All'Ovest non andrà , ma in fondo a chi importa il risultato dell'All-Star Game?
Iniziamo dai grandi scorer: Eric Staal e Alexander Ovechkin hanno segnato due goal a testa, mentre Rick Nash ha guidato i marcatori con tre centri. Ma all'ovest non sono bastati i breakaway del giocatore di Columbus per superare un'Est che era subito partito forte.
Primo periodo: un assedio
12 secondi e Nash batte già Rick Di Pietro: è 1 a 0 West All-Star. Dopo un minuto il pareggio di Staal che supera un Chris Osgood sdraiato sul ghiaccio nel tentativo di opporsi è solo l'anticamera della disfatta occidentale. Ovechkin due volte, Andrei Markov e Brian Campbell faranno finire il periodo 5 a 1. Le cose sono destinate a cambiare, ma l'appeal generale del match si è capito chiaramente: assenza delle difese e assistmen impegnati nel dare il massimo tecnicamente parlando.
Secondo periodo: Nabokov showdown
Ad occupare il posto di Osgood scende sul ghiaccio Evgeny Nabokov; il kazako ruberà la scena a chiunque altro, facendo seguire un All-Star Game degno della grande stagione che sta avendo. Le sue parate, soprattutto l'ultima su un Ilya Kovalchuk esausto, tirano giù la saracinesca, ed il goalie di San Josè diventa il primo portiere ad evitare di prendere goal in una partita delle stelle dal 2002 a questa parte. Il contropiede di Nash dà il 5 a 2 e un assist fantascientifico di Joe Thornton il 5 a 3 siglato da un solitario Scott Niedermaier.
Terzo periodo: confusione
Il pareggio arriva a 2 minuti dall'inizio del terzo periodo, quando Nash finisce l'hattrick dopo il goal di Ryan Getzlaf del 4 a 5. E poi ancora Marian Hossa e Dion Phaneuf per il 6 a 6. Il Wild Marian Gaborik dà l'ultima leadership all'Ovest, prima che Staal insacchi un assist di Kovalchuk. La situazione di incertezza viene risolta da Marc Savard, centro ex-Thrashers che dà alla “sua” Phillips Arena l'ultimo brivido di una serata tra campioni.
Una mazza di cristallo
Nella prima intermissione una bella cerimonia: Willie O'ree, un attempato signore di 72 anni riceve dai due capitani, Jarome Iginla e Vincent Lecavalier, un premio consistente in una mazza di cristallo. Il primo giocatore di colore nella storia della NHL riceve un premio dalle mani di quello che forse è il migliore giocatore nero di sempre. Belle immagini, immerse benissimo in una serata pregna di buone intenzioni e grandi giocatori.
Supertalento!
Vittoria dell'Est anche sabato, quando è stato disputato il torneo Superskills, composto da tre diverse prove di abilità . Thomas Kaberle vince il torneo di precisione, Alexander Ovechkin quello del breakaway e Zdeno Chara quello del tiro più forte (103 miglia all'ora). Come sempre il contest relativo all'1 contro 1 vinto dal russo è il migliore e più divertente: la gara contro Ryan Getzlaf del campione dei Capitals è finita dopo molti tentativi arditi di battere il goalie, vittima sacrificale di questa stipulazione.
A noi piace il vero hockey, quello combattuto dei playoff o quello pieno di storie della regular season, ma l'All-Star Game, con i suoi campioni ed il suo rituale, è, a mio personale parere, sempre divertente. Quest'anno, nonostante le defezioni, gli spettatori di Atlanta hanno vissuto due belle serate, all'insegna dello spettacolo.
Ora finisco perchè mi hanno appena detto che vedremo le finali di quest'anno sui nostri satelliti, e quella sarà tutta un'altra cosa. Vado sul tetto a girare la parabola, a presto…