Ryan Miller (Buffalo) insuperabile in gara4 evita lo sweep di Ottawa
Che uno sweep fosse difficile da mettere in atto in una finale di Conference lo si sapeva, ma Ottawa e tutti i tifosi canadesi ci hanno sperato fino all'ultimo minuto di gara4. Soltanto un super Miller ha evitato un pesante e umiliante cappotto (4-0) parando anche l'impossibile nell'ultima gara disputata la scorsa notte.
Ma andiamo per ordine. I Senators si presentano in patria forti delle 2 partite vinte nello stato di New York, l'attesa è alle stelle e c'è già chi pensa che si possa chiudere la serie allo Scotia Bank Place. In gara3 si iniziano a vedere le prime reazioni dei Sabres, con Miller che si scalda fin da subito e che chiude alla grande tutti gli spazi possibili. Il disco proprio non ne vuole sapere di entrare nonostante un forcing delle linee d'attacco dei padroni di casa, che avrebbero meritato di essere in vantaggio di un paio di reti dopo il primo periodo.
La svolta della partita avviene a 6 minuti dalla fine del secondo periodo quando il trio d'attacco più forte che questi play-off abbiano visto sul ghiaccio si mette in azione: Spezza dalla sinistra vede libero Heatley sulla destra, all'altezza della parte alta del cerchio; gran tiro del canadese verso la rete e disco che, dopo essere stato attutito dalle protezioni, passa sotto alle gambe di Miller e si dirige senza esitazione verso la porta; per non aspettare e non rischiare Alfredsson gli da una mano e lo accompagna al di là della riga. E' il goal vincente. E' il goal dell'1-0 che porterà Ottawa sul 3-0 nel conto delle partite al meglio delle 7.
Nonostante l'HSBC Arena avesse ospitato 8.500 tifosi per assistere alla partita attraverso un maxi-schermo, non c'è stato niente da fare per Buffalo: impotente sotto rete (in tutta la serie non è mai andata a segno in superiorità numerica, 0/18 il PP Team) e un pelo sfortunata in difesa (ha retto alla grande l'onda d'urto delle linee avversarie e solo un disco sfuggito dai gambali del portiere ha permesso ad Ottawa di segnare).
Anche gara4 si gioca allo Scotia Bank Place e “Sweep!” è la parola più pronunciata e più scritta dai tifosi. Ma se i fans dei Senators pensavano che la gara sarebbe stata una semplice formalità , hanno subito cambiato espressione quando, iniziata la partita e ancora alla ricerca del posto dove sedersi, hanno dovuto volgere lo sguardo increduli verso il tabellone dopo solo 9 secondi: Ottawa 0 – Buffalo 1.
Per i canadesi, il goal-lampo di Derek Roy ha eguagliato il record di franchigia di quello subito dall'Hurricanes Shane Willis il 12 novembre del 2000. Una vera e propria doccia fredda che disorienta gli uomini di coach Bryan Murray e permette ai Sabres di comandare e dirigere il gioco per metà gara. I goal di Afinogenov e Drury nella prima parte del secondo tempo dimostrano che Buffalo c'è, che vuole tornare a giocare in America e che non ha nessuna intenzione di consegnare la finale di Stanley su un piatto d'argento.
Ad accorciare le distanze e a far venire il terrore a Buffalo sono i due goal (su tiri consecutivi) di McAmmond e Schaefer, che arrivano sul finire del secondo periodo e che riportano sotto i Senators: 3-2 ed un intero tempo da giocare.
Tempo che però scorre via veloce. Il forcing della prima linea di Ottawa è inutile contro un Miller in versione Superman che para 15 tiri (di cui 10 solo nei primi 4 minuti e mezzo!). Heatley interrompe così una striscia di 9 partite a punti consecutive (4 goal e 11 assist) e Alfredsson di 7 (6 goal e 3 assist).
Alla fine il risultato non cambierà più e gli americani si potranno giocare gara5 all'HSBC Arena. Sarà dura rimontare tutte e tre le partite di svantaggio, la storia lo insegna, ma intanto il primo mattoncino è stato messo. Ce ne servono almeno altri due. Vedremo.