Jonathan Bernier, 19 anni, nella sua serata d'esordio ferma 26 dei 27 tiri in porta dei Ducks
Pronti. Via! Lo spettacolo ha inizio.
Per la prima volta l'Europa ospita una partita di regular season della NHL e il pubblico risponde alla grande riempiendo l'O2 Arena in ogni ordine di posto. Tifosi da tutta Europa, tifosi di ogni team, tifosi di ogni nazione, tutti insieme con la maglia della squadra del cuore per un colpo d'occhio unico e spettacolare che ha lasciato a bocca aperta gli stessi addetti ai lavori abituati alle Arene nordamericane.
Al primo face-off della stagione si trovano di fronte i campioni in carica di Anaheim e i cugini di Los Angeles: i Kings. Venduta al pubblico come gara esibizione per promuovere l'hochey su ghiaccio nordamericano nel Vecchio Continente (fate vedere le partite in tv che forse la vendete meglio! n.d.r), la partita è stata tutt'altro che scontata e noiosa come la maggior parte di questi eventi.
Contro ogni pronostico della vigilia i Kings si sono imposti per 4-1 sui Ducks, ridimensionando fin da subito le ambizioni dei campioni di riconfermare il titolo appena vinto. Le assenze di Niedermayer e Selanne si sono fatte sentire, inutile negare il contrario. Quei due sono indispensabili per questa squadra come un buon cornetto caldo per il cappuccino a colazione.
Senza nulla togliere ai Kings come squadra, alla doppietta di Camalleri, al goal vincente di Blake e a quello di Handzus, la favola della giornata la scrive un certo Jonathan Bernier. Jonathan chi?
Solo tre settimane or sono il portiere diciannovenne sembrava destinato ad essere rimandato nelle giovanili al termine del training-camp. Mai Jonathan avrebbe immaginato che lo scorso venerdì, durante la cena, coach Marc Crawford gli avrebbe dato la notizia che sarebbe stato il goalie partente nella prima giornata di campionato.
Una favola. Bernier avrebbe debuttato in NHL nella prima partita europea della storia contro i detentori della Stanley Cup. E come in una favola a lieto fine, la sua prestazione è stata degna di un veterano, portando i Kings al successo fermando ben 26 dei 27 tiri in porta dei Ducks.
“Non ero nervoso”, ha dichiarato a fine gara Bernier. Beh, buon per lui. Credo che i nervi di ogni tifoso di Los Angeles siano stati messi a dura prova quando lo hanno visto scendere sul ghiaccio al posto del più quotato LaBarbera. Un rookie tra i pali che si dimostra all'altezza della non è cosa da tutti i giorni, parola di Rob Blake (curiosità : Bernier aveva solo due anni quando capitan Blake è sceso sul ghiaccio per la sua prima stagione in NHL).
Dal rookie dei Kings passiamo al rookie di Anaheim, perchè se c'è da parlare in positivo dei Ducks, bisogna parlare di Bobby Ryan. Il giovane talento americano, sceso in seconda linea accanto a Getzlaf e Bertuzzi, ha messo a segno il goal della bandiera nella sua gara d'esordio in NHL. Non male anche per lui e per chi ha creduto in lui.
Ora si replica. Neanche una notte per riprendere fiato che la rivincita è servita. Anaheim e Los Angeles si affronteranno di nuovo oggi per la seconda e ultima volta a Londra. Dopo soli 60 minuti di gioco, per qualcuno è già ora di confermare ciò che di buono è stato fatto, per altri è già ora di dimostrare che si può fare di più.