Lotta serrata per la conquista del puck tra Marchant (Anaheim) e Datsyuk (Detroit)
Eccoci al primo riepilogo sull'andamento della finale di Western Conference tra Anaheim e Detroit. Come ci si poteva aspettare, si è sull'1-1, quindi equilibrio, almeno per quanto riguarda i risultati.
La prima partita si gioca a Detroit, e per riassumerla potrei usare la frase “La bellezza sta negli occhi di chi guarda”. No, non sono impazzito, ma mi riferisco ai due gol di Detroit, entrambi alquanto brutti, ma per i Red Wings tanto belli quanto efficaci, visto che servono a consegnar loro la vittoria contro i Ducks.
Le marcature si aprono a 3:44 del primo periodo. Detroit è in powerplay, e Zetterberg vince un faceoff. Controlla il disco, tira, e centra il difensore dei Ducks Beauchemin, il cui corpo devia il disco in rete tra le gambe di Giguere. Rete fortuita, ma la sirena suona: 1-0 per i Red Wings.
Servono due pause negli spogliatoi e un intero periodo di gioco per risvegliare Anaheim, che all'inizio del terzo periodo segna il gol del pareggio, con Kunitz che viola la rete di Hasek, che non vedeva passare un disco da 157 minuti.
Mancano 4:54 alla fine dei tempi regolamentari, quando si decide il risultato. Lidstrom fa partire un tiro, il disco colpisce Holmstrom piazzato davanti a Giguere, cade per terra, e rotola in porta. Non verranno più segnati gol, risultato fissato.
Mai come stavolta si può dire che la fortuna aiuta gli audaci, soprattutto in una partita che vede affrontarsi due squadre con ottime difese (in tutto 4 vincitori del Norris Trophy per un totale di 9 volte) e ottimi portieri (Hasek para 31 tiri, Giguere 17).
Anaheim tira di più, ci prova, ma finalizza poco. Al contrario Detroit è più concreta. Probabilmente ai Ducks sono mancati anche gli special teams. I due gol, subiti entrambi in inferiorità numerica, contrastano con la media tenuta nei primi due round dei playoff, che dice 3 gol subiti in shorthanded su 56 occasioni (record NHL di 94.6 % di successi nel penalty killing). Inoltre, il PP team non ha finalizzato nessuna delle 7 occasioni di superiorità numerica concesse.
La seconda partita si gioca ancora a Detroit, e Anaheim gioca con una marcia in più, dando l'impressione di essere in superiorità numerica anche quando le due squadre giocavano entrambe al completo. L'obiettivo era di vincere almeno una partita sul ghiaccio nemico, e così è stato.
Nei primi due periodi, i Ducks si sono portati avanti due volte, ma si sono anche fatti raggiungere due volte. Comincia Rob Niedermayer alla fine del primo, e risponde in shorthanded Maltby a metà del secondo. Poi riparte McDonald e lo raggiunge Lidstrom in powerplay.
All'inizio del terzo i Red Wings si portano avanti ancora in superiorità numerica con Datsyuk, per farsi raggiungere 4 minuti dopo da Moen, con il secondo gol della serata per i Ducks che ha bisogno di un replay per essere convalidato.
Si va al primo overtime, e i due fratelli Niedermayer risolvono. Rob serve Scott, che fa passare il disco nel minuscolo spazio tra Hasek (superbo anche in questa partita) e il palo. 4-3 per Anaheim, serie sull'1-1.
Cosa aspettarsi?
Anaheim ha bisogno di più continuità , se vuole proseguire con sicurezza in questa serie. Nella seconda partita, Detroit ha segnato due volte in superiorità numerica e una volta in inferiorità , sintomo che gli special teams dei Ducks devono correggere qualcosa nella loro alchimia.
Vedremo come andrà a finire, ma di una cosa sono certissimo: la serie non finirà con uno sweep, e già questa è una novità rispetto al passato.
Tanti cari saluti.