Michal Handzus è uno dei nuovi acquisti dei Kings
Se la prima giornata di mercato è stata al cardiopalma, con clamorosi colpi di scena che come in un domino indiavolato creavano i presupposti per nuovi colpi di scena, il classico day after è in principio un periodo di assestamento, con squadre intente a brindare ai nuovi acquisti (Rangers, Avalanche, Flyers) e compagini ridotte a leccarsi le ferite per i saccheggi subiti (Islanders, Devils, Sabres).
Con il passare delle ore, però, le notizie hanno ripreso a rimbalzare da una parte all'altra degli Stati Uniti e non sono mancate novità degne di nota. Ad assumere il ruolo di protagoniste sono state in particolare due squadre, i Los Angeles Kings e i Montréal Canadiens, che durante la prima giornata di mercato erano rimaste a guardare, incapaci di mettere le mani sui pezzi più pregiati.
I Los Angeles Kings hanno decisamente fatto un importante passo verso i Play Off ingaggiando ben quattro giocatori: un centro (Michal Handzus), due ali (Ladislav Nagy e Kyle Calder) e un difensore (Tom Preissing). Handzus (4 anni, 16 milioni), malgrado una stagione gettata alle ortiche per un grave infortunio ai legamenti del ginocchio, resta uno dei migliori centri difensivi in circolazione.
Eccellente agli ingaggi e nel pressing sui terzini avversari, nelle poche partite giocate l'anno scorso a Chicago aveva dimostrato di intendersi al meglio con un'ala veloce come Martin Havlat. In California potrebbe quindi formare una bella coppia con il giovane Anze Kopitar.
Nagy (1 anno, 3,75 milioni) è la classica ala di fantasia, tanto spettacolare quanto indisciplinata. Allergico ai compiti difensivi, lo slovacco non ha ancora espresso tutto il suo enorme potenziale, anche perché spesso ingabbiato negli schemi difensivi di Wayne Gretzky a Phoenix e soprattutto di Dave Tippett a Dallas. Se i Kings potranno permettersi di lasciarlo a briglia sciolte nelle sue scorribande, a Hollywood potrebbero divertirsi.
Calder (2 anni, 5,5 milioni) è un'incognita: sarà il fromboliere ammirato a Chicago? Il disastro di Philadelphia? O l'ala a tutta pista ritrovata a Detroit sul finire della stagione? Se la risposta è la prima o la terza, i Los Angeles hanno acquisito intensità , muscoli e freddezza sotto porta.
Preissing (4 anni, 11 milioni), infine, giunto a fine contratto con Ottawa, dopo una sola (brillantissima) stagione con i senatori torna sulla costa occidentale, da dove era partito 12 mesi fa dopo due campionati giocati con la maglia dei San José Sharks. Ai Kings porta in dote grande acume tattico (+40 l'anno scorso, +65 in carriera) e una buona predisposizione offensiva (38 punti l'anno scorso, 100 in carriera).
I Montréal Canadiens, in attesa di risolvere la grana Sheldon Souray, si sono assicurati il forte difensore ceco Roman Harmlik (4 anni, 22 milioni), in partenza da Calgary. Il 33enne di Zlin abbina alla perfezione muscoli e tecnica di bastone, e può risultare devastante sia con una carica alle assi che con un passaggio perfetto in uscita di terzo. I Canadiens, dopo la riconferma di Andrei Markov, aggiungono alla propria rosa un altro difensore in grado di rasentare senza problemi i 30 minuti di ghiaccio a partita.
Perso il centro difensivo Radek Bonk, partito alla volta di Nashville, il General Manager Bob Gainey ha poi colmato brillantemente la lacuna ingaggiando Bryan Smolinski (1 anno, 2 milioni), eccellente attaccante di contenimento. Il 36enne di Toledo (Ohio) viene da una buona stagione iniziata a Chicago e conclusa a Vancouver.
Chi ha visto le finali della Stanley Cup sarà d'accordo nell'affermare che la mancanza di potenza fisica non è assolutamente un problema degli Anaheim Ducks, vista la facilità con la quale hanno letteralmente spazzato via gli Ottawa Senators. Ebbene, il General Manager Bryan Burke non sembra pensarla allo stesso modo: per il secondo giorno consecutivo i suoi interessi lo hanno condotto a Detroit, e questa volta è tornato in California con Todd Bertuzzi (2 anni, 8 milioni) nella valigia.
Pur possedendo ovviamente caratteristiche tecniche e fisiche diametralmente opposte, Teemu Selà¤nne e Bertuzzi sono entrambi ali destre. Che questa operazione stia a significare che anche il fuoriclasse finlandese, dopo Scott Niedermayer, è pronto a dire addio? In ogni caso, auguri sin d'ora alle squadre che affronteranno un attacco da oltre tre quintali formato da Todd Bertuzzi, Dustin Penner e Ryan Getzlaf"
I Chicago Blackhawks, salutato Handzus, hanno ingaggiato da Detroit il connazionale Robert Lang (2 anni, 8 milioni) che con il rookie Jonathan Toews e il nuovo acquisto Yanic Perreault va a formare una buona, anche se un po' lenta, batteria di centri. Uno di questi tre fungerà verosimilmente da trampolino di lancio per Martin Havlat.
Sempre per quanto riguarda i centri, bella mossa dei Washington Capitals che, dopo aver aggiunto chili con Tom Poti e Viktor Kozlov, hanno pensato alla fantasia assicurandosi Michael Nylander (4 anni, 19,5 milioni), reduce da ben 83 punti (record in carriera) alla corte di Jaromir Jagr a New York. Sulla carta, il duo Nylander-Ovechkin ha tutte le potenzialità per diventare inarrestabile.
Nelle altre operazioni che hanno concluso la giornata, i Nashville Predators, dopo essere stati il supermercato di mezza NHL, hanno dato segnali di risveglio ingaggiando come detto Radek Bonk e il difensore Greg deVries, gli Atlanta Trashers hanno sostituito lo stesso deVries con Ken Klee, proveniente dagli Avalanche, e i Calgary Flames hanno deciso di dare fiducia a Owen Nolan, che ultimamente ha trascorso più tempo in infermeria che non sul ghiaccio, offrendogli un contratto di una stagione a 1,75 milioni di dollari.
Il ritmo delle operazioni, come era prevedibile, è rallentato, ma sul piatto sono rimasti big come Sheldon Souray, Brad Stuart, Viacheslav Kozlov, Alexei Yashin, Brendan Shanahan, Bill Guerin e, chissà , Peter Forsberg. Non resta che attendere notizie da oltre oceano.