Paul Stastny (Colorado) classe '85. Per lui 8 punti nelle prime tre gare dell'anno (4 goal e 4 assist)
Prima settimana di NHL e prime sorprese. D'accordo, siamo solo all'inizio, abbiamo giocato soltanto due volte, i giocatori sono ancora lontani dalla forma migliore, eccetera,eccetera, eccetera. Intanto, zitti zitti, contro ogni pronostico, Nashville, Edmonton e Minnesota si
ritrovano a punteggio pieno con due vittorie su due.
I riflettori della settimana sono puntati appunto su Nashville, capace di fermare Colorado (doppietta di Arnot e shutout di Mason) con un secco 4-0 e Dallas con un perentorio 5-1 (hat-trick di Legwand e
29/30 per Mason).
Hat-trick che è riuscito nella prima partita stagionale anche a Paul Stastny, il giovane centro degli Avalanche che ha deciso di cominciare il campionato così come ha finito lo scorso: impressionando.
La mossa a sorpresa di coach Quenneville di schierare in prima linea Hejduk e di mettere Brunette con Hlinka e Stastny in seconda ha dato i suoi frutti nella prima gara (4-3 su Dallas), ma nella seconda è stata disastrosa (0-4 contro i Predators). L'intera squadra si sta ancora leccando le ferite.
Ferite che proprio domenica sera vengono disinfettate grazie ad un 6-3 inflitto agli Squali californiani (Stastny ancora da antologia: 1 goal e 4 assist) con capitan Sakic che supera Phil Esposito all'ottavo posto all-time dei punti segnati (1591).
Ferite che però non sembrano rimarginarsi in casa dei campioni in carica di Anaheim. A differenza di tutte le altre franchigie hanno già disputato 5 incontri e hanno raccolto la pochezza di 3 punticini. Due sono arrivati a Londra nella rivincita contro i Kings, il terzo punto è frutto della sconfitta
all'overtime contro Detroit. Per il resto vengono presi a dischi in rete da Columbus (grazie ad un Nash in serata super, 2 goal e 2 assist) e da Pittsburgh.
Tra le delusioni di questa prima settimana potremmo metterci pure Calgary, che perde contro Philadelphia e Vancouver, ma le sconfitte sono entrambe di misura e con un Kiprusoff un po' più attento la situazione potrebbe
cambiare in meglio senza tanta fatica. Ci si aspettava Iginla, ma a farsi vedere è stato Daymond Langkow, il centro della prima linea ha messo a segno una doppietta in entrambi gli incontri. Bravo.
Bravo come tutti i giocatori di Minnesota e di Edmonton. Entrambi sfruttano il fattore casa e si impongono in tutti e due gli incontri disputati. I primi fanno affidamento anche quest'anno alla loro difesa e al loro goalie Niklas Backstrom, capace di uno shutout contro Chicago nell'opening game. I secondi, falcidiati dagli infortuni (Pisani, Moreau, Spurgeon e Roy), tengono testa a San Josè (grazie alla quarta linea guidata dal giovane Cogliano) e a Philadelphia (grazie alla prima linea del nuovo acquisto Penner).
Ricapitoliamo.
Nella Central, a sorpresa e meritatamente, Nashville si trova al comando davanti a Detroit (che vince e perde solo all'overtime), Columbus, St.Louis e Chicago (dove la prima scelta assoluta del draft 2007, Patrick Kane,
si vede solo nella seconda partita).
A Nord-Ovest, Edmonton e Minnesota guardano Vancouver e Colorado dall'alto. Calgary è costretta al ruolo di Cenerentola e chiude la division.
La Pacific è tutta un'equilibrio. La posizione delle timide Papere di Anaheim (avendo giocato di più) non fa testo; San Josè guida con 4 punti, Phoenix divide equamente la posta delle due gare mentre Los Angeles e Dallas
(con una vittoria e due sconfitte) aspettano tempi migliori.
Appuntamento tra 7 giorni per analizzare meglio questo inizio di stagione della Western Conference. Nuove sfide, nuovi risultati, nuove sorprese e nuove delusioni. Gli antipasti sono stati serviti, è il momento di passare ai
primi.