i Kings no.
Per Vancouver il discorso è un pò diverso, in quanto i punti sono arrivati. Sono arrivati grazie alla vittoria agli shootout contro Chicago e alla sconfitta, sempre agli shootout, contro Minnesota. Gli unici 2 punti puliti guadagnati questa settimana li ottengono contro Edmonton in una partita che passerà alla storia più per le penalità inflitte che per il gioco. Non elenco la miriade di minuti di penalità rimediati da una parte e dall'altra per problemi di spazio, basti dire che il tutto è cominciato con un unsportsmanlike conduct dopo 11 secondi di gioco.
Detto questo, quali sono le squadre più in forma in questo momento? Senza ombra di dubbio su tutti svettano i Dallas Stars, squadra capace di vincere 8 delle ultime 10 gare. Avrei voluto parlare più approfonditamente di loro, ma per motivi di spazio e di tempo me ne occuperò nel prossimo articolo.
Ricapitolando
Central Division
Detroit ancora saldamente al comando di tutto, nonostante gl'ultimi 15 giorni da peggiore della Lega, con 87 punti. Nashville segue lontana a 69 punti, quindi St.Louis e Columbus con 63 e Chicago con 60.
Northwest Division
Minnesota allunga a 72 punti. Vancouver e Calagry sono le prime inseguitrici a quota 66. Colorado si ferma a 65 ed Edmonton chiude a 59.
Pacific Division
Dallas sempre più in alto con 79 punti. Anaheim è seconda con 73 e San Josè terza, per il momento, con 70 punti e ben 5 gare da recuperare. Phoenix si è portata a 64 punti e Los Angeles chiude l'intera Conference con 53.