Concerto Blues

Brad Boyes (St.Louis Blues) festeggia il goal vincente contro Buffalo

E' la settimana della Central. A vedere i numeri sembra essere la divisione più forte dell'ovest, anzi dell'intera NHL. Detroit riprende la sua corsa e supera una Ottawa in crisi (6 sconfitte consecutive) per portarsi al comando della Lega. St.Louis continua ad incamerare punti su punti con il miglior record di tutti nelle ultime 10 gare: 8-1-1. Nashville sta rimontando alla grande e si porta a quota 28 punti. Punti che sono tanti, che permetterebbero di giocare per il titolo divisionale in qualsiasi girone, ma che la lasciano all'ultimo posto della Central. Tanto per farvi capire a che livello si gioca.

Ma andiamo per gradi e vediamo cosa è successo questa settimana.
I Red Wings si trovano tra le mani il miglior backup (backup?) della lega: Chris Osgood. Ma la questione tra numero 1 e numero 2 è tutta da chiarire. Da sempre, la lotta interna per il posto da titolare tra i due portieri di una squadra, non ha mai portato i suoi frutti. Di solito il dividersi equamente le partite ha sempre dato una certa instabilità  alle franchigie.

Ma a Detroit siamo di fronte a due portieri numero uno oppure Osgood è ancora considerato un backup? Ma possiamo considerare un portiere con un record di 13-1-1, con 1.78 di media goal subiti e con una percentuale di parate di .924, un backup? Certamente no. Ma allo stesso tempo non possiamo neanche considerare Dominik Hasek (uno che ha fatto la storia dell'hockey in questo ruolo) un backup. Quindi?

Quindi teniamoci il fatto che i due portieri sono entrambi dei numeri uno e si alterneranno in difesa della gabbia di Hockeytown. Hasek, data l'età , non riuscirebbe in ogni caso a giocare più di 40 partite e già  il suo rendimento nelle 11 partenze di quest'anno non è dei migliori (5-5-1). L'esperimento di due grandi portieri ha funzionato nei Minnesota Wild della scorsa stagione (Backstrom – Fernandez), potrebbe essere che anche a Detroit tutto fili liscio.

Intanto tra le mura amiche si gioca contro Calgary, Tampa Bay e Phoenix. Tre gare e tre vittorie. L'unica cosa da segnalare è l'infortunio di Kris Draper (ginocchio) che per ora l'ha tenuto lontano dal ghiaccio nelle ultime due partite ed è stato inserito nella Injury Reserve (si parla per lui di uno stop di 2-3 settimane).

Spostiamoci più a sud, verso la città  della musica, St.Louis. Con 8 vittorie nelle ultime 10 uscite, i Blues sono la squadra più “hot” del momento. Lee Stempniak si è finalmente sbloccato contro Buffalo segnando il suo secondo goal della stagione (non segnava dalla gara di apertura!). Con Kariya e Boyes ora St.Louis fa veramente paura. Chiedere a Chicago, Buffalo e Minnesota per credere. Solo questi ultimi questa settimana sono riusciti a vincere, ma solo all'overtime e solo grazie ad un certo Marian Gaborik.

Chicago è caduta proprio contro St.Louis sabato sera, ma all'inizio della settimana si era sbarazzata di Phoenix (6-1) e di Tampa (5-1). A Martin Havlat sono bastati 43 secondi per segnare il suo primo goal al ritorno dall'infortunio. Un ritorno in prima linea con Robert Lang e Jason Williams che ha spinto in terza Sharp insieme a Toews e Kane. Una terza linea di neanche 20 anni di media che si è presentata sul ghiaccio con un totale di 2 goal e tre assist. Con il rientro Havlat le scoring line da temere sono adesso due. Occhio!

E occhio anche a questi Predators che in settimana vincono entrambi gli incontri giocati. Li vincono in trasferta e li vincono niente meno che contro Ottawa (6-5) e contro Montreal (5-4). Entrambe le gare finiscono con una valanga di reti, ma mentre contro i Senators Martin Erat chiude il conto a 23 secondi dalla sirena, contro gli Hubs ci vogliono gli shootout. Sotto di 3 goal ad 8 minuti dal termine, i Predators hanno la forza di pareggiare con Legwand (shorthanded), De Vries e Bonk (power play). Bravi. Quattro punti e ancora ultimi nella Central. Ma quanto corrono là  davanti?

Corrono anche per le altre squadre a quanto pare.
Nella Northwest e nella Pacific sembrano essere tutti a corrente alternata. La sola Minnesota (nonostante Koivu fermo in infermeria) sta letteralmente volando con 4 vittorie di fila. Phoenix, St.Louis e Vancouver soccombono ai tiri di Gaborik e alla difesa dei pali di un Backstrom che si è ripreso dall'ennesimo infortunio.

Ricapitolando

Central division
Detroit al primo posto con 38 punti. Segue St.Louis con 31 punti (e 2 partite in meno). Chicago è terza a 30, mentre chiudono a 28 Nashville e Columbus.

Northwest division
Il volo di Minnesota (e soprattutto lo scontro diretto) la portano a scavalcare Vancouver in cima alla classifica divisionale. Per i Wild 32 punti, per i Canucks 30. Colorado, che questa settimana conferma di avere il peggior PP team della NHL (imbarazzante contro San Josè quando i telecronisti si sono messi a ridere durante un power play in cui gli Avalanche non sono riusciti a portarsi nel terzo offensivo), rimane in scia delle prime (29 punti) grazie alle vittorie su Edmonton e Los Angeles. Edmonton che perde appunto contro Colorado ma che si comporta egregiamente contro Columbus e, soprattutto, nel back-to-back contro Anaheim (vittorie per 5-1 e 4-0!), recupera terreno e si porta a 25 punti. Uno in più di una Calgary che non trova la giusta via e che si deve accontentare questa settimana di un solo punto in tre partite.

Pacific division
Dallas rimane leader del girone con 32 punti, ma San Josè ha 28 punti e ben 3 partite in meno. 28 punti anche per i campioni di Anaheim, che ne perdono 3 su 4, ma che non possono contare sui recuperi (loro di partite ne hanno giocate più di tutti). Phoenix (22 punti) e Los Angeles (21 punti) chiudono division e Conference. Non dico “Lega” perchè Washington sta facendo peggio di loro.

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