E’arrivato Babbo Natale?

Scott Niedermayer ha deciso: tornerà  a vestire la casacca di Anaheim. Riuscirà  a riportare il giusto equilibrio alla squadra?

Non posso che aprire il mio resoconto settimanale sulla Western Conference con la notizia che tutti i tifosi di Anaheim aspettavano con ansia: Scott Niedermayer ha deciso. Tornerà  ad indossare la maglia dei Ducks e li aiuterà  a difendere il titolo vinto lo scorso anno. Chissà  se anche il suo compare di telenovela, Teemuu Selanne, seguirà  le sue gesta.

Intanto che Niedermayer si scalda gambe e riflessi, Anaheim vince contro Buffalo (4-1) e a Chicago (5-3), prima di piegarsi ai Predators di Nashville (che dopo due sconfitte consecutive avevano proprio bisogno di questi due punti).

Mathieu Schneider e Chris Pronger stanno attraversando un momento di forma strepitoso. Oltre alle solite giocate difensive, si vedono sempre più spesso sui tabellini dei marcatori. Chi di loro lascerà  la prima linea per far posto a Scott? Di sicuro, nonostante il ritorno dell'ex capitano, la “C” rimarrà  cucita sulla casacca di Pronger.

Sicuro come il risultato finale delle sfide tra Dallas e Columbus, una partita di solito a senso unico: 20-3-3 il record degli Stars contro i Blue Jackets, 11-1-1 il record di Turco contro la stessa franchigia. Il risultato era quindi da scommessa certa, ma che fatica. Ci sono voluti gli shootout per decretare l'ennesima vittoria texana in una gara abbastanza noiosa in cui il momento più caldo è stato quando, nell'intervallo, è stato inquadrato nel megaschermo un tifoso con la maglia di football della LSU, avversario dell'Ohio State nella gara del titolo nazionale BCS. Ma questa è un'altra storia…

Torniamo all'hockey. Dallas torna con i piedi per terra quando la schiacciasassi San Josè vìola l'American Airlines Center. Questa è solo una delle tre vittorie consecutive settimanali in trasferta degli Sharks.

Joe Thornton prende per mano i suoi ragazzi e li porta a conquistare il campo di Colorado, quello già  citato di Dallas e quello di Phoenix. Una mini road trip vincente che ha dato al capitano la bellezza di 6 punti (1 goal e 5 assist). Punti che riportano Thornton nella top-ten dei top-scorer con 35 punti (12 goal e 23 assist).

Tre gare in una settimana si sentono sia mentalmente che fisicamente, e neanche gli Sharks riescono a reggere la quarta. Contro Buffalo sabato sera è una vera e propria disfatta. Avanti 1-0 dopo il primo periodo, i Sabres riescono ad insaccare ogni tiro in porta. Finisce 1-7 per Buffalo con San Josè costretta a leccarsi le ferite e ad annullare la festa della 700-esima partita in NHL di capitan Thornton.

Ma sono tutti meriti di Buffalo? Forse, ma solo due giorni prima i Sabres erano stati presi a pesci in faccia dai non certo entusiasmanti Los Angeles Kings. Per i Kings, la vittoria fatta seganre (per 8-1!) è la prima in questo dicembre. Speriamo che sia di buon auspicio.

Si rivede Cammalleri, che dopo un inizio stagione da incorniciare, si è perso nell'anonimato del classico giocatore da quarta linea. Il ritorno in campo di Kyle Calder ha dato una scossa alla squadra, ma è troppo poco e LA rimane al suo posto: in ultima posizione.

A differenza di Cammalleri, Zetterberg ha entusiasmato ad inizio stagione e lo fa tuttora. Detroit continua la sua marcia trionfale in vetta alla NHL e vince tutti e due gli incontri settimanali. Nel primo si sbarazza di Montreal con una facilità  imbarazzante (ma siamo ancora convinti che la east coast è migliore della west coast?? n.d.r.) grazie ad un Enrik Zetterberg (prima stella dell'incontro con 1 goal e 1 assist) e a Pavel Datsyuk (seconda stella con 2 goal e un assist) che avrebbero messo sotto chiunque in una serata del genere.

Nella seconda hanno la meglio di Minnesota con un rotondo 5-0. Hasek si guadagna uno shutout con sole 19 parate (merito della difesa) e ancora lui, Zetterberg, si guadagna il titolo di migliore dell'incontro con ben 3 goal.

St.Louis è impegnata in giro per la Northwest. Prima della gara di domenica sera contro Colorado, ha la meglio su Calgary e la peggio contro Edmonton. I Blues tirano il fiato ma rimangono una delle squadre più temibili della Western Conference.

Ricapitolando

Central Division
Detroit comanda divisione, conference e NHL con 42 punti. Con una striscia di vittorie consecutive arrivata a quota 5, potrebbe essere altrimenti? St.Louis segue a 33 punti ma con ben 2 partite in meno di Detroit e 3 in meno di Columbus che si piazza momentaneamente al terzo posto con 31 punti. 30 i punti per Nashville e Chicago. La divisione più forte della Lega.

Northwest Division
Guadagnando 5 dei 6 punti in palio questa settimana, Vancouver sale al primo posto nella Northwest con 35 punti. Uno solo in più di Minnesota che perde due delle sue tre gare. Colorado è fissa in terza posizione (31). L'unica vittoria settimanale contro Philadelphia fa ben sperare, si è visto finalmente del bel gioco. Calgary ed Edmonton fanno a gare a chi va peggio. Appaiati a 27 punti chiudono la divisione.

Pacific Division
Al primo posto a braccetto troviamo San Josè e Dallas a quota 34. I primi hanno però due partite in meno dei texani. Anaheim (32) spera che Scott Niedermayer sia ciò che manca alla squadra per tornare ai livelli dello scorso anno. Phoenix fa il suo (2W e 2L questa settimana) e si porta a 26 punti. Chiude la solita Los Angeles con 24 punti.

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