Il momento finale del goal vittoria di Nash con cui Columbus batte Phoenix
Comprare un biglietto per una partita di NHL vale sempre la pena. Chi ha avuto la fortuna di comprare quello di Columbus-Phoenix della scorsa settimana, avrà l'opportunità di dire ai nipotini: “io c'ero!”.
Potrà raccontare della partita in sè e dei 6 goal, 3 per parte, che preannunciavano un tempo supplementare. Potrà raccontare di come, a circa 30 secondi dal termine, Rick Nash ha preso il disco e si è involato verso la porta avversaria. Potrà raccontare dello slalom del canadese sui due difensori che cercano invano di fermarlo più volte. Potrà raccontare di come Nash ha messo a sedere il portiere, si è ritrovato il disco ancora sulla stecca e ha segnato il goal vittoria. Potrà raccontare l'emozione provata nel sentire il boato di un intero stadio, un applauso lungo, interminabile, per celebrare quella perla di hockey che da sola è valsa il prezzo del biglietto. La cosa bella è che non importa per chi si tifava quella sera: l'importante era esserci.
Ma torniamo al nostro recap settimanale e diamo un occhio a quello che è successo nella Western Conference e in particolare nella divisione del Pacifico. Una divisione che vede solitamente alternarsi al comando Dallas e San Josè, ma che da questa settimana vede inserirsi una squadra nuova, che ha fatto il classico “terzo incomodo” in una questione a due: Anaheim.
Già , le papere di Los Angeles continuano a stupire, rimarcando il fatto che i campioni sono loro e che hanno la seria intenzione di difendere a tutti i costi il titolo vinto la scorsa primavera.
Erano molti gli scettici su un ritorno ai vertici di Anaheim (io in primis), dopo una prima parte di stagione non certo entusiasmante, con 19-17-5 come record dopo 41 gare che porta solo 43 punti in classifica. Tanto per fare un paragone, i Ducks la scorsa stagione, a questo punto, aveva già 63 punti. Se a questa miseria di punti ci sommiamo una sterilità in attacco non indifferente (2,49 goal a partita di media, 25-esimi in NHL), pare scontato non scommettere su Anaheim come vincitrice di Stanley, di Conference e, forse, neanche di Division.
Questa settimana, la striscia di vittorie è arrivata a quota 6, con Dallas, Nashville e Minnesota vittime sacrificali per la corsa verso il primo posto della Pacific e, addirittura, il secondo posto di Conference dietro alle inarrivabili Ali Rosse di Detroit. Posti persi proprio ieri notte nella rivincita contro gli Stars ma, si sà , non si può vincere per sempre.
A trascinare i Ducks, oltre al sempre più decisivo trio difensivo Niedermayer-Pronger-Schneider, è Ryan Getzlaf. La giovane 19-esima scelta assoluta del draft del 2003, va a punti da 14 gare consecutive, mettendo a segno in questo periodo 6 goal e la bellezza di 15 assist; numeri che portano i suoi totali stagionali a 54 punti frutto di 19 goal e 38 assist.
Se anche Selanne decidesse di tornare, un paio di euro si potrebbero anche scommetere su di loro (non di più però, mi raccomando).
Per il resto, da segnalare che Detroit è tornata a vincere dopo lo stop di tre partite. Bruttissima la batosta di martedì (1-5) rifilata da Atlanta alla Joe Luois Arena, poi il solito zoccolo duro ha ripreso in mano la squadra: Zetterberg, Lidstrom e uno strepitoso Cleary. Per Dan Cleary si tratta senza dubbio della stagione dei record, dopo aver segnato un massimo di 14 goal nelle sue prime 8 stagioni in NHL, lo scorso anno si è portato a quota 20 goal e in questa stagione sembra proiettato verso i 30. Bravo.
Colorado perde Stastny per appendicite per circa tre settimane. Non commento neanche la sfortuna di questa squadra che, nonostante tutto, riesce ad infliggere un 3-0 a Tampa martedì, a conquistare un punticino contro Chicago venerdì e a vincere nuovamente domenica sera contro Columbus per 3-1, rimanendo così, per il momento, ancora dentro la zona play-off.
Zona play-off che viene attualmente contesa da 8 squadre. Già , ci sono ben 7 franchigie in soli 5 punti, tutte pronte ad approfittare dei passi falsi avversari per guadagnarsi la post-season. Tanto per fare un esempio della bella lotta che si prospetta diciamo che: per Calgary, Minnesota, Vancouver e Colorado è più conveniente puntare al titolo divisionale che fare altri calcoli; per Columbus, St.Louis e Nashville è meglio fare altri calcoli che puntare al titolo divisionale.
Ricapitolando
Central Division
Detroit comanda con 74 punti. Segue Columbus (52), quindi St.Louis, Nashville e Chicago tutte a 50.
Northwest Division
Nonostante i guai dovuti ai vari infortuni, i 5 punti conquistati questa settimana, mettono Colorado al primo posto con 56 punti a pari merito con Calgary. A 55 Minnesota e Vancouver, chiude Edmonton a 49 punti.
Pacific Division
Anaheim conquista la vetta in settimana, ma domenica si vede superare da Dallas (61 punti), quindi scende al secondo posto (60). San Josè a 57 deve recuperare 4 partite. Phoenix (50) e Los Angeles (40) sempre in coda.
Il video
Guarda il video del goal di Nash