Evgeni Malkin trascina i suoi in una settimana a punteggio pieno
Quando il 18 gennaio Crosby si è infortunato, tifosi, manager, allenatori e giocatori dei Penguins si sono messi le mani tra i capelli. Teoricamente l'abbiamo fatto tutti, almeno quelli di noi a cui piace questo sport, per poi esultare se la nostra fede hockeystica indossa una casacca diversa da quella di Pittsburgh.
All'intelligentissima domanda di un giornalista a fine partita su come andrà la squadra fino al rientro di Sidney, un ragazzotto russo fa rispondere tramite il suo traduttore: “Sidney è ovviamente una mancanza che si farà sentire, ma c'è bisogno di qualcuno che si prenda la squadra sulle spalle e la porti dove era intenzionata ad arrivare.” Potrebbe sembrare una spacconata, oppure la frase di circostanza che si dice sempre in occasioni del genere, ma fatto sta che Malkin ha mantenuto la promessa.
Dopo un alternarsi di vittorie e sconfitte, questa settimana Evgeni ha portato i suoi a vincerne tre su tre. E non solo con il carisma o la grinta, ma anche con l'apporto di assist e gol che lo portano a raggiungere la seconda posizione in classifica con 73. Davanti a lui solo Ovechkin, come avvenne nel draft di qualche anno fa.
Senza contare che, da domenica scorsa, i suoi genitori sono arrivati a fargli visita. Davanti ai suoi vecchi, il giovane ci mette lo zampino in ogni gol dei Penguins, segnandone uno e facendone segnare tre. I suoi staranno negli USA per due settimane: se gioca così ogni partita, gli avversari sono già avvertiti.
Nella serata dei quattro punti, a farne le spese è stata Philadelphia, alla quale è andata male tutta la settimana. Ne ha perse quattro su quattro, allungando così la striscia di sconfitte a cinque di fila. Decisamente non è un buon biglietto da visita per i playoff, e non fa sicuro bene all'umore, sia dei giocatori che dei tifosi. Vedremo come andrà .
Sta andando bene a Buffalo, che ne vince tre su quattro. Prima vittoria stagionale contro i Devils, e anche prima tripletta di Vanek in carriera. Complimenti a lui.
Per una settimana potrei fare i complimenti anche a Toronto, che le vince tutte (ne ha giocate solo due, ma non stiamo a cercare il pelo nell'uovo, adesso…).
Rimanendo in Canada, stop pesante per Montreal, che dopo un periodo a palla vede sul tabellino tre sconfitte di fila.
E adesso il meglio: Ottawa. Tutti si aspettavano il rientro di Heatley, e lui non ha deluso le aspettative. In una partita con un secondo periodo da sette reti tra entrambe le squadre, il canadese segna due gol, tra cui quello della vittoria contro Florida.
Della partita dopo, elenco solo i numeri: Ottawa vince 6-1 contro Montreal. In totale ci sono sedici punti da distribuire ai giocatori dei Senators. Quattordici di questi punti sono andati alla linea delle meraviglie: Spezza 3G 3A, Heatley 1G 3A, Alfredsson 2G 3A. Serve altro?
Senza sentimentalismi, trovo doveroso felicitarmi per le condizioni attuali di Zednik. E' stato impressionante sentire tutto lo stadio zittirsi, come se le migliaia di persone trattenessero il fiato in apprensione, per poi esplodere nella standing ovation una volta rassicurati sulle sue condizioni. Credo che sia quello che ha provato ognuno di noi.
E in classifica
L'Atlantic è la più interessante. Pittsburgh leader a 69 punti, seguita da New Jersey (66) e Philadelphia (55). Chiudono le due newyorkesi, con i Rangers a 63 e gli Islanders a 57.
La Northeast vede sempre Ottawa al comando con 72 punti, poi Montreal (67), più in basso Buffalo (62) e Boston (61), e Toronto (55) per finire.
La più equilibrata Southeast vede Carolina in cima con 60 punti, a seguire le altre a distanza di un punto, Washington (59), Atlanta (58) e Florida (57), e in fondo a Division e Conference c'è Tampa Bay con 54.
Tanti cari saluti.