Hasek, dopo lo shut-out di lunedì, non si ripete nella sfida tra i primi della classe contro Ottawa
E' dall'inizio dell'anno che apro i resoconti settimanali rimarcando la monotonia di Detroit e delle sue costanti vittorie. Questa settimana sono lieto di annunciarvi che i Red Wings hanno avuto finalmente la loro settimana “no”. Dico “finalmente” perchè così ci danno la dimostrazione tangibile che questi giocatori sono battibili, sono umani.
Qualche segnale che in questi sette giorni sarebbe stata dura, arriva già lunedì, quando alla Joe Louis Arena arrivano gli acerrimi nemici di Colorado. Detroit porta a casa i due punti grazie al goal di Datsyuk e all'ennesimo (79-esimo in carriera) shut-out di Dominik Hasek. Uno shut-out da sole 19 parate, niente di che, ma sempre uno shut-out. La vittoria risicata contro una squadra alla sbando come gli Avalanche è stata l'unica soddisfazione settimanale.
Giovedì, contro Minnesota, è una vera e propria battaglia. Sotto di due goal all'inizio del secondo periodo, un goal in shorthanded di Drake (uno che in tutta la stagione di goal ne ha fatti ben…due) dà il via alla rimonta e al sorpasso. A 49 secondi dal termine Belanger pareggia per i Wild e porta la gara agli shoot-out. Sarà Marian Gaborik a segnare l'SO vincente e a dare la vittoria a Minnesota. Per Detroit un solo punticino.
Punticino che sarebbe stato ben accetto anche sabato sera nella partita clou della settimana, la partita tra le due migliori formazioni della Lega, i primi della Western Conference contro i primi della Eastern Conference: Detroit contro Ottawa.
La gara è di quelle da non perdere, per molti si tratta di un antipasto della serie finale che assegnerà la Stanley Cup, e le tv, nelle case e nei bar, sono tutte sintonizzate sull'evento. La prima linea americana (Zetterberg, Datsyuk, Cleary) arriva da un periodo di polveri bagnate e non è in gran forma, quella canadese (Heatley, Spezza, Alfredsson) è pronta a dimostrare tutto il suo valore.
Detto, fatto. Con un gol per tempo (Alfredsson, Fisher) i Senators si portano sul 2-0 dopo 40 minuti di gioco. Due goal che nell'hockey sono ben poca cosa, infatti Hockeytown, che non è la franchigia più vittoriosa della NHL per niente, accorcia le distanze con un goal in power-play nel terzo periodo di Rafalski. Quindi Hudler è bravo a ribattere in rete un tiro di Lidstrom non trattenuto da Emery. Il pareggio a 8 minuti dal termine risolleva il morale e il gioco degli americani, ma così come la partita è iniziata, la partita è finita. E' Daniel Alfredsson a siglare il goal vittoria e la doppietta personale in questa sfida tra grandi. Una vittoria che porta Ottawa a quota 62 e ferma Detroit a 70. Un abisso tra le due squadre, un abisso ancora maggiore tra queste due e tutte le altre.
Altre che faticano non poco a trovare un po' di continuità . Questa settimana bene Edmonton, che con tre vittorie su tre partite porta a quattro le affermazioni consecutive. Dopo essersi sbarazzata di entrambe le formazioni di New York, la linea Hemsky-Horcoff-Penner (una delle migliori del momento) ha la meglio su Phoenix e sui lanciatissimi Calgary Flames di un caldissimo Jarome Iginla.
Bene anche Minnesota che, nonostante il passo falso a Dallas di lunedì, vince a Detroit, a Chicago e in casa contro Phoenix. Con un Gaborik in più (47 punti e 25 goal in questa stagione), riescono a raggiungere Vancouver in vetta alla divisione.
Una Vancouver che si inchina agli Squali di San Josè e riesce nell'impresa di perdere anche contro una Phoenix non certo in buon momento. Solo sul finire di settimana i fratelli Sedin si rifanno vivi sul tabellino marcatori e con 2 goal guadagnano 2 punti importanti ai danni di St.Louis.
Punti che avrebbero fatto comodo ai Blues così come a tutte le altre franchigie della Central. Una divisione che, Detroit a parte, non ha nessun'altra squadra momentaneamente qualificata alla post-season. Considerato che vincere la divisione è praticamente impossibile, se continueranno ad alternarsi le vittorie negli scontri diretti, sarà altrettanto impossibile giocare qualche partita in più ad Aprile.
Chiudiamo con la Pacific e con questi Anaheim Ducks che stanno, piano piano, ritrovando la loro strada. Dall'arrivo in squadra del signor Scott Niedermayer, il record della franchigia negli ultimi 10 incontri è di 7-2-1: non male. Questa settimana tre vittorie su tre gare, con ben 14 goal fatti e solo 5 subiti. Da sottolineare lo shut-out di Giguere (27-esimo in carriera) contro Toronto, e la bella prova di Bertuzzi (1G e 1A) nella gara di domenica sera contro San Josè: una vittoria per i Ducks che mette fine alla striscia di 10 vittorie consecutive in trasferta degli Sharks. La differenza vista sul campo tra i leader della Pacific e i vincitori dell'ultima Stanley sembra essersi molto assottigliata. L'incredibile gap tecnico-tattico che si percepiva ad inizio stagione sembra essere un lontano ricordo.
Ricapitolando
Central Division
Detroit sempre al comando di tutto, nonostante i passi falsi settimanali, con 70 punti. Seguono St.Louis (50), Columbus (48), Nashville (46) e Chicago (44). Un bel trenino di squadre con una partita di differenza le une dalle altre.
Northwest Division
Minnesota raggiunge Vancouver in testa alla divisione. Per entrambe 54 punti. Calgary perde terreno nel week-end (52) e Colorado rimane aggrappata al gruppetto che conta con i denti (51). Edmonton chiude, nonostante il buon momento, con 46 punti.
Pacific Division
San Josè, con 57 punti, è al primo posto. Subito dietro Dallas (55) e Anaheim (54), un pò più staccata Phoenix (47) e in ultimissima posizione una Los Angeles che chiude anche l'intera NHL con soli 36 punti.