Il disco sembra voler passare poco oltre le spalle di Ward
Ci eravamo lasciati con un'Ottawa lanciata alla carica della testa della Conference con zero sconfitte. E le cose continuano ad andare bene, visto che continua la sua cavalcata vittoriosa, trovandosi davanti gli inconsistenti Thrasers. Non riesce però ad eguagliare il proprio record di miglior avvio di stagione, visto che la partita del record la vince Carolina (ben 6 gol per i sudisti).
I Senators si riprendono comunque in casa dei Rangers, e alla grande. Dopo un primo periodo a secco, nella seconda frazione in 52 secondi i Senators segnano 3 gol. Il gol di Jagr, 100esimo con la casacca newyorkese, è solo il gol della bandiera.
Dicevo di Carolina, che si permette di fermare la corsa dei Senators. E non si accontenta. Travolge Toronto per 7-1, in casa canadese, con ben 7 diversi giocatori a segno. E il profumo d'acero sembra far bene alla squadra del Sud, visto che riesce anche a battere Montreal 3-1.
Peggio dell'anno scorso era difficile fare, ma quest'anno Philadelphia ha cominciato la stagione abbastanza bene. Come segno del fatto che l'attacco funziona, basta vedere il risultato di 8-2 a casa dei Canucks, oppure il bel 3-1 contro gli Islanders.
Settimana al sole della California per Boston.
I Bruins possono far poco a casa dei campioni in carica, che dopo le celebrazioni della Coppa a inizio partita non potevano certo sfigurare davanti al pubblico amico. Sconfitta quindi per 1-2 la compagine del Massachussetts.
A qualche km di distanza, i Bruins cambiano decisamente approccio. Certo, è facile affrontare un portiere che ha un'esperienza NHL di due partite, ma comunque i Kings non hanno mai mollato. Decisivo il gioco di Kessel, che contribuisce con una hat-trick e un assist al definitivo 8-6.
Si chiude la trasferta al con la partita contro gli Sharks, in discesa fino all'ultimo minuto, quando prima San Josè pareggia, e poi a 12 secondi dalla fine i Bruins riacchiappano il risultato e passano 2-1.
Piacevole esordio in porta per Price, che difende i pali dall'attacco dei Penguins abbastanza per portare alla vittoria Montreal. Si permette solo due scivoloni, di cui uno su un'azione dell'ottimo Malkin, che dietro la porta fa un passaggio di schiena a Talbot che insacca alle spalle del giovane portiere dei Canadiens.
Per Pittsburgh invece, l'equazione è semplice: quando Crosby segna, la squadra vince. Sarà un caso? Comunque i 2 gol di Sid fanno vincere i Penguins in casa di Toronto.
Toronto umilia gli Islanders, ma in quella partita c'è stato solo un protagonista: Sundin. A lui tutte e tre le stelle della serata, visto che con il suo 390esimo gol, e il suo 917esimo punto, fa registrare i nuovi record in entrambe le statistiche nella storia della franchigia.
In una serata in cui i soliti nomi non si sentono nominare, ci pensa Gratton a portare alla terza vittoria (su tre partite giocate) Tampa Bay, aprendo le marcature con un gol in inferiorità numerica, e chiudendo col gol vincente in powerplay, lasciando poi la squadra a gestire il risultato per l'ultimo periodo e mezzo.
Peccato che le cose non vadano altrettanto bene qualche sera dopo. Si parte già con il piede sinistro, visto che a casa dei Panthers Tampa ha vinto 1 volta su 8 incontri, e anche in questa serata le cose vanno male. Arriva quindi la prima sconfitta della stagione, ad opera di Florida.
Rimanendo con i Panthers, Vokoun decide che non vuole prendere gol, e quando si mette in testa una cosa guai a chi si mette contro di lui. Chiedetelo ai Devils, che si vedono parare tutti i 29 tiri che indirizzano alla porta del portiere di Florida nella partita che vede vincere i Panthers 3-0.
Una gara non facile per New Jersey ad Atlanta, quasi sempre in svantaggio. Poi però ha avuto la meglio l'inconsistenza dei Thrasers, ancora a zero vittorie, per far tornare il sorriso ai Devils.
Il derby della tristezza viene vinto, alla grande tra l'altro, da Buffalo, che con sei gol a zero fa precipitare ancora di più nell'oblio i sempre più brutti Thrasers.
E sullo slancio della prima vittoria, continua l'onda positiva dei Sabres, che travolgono anche i Capitals per 7-3, massacrando di tiri in porta il povero portiere di Washington.
Non c'è due senza tre, diceva quello. E quindi anche in casa di Toronto si vince. All'inizio del terzo periodo i padroni di casa sono in vantaggio 2-0. Alla fine del terzo periodo il tabellone segna 4-4. L'overtime è l'ago della bilancia, che penderà verso i Sabres.
Chiudiamo con la Grande Mela: il primo derby va agli Islanders, che passano in vantaggio dopo metà del secondo periodo, e amministrano durante tutto il terzo per andare a vincere.
Il 100esimo gol in carriera di Ovechkin non serve a niente contro i Rangers, che in un Madison pieno di gente non ci tengono a far brutta figura, e vincono contro la squadra della capitale.
Come sono messi?
Philadelphia, Ottawa e Carolina sono tutte in cima alle rispettive Division. Hanno tutte perso solo una partita, e vinte almeno 4 (Ottawa si è spinta fino a 6). E queste sono le belle notizie.
Adesso passo alle brutte. Vedere Toronto così in basso pare strano, soprattutto per quanto è amata questa squadra dai tifosi di Hockey. Ma la palma dello schifo questa settimana va di sicuro ai Thrasers: 6 sconfitte su 6 partite giocate. I latini dicevano: Nome omen. Mai come in questo caso avevano ragione.
Tanti cari saluti.