Patrick Kane (Chicago) è il candidato numero uno per il Calder Trophy di quest'anno come miglior rookie
Si è chiusa ieri una settimana in cui le due franchigie che sembravano più in forma, quelle di cui tutti avevano paura, quelle che dovevano salutare la compagnia e fare un campionato in fuga, hanno invece rimesso i piedi per terra: Detroit e Colorado.
I Red Wings non riescono proprio a prendere le misure a Chicago e dopo la sconfitta di misura rimediata domenica scorsa nell'Illinois, sabato si piegano ancora più nettamente (5-3) sul ghiaccio di casa. Nel mezzo una sconfitta contro St.Louis che, per le statistiche, vede la fine della striscia di partite consecutive a punti dall'inizio della stagione di Henrik Zetterberg (17), che non è riuscito a battere il record di Dany Heatley fatto segnare nella stagione 2005/06 (22).
Nonostante tutto Detroit guarda tutti dall'alto verso il basso nella Western Conference.
Anche gli Avalanche, che vantavano un record di 7-1-1 nelle ultime 9 partite, iniziano la loro road-trip venerdì sera nel peggiore dei modi: perdendo. Anzi, peggio. Una semplice sconfitta ci sarebbe potuta stare, ma il 6-0 con cui gli Stars stavano comandando prima del goal della bandiera di Hlinka allo scadere (quaterna di Jussi Jokinen, uno che in tutto il campionato non aveva segnato tanto), sa molto di disfatta.
Una disfatta del PK team che subisce goal in entrambe le situazioni di inferiorità numerica in cui si sono trovati. Una disfatta del PP team (uno dei peggiori della Lega in questo momento) che non riesce a concretizzare le tre occasioni avute. Una disfatta di Josè Theodore, che raccoglie il disco ben 5 volte da dentro la rete in soli due tempi prima di essere sostituito.
Meno male che Colorado ha giocato una volta sola. Scenderà sul ghiaccio domenica contro Minnesota per uno scontro diretto che varrà il primo posto della Northwest.
Mentre queste due squadre dalle grandi aspettative si sono prese una settimana di ferie, i più vicini inseguitori non sono di certo rimasti a guardare.
Kane continua a trascinare Chicago e senza dubbio, l'ala destra dei Blackhawks si candida per portare a casa il Calder Trophy di quest'anno come miglior rookie. Supportati anche da un ottimo Sharp (hat-trick contro Detroit) e da un buon Khabibulin, i Blackhawks guadagnano 3 punti in 3 partite esterne contro squadre della central.
Con 12 punti nelle ultime 7 gare, Nashville torna a stupire dopo un pessimo primo mese di campionato. David Legwand segna contro St.Louis il punto numero 301 con la maglia dei Predators, equagliando il record di franchigia detenuto da Kimmo Timonen.
La squadra di coach Barry Trotz sembra aver trovato la giusta chimica tra i suoi giocatori, capaci di finalizzare con il goal gli schemi di gioco che si vedono sul ghiaccio e capaci di mantenersi freddi e letali nei tempi supplementari. Forse i Predators sono la squadra hot della settimana.
Dico “forse”, perchè a contendergli il titolo sono altri predatori, quelli del mare: gli Sharks. San Josè scopre improvvisamente di avere un campioncino in erba tra le sue fila. Un certo Devin Setoguchi (classe 1987, dell'Alberta, Canada) mette a segno 5 goal nelle ultime 5 gare facendosi notare dall'intera Lega. Tanto per dirla tutta, il giovane canadese è stato il primo rookie di San Josè capace di mettere a segno una doppietta al suo esordio in NHL (il 29 ottobre contro Dallas).
Questa settimana gli Sharks giocano due volte contro Phoenix, o almeno così dovrebbe essere secondo il calendario. Ma sembra che I Coyotes non si siano mai presentati sul ghiaccio: 5-0 e 6-0 i risultati dei due incontri. Con un Joe Thornton che ha sfoderato i suoi migliori assist per poter mandare in goal chiunque gli fosse vicino, coach Gretzky ha gl'incubi ancora oggi.
A mettere loro i bastoni tra le ruote nel fine settimana ci hanno pensato quelli di Anaheim, capaci di portare a casa i due punti ma solo dopo una lotta serrata durata fino all'overtime. Poco male, 9 punti nelle ultime 5 gare sono una media che pochi in NHL si possono permettere.
Chi invece non si poteva permettere di steccare ancora era Calgary. Per Iginla e compagni le due partite intradivisionali di questa settimana rappresentavano l'ultimo treno per poter continuare a lottare con i primi. Detto, fatto. Vittoria contro Minnesota e vittoria (scontata) contro Edmonton.
Proprio gli Oilers sono riusciti a conquistare l'ultimo posto della Conference “superando” Phoenix. La lunga lista dei giocatori in injury list (Roy, Pitkanen, Souray, Moreau, Spurgeon, Pisani) potrebbe essere una buona scusante, il momentaccio di Roloson no.
Ricapitolando
Central Division
Detroit è ferma ancora a quota 27 dopo 3 sconfitte consecutive. Comanda ancora il girone e l'intera Conference. No problem. Chicago (23) e Nashville (22) recuperano terreno, mentre Columbus (21) e St.Louis (20) chiudono la divisione con più punti della NHL.
NorthWest Division
Colorado (23) è davanti a Minnesota (22) di una sola lunghezza. L'incontro tra le due di domenica sera risponderà a molti interrogativi. Vancouver (19) si fa raggiungere da Calgary (19) al terzo posto, mentre Edmonton (15) si stabilizza all'ultimo posto della Northwest e dell'intera Conference.
Pacific Division
San Josè, Anaheim e Dallas sono il terzetto da battere. Gli Sharks comandano con 25 punti, seguono i Ducks con 23, quindi gli Stars con 20 (ma con due partite da recuperare). Per Los Angeles, questa settimana, la lettera W sui tabellini è solo un miraggio e rimane a 17 punti. Uno solo in più di Phoenix che recupera grazie alla vittoria nello scontro diretto del fine settimana.