Cammalleri e LaBarbera, la coppia che sta risollevando le sorti dei Kings.
Parafrasando la famosa canzone dei Bran Van 3000 ho voluto sottolineare la metamorfosi che i Kings hanno subito negl'ultimi 10 giorni. Praticamente ultimi con soli 4 punti in 8 partite, hanno inanellato una serie di 4 vittorie di fila segnando la bellezza di 16 goal e subendone solo 4, guadagnandosi così il titolo di squadra hot della settimana.
La striscia positiva iniziata venerdì scorso in quel di Vancouver si sta protraendo in casa in modo entusiasmante e a farne le spese sono state Nashville (6-0), la capolista della Pacific Dallas (2-1) ed Edmonton (4-1).
Ma cosa è successo tra le fila dei Kings? La chiave di questi successi potrebbe essere Michael Cammalleri, ma il centro segnava tanto prima (quando perdevano) quanto adesso (che vincono) quindi possiamo dire che è costante e prolifico (non stupisce affatto vederlo al primo posto della classifica marcatori con 10 reti) ma non che si sia svegliato solo ora.
Ad essere improvvisamente sveglio, attento e insuperabile è Jason LaBarbera. Il goalie canadese si permette di vincere tutte le ultime 4 partite e di essere addirittura prima stella dell'incontro nelle ultime 3. Si porta a casa uno shutout contro i Predators, para .967 contro gli Stars e ferma 34 dei 35 tiri in porta degli Oilers. Un muro.
Con queste prestazioni da primi della classe, i Kings hanno raggiunto Dallas in vetta alla Pacific Division. non male per una squadra data per morta e finita solo 10 giorni or sono.
Chi invece sta perdendo lo smalto di inizio stagione è Minnesota. La squadra di coach Lemaire ha assaporato la prima sconfitta della stagione nei tempi regolamentari ad opera di Calgary. Avanti per 3-0 i Wild si sono rilassati e hanno permesso la rimonta dei Flames che hanno poi conquistato i due punti con il punteggio di 3-4.
La road-trip contro le squadre della stessa divisione non fa proprio bene a Minnesota che cade agli shoot-out anche contro la non irresistibile Edmonton. Domenica sera contro Colorado la mazzata finale: 3-1 per le Valanghe e primo posto sempre più in pericolo.
Ma parliamo un attimo di Northwest. La divisione più combattuta della lega vede il ritorno nei piani alti di Colorado, vincente contro Edmonton, contro Calgary e contro Minnesota. Una striscia positiva, finalmente, in cui Joe Sakic c'ha chiaramente messo lo zampino (1 goal e 4 assist in 3 partite). Bene così.
Calgary rallenta la sua corsa nonostante Iginla e Langkow continuino a mettere sottosopra le difese avversarie. Nelle tre partite casalinghe di questa settimana conquista 3 punticini. Si potrebbe vedere il bicchiere mezzo pieno, ma per una squadra che lo scorso anno faceva del ghiaccio di casa un campo inconquistabile, è difficile non vedere quel bicchiere mezzo vuoto.
Bicchiere che sembra tutto pieno per le prime tre squadre della central Division. Una divisione dominata in lungo e in largo dai Red Wings di Henrik Zetterberg (leader della NHL con 20 punti). L'infortunio di Dominik Hasek (prima o poi doveva succede alla veneranda età di 42 anni) lascia spazio al backup, se vogliamo chiamarlo così, Chris Osgood. Per lui 5 vittorie nelle 5 gare da partente con 1.5 di media goal subiti e .929 di percentuale salvataggi. L'esperienza paga in casa Detroit.
Esperienza che si stanno facendo i giovani di Chicago: la linea Kane, Toews e Ruutu (20,3 anni di media) sta crescendo di giorno in giorno. I risultati verranno, ora le cose non vanno molto bene e i Blackhawks rimediano tre sconfitte in altrettanti incontri settimanali.
Chi invece viaggia con il vento in poppa è Columbus. Trascinati da un Rick Nash travolgente, i Blue Jackets stanno facendo terra bruciata contro chiunque. A fare la differenza ci pensa il portiere Leclaire, arrivato a 4 shutout in 7 partenze. Non male, vero?
Anche i Blues sono in un buon momento e rimangono agganciati al trenino che insegue Detroit. Dal rendimento altalenante, St.Louis si affida alla prima linea Kariya, Tkachuk, Boyes. Una linea che tira fuori le castagne dal fuoco in molte occasioni. Serve un apporto maggiore dalla terza e quarta linea, altrimenti non si va lontano.
Proprio come Vancouver (perdente in questi ultimi sette giorni contro Carolina e due volte contro Detroit) e come Anaheim (arrivata alla quarta sconfitta consecutiva).
Le due squadre che non ti aspetti nelle posizioni di rincalzo stanno pagando un avvio difficile dei loro portieri di punta. I primi non trovano in Luongo la stessa fiducia che lo scorso anno gli ha dato il titolo divisionale, i secondi stanno facendo ruotare Bryzgalov, Hiller e Giguere senza risultati.
Un minimo di giustificazione in più la diamo ad Anaheim, priva di giocatori del calibro di Bertuzzi, Getzlaf, Rob Niedermayer e Schneider, fuori per infortuni vari.
Ricapitolando
Central Division
Detroit sempre più leader della divisione e della Conference con 19 punti. Seguono nell'ordine Columbus (13), St.Louis (12), Chicago (10) e Nashville (8). Attenzione ai Blues: hanno giocato solo 9 partite contro le 12 dei Red Wings.
Northwest Division
Minnesota perde tutto il vantaggio accumulato in questi giorni e si ferma a quota 16. Colorado in gran rimonta si porta a sole due lunghezze (14) e supera Calgary (13). Vancouver ed Edmonton chiudono a 10 punti. I primi in discesa, i secondi in ascesa.
Pacific Division
La Los Angeles che non ti aspetti agguanta al primo posto Dallas. Le due squadre comandano insieme con 12 punti. San Josè segue a 11 e Anaheim chiude il quartetto di testa a 10. Malissimo Phoenix che si piazza all'ultimo posto di Division e di Conference con soli 6 punti.