Chris Kunitz tornerà in questa stagione a difendere il titolo con i suoi Ducks
Non è facile scrivere di uno sport quando è giocato, figuriamoci prima che la stagione prenda il via!
Le squadre non sono ancora al completo, le linee sono ancora in fase di rimescolamento, i meno bravi tengono ancora le dita incrociate sperando di avere la possibilità di dimostrare quello che valgono, o che almeno credono di valere.
Perchè questa tediosa introduzione? Solo per dire che quello che la pre-season fa vedere certo è importante, è un antipasto di NHL, ma è da prendere con le pinze per eventuali riferimenti a quella che potrebbe diventare la stagione regolare. Per non parlare del fatto che la forma fisica non è ancora eccelsa, ecc. ecc., ma questi sono discorsi che di solito sentiamo fare ai calciatori.
Detto questo, vediamo cosa succede nella division più occidentale della NHL, quella che si affaccia sul Pacifico.
Per chi fosse stato distratto, la Pacific è la division dei campioni in carica, quei Ducks che da quando non sono più Mighty hanno fatto una stagione eccelsa. Record di risultati a inizio stagione, la Coppa alla fine: come ripetere un'annata del genere? Intanto, sul campionato che deve ancora cominciare, incombe la nuvola della decisione di due delle colonne portanti della squadra californiana, tali Niedermayer e Selanne. E scusate se è poco.
Per il resto, Penner se ne è andato a vivere nella terra degli aceri, firmando con Edmonton. In compenso è arrivato Bertuzzi e il buon Kunitz rimane ad Anaheim. Si confida abbastanza nell'arrivo del rookie Ryan, anche se non ci si aspettano miracoli. Difficile ripetere una stagione come quella passata, e i playoff sono possibili, ma non ci scommetterei.
A Phoenix c'è qualche novità , ma niente di che. Arrivano il portiere Aebischer e l'ala York, ma non si può pretendere che rivoltino la squadra. L'anno scorso è stato un anno così così, con periodi di lusso e più frequenti periodi di magra. Anche quest'anno prevedo uno dei due ultimi posti della division.
A San Josè è stata un'estate di riconferme. Thornton (e guai non confermarlo), capitan Marleau e Michalek rimarrano agli Sharks ancora per 3, 2 e 6 anni rispettivamente, a meno di trade più convenienti. Sinceramente mi piacciono (come squadra, non fisicamente), e i playoff li vedo facilmente raggiungibili.
Anche a Dallas si è pensato a tenersi vicino i giocatori che già indossavano la casacca verde degli Stars. Rimarranno ancora a giocare nel Texas Zubov, Ribeiro e Jokinen, ma per il resto niente da segnalare. Terzo o quarto posto in division, niente di più o di meno.
Mancano solo i Kings. Rimangono Visnovsky e Cammalleri, e arrivano Preissing e Nagy. Parte Stephenson, e a chi possa interessare sembra sia venuto a giocare a Milano. E' molto facile che mi sbagli, e che Los Angeles sia un fuoco di paglia, ma se dovessi scommettere su una squadra outsider punterei su di loro. Ne riparleremo a fine campionato.
I risultati fino ad ora delle partite di pre-stagione sono alquanto balordi e altalenanti, ma diamo comunque loro un'occhiatina.
San Josè è in cima alla classifica, con 3 vittorie e 2 sconfitte all'overtime. A pari punti segue Phoenix, mentre la metà della classifica spetta ad Anaheim. Segue Los Angeles, e chiude Dallas. Come ho detto prima, però, sono risultati che vanno presi per quello che sono. Niente di che.
Adesso basta. Manca meno di una settimana, e si comincia. Niente previsioni, supposizioni o sensazioni. Solo ghiaccio, gomma, legno e sudore. Ed è quello che aspettavamo da giugno.