Senators sempre più convincenti in questa serie…
Sono Ottawa Senators nuovi di zecca quelli che stiamo ammirando nelle serie di semifinale di Conference contro i sempre coriacei New Jersey Devils. Sono lontani parenti della squadra spettacolare nella Regular Season e spesso inconcludente nei Play Off che eravamo abituati a vedere.
L'emblema di questa trasformazione è il capitano, Daniel Alfredsson. Se fino all'anno scorso era in grado di far schizzare in piedi il pubblico per una finta ubriacante o un assist al bacio, prima di farsi fischiare dagli stessi tifosi per un disco perso per troppa "mollezza" o per un contrasto non sufficientemente grintoso, ora è il primo a dettare il fore-checking, il primo a gettarsi sul ghiaccio per bloccare un tiro, il primo a chiudere una carica alla balaustra. In alcuni frangenti, addirittura, Bryan Murray lo ha schierato in doppia inferiorità numerica.
E così i senatori stanno battendo i diavoli con la loro stessa arma, quella della solidità difensiva. Ray Emery sta reggendo il fortino in maniera molto poco convenzionale (da infarto alcuni rimbalzi concessi agli avversari), ma lo sta reggendo. Anton Volchenkov (14 tiri bloccati nelle Gare 3 e 4) è semplicemente stratosferico. Wade Redden ha infilato una serie di prestazioni eccellenti, di quelle che erano mancate durante la Regular Season.
Approfittando dell'ultimo cambio concesso alla squadra che gioca in casa, Bryan Murray prova a togliere la linea di Daniel Alfredsson, Dany Heatley e Jason Spezza dalla morsa di Jay Pandolfo, John Madden e Sergei Brylin, sguinzagliandola sul ghiaccio contro il migliore trio d'attacco dei diavoli, la EGG-line (Patrik Elias, Brian Gionta, Scott Gomez). La mossa non riesce sempre, perché a sua volta Lou Lamoriello quando ne ha la possibilità opera un cambio volante e ributta in pista i checker.
Rispetto ai due confronti di East Rutherford, la prima parte di Gara 3 è un tipico incontro "da Play Off", con trappole difensive perfettamente oliate e rischi offensivi ridotti al minimo. Dal trentesimo minuto, invece, come per incanto la partita cambia e i capovolgimenti di fronte si succedono senza soluzione di continuità . Gli Ottawa Senators sono i più insistenti a cercare la rete, ma Martin Brodeur è impeccabile.
Dopo aver provato con i tiri da fuori, le conclusioni ravvicinate, le azioni avvolgenti dalle ali e le conversioni al centro per creare traffico nello slot, i senatori optano per le "maniere forti". Sull'azione del gol dell'1 a 0 al quinto minuto del terzo tempo, infatti, Mike Fisher transita dalle parti del portiere dei New Jersey Devils e con il pattino lo sbilancia colpendolo sul gambale, proprio mentre Tom Preissing fa partire il tiro che si infila sul primo palo nella parte alta della porta, rimasta momentaneamente incustodita. L'episodio sfugge all'arbitro che convalida la rete, malgrado le (pacatissime) proteste dello stesso Brodeur.
Sarebbe ingiusto però ridurre a questa svista arbitrale la storia della terza partita, giocata dai senatori su ottimi livelli per tutti i 60 minuti, senza incappare nei cali di tensione che negli incontri precedenti avevano permesso agli avversari di rientrare in partita (Gara 1) e di accumulare un discreto vantaggio (Gara 2).
In Gara 4, la compagine di Bryan Murray è bravissima a sbloccare subito il risultato con una grande azione dei suoi tre fuoriclasse della prima linea, conclusa da Daniel Alfredsson con una conclusione imparabile sotto la traversa. A 5 contro 5 i canadesi controllano a piacimento, ma le troppe e spesso inutili penalità consentono ai diavoli di aumentare la pressione dalle parti di Ray Emery e poi di pareggiare in entrata di secondo tempo con il solito Brian Gionta, all'ottava rete in questi Play Off.
La rete dell'1 a 1 sembra far vacillare i Senators, che per lunghi tratti faticano a uscire dal proprio terzo e perdono pericolosamente il disco nella fase d'impostazione della manovra. Il gol del vantaggio di Dany Heatley, bravo e fortunato a sorprendere Brodeur praticamente dalla linea di fondo, cade quindi come manna dal cielo per una squadra in difficoltà . Quando poi dopo poco più di 3 minuti nel terzo periodo Mike Fisher porta a due le lunghezze di vantaggio, la pratica sembra chiusa.
Un tiro di Paul Martin dalla blu deviato da Jay Pandolfo a due passi da un copertissimo Emery getta invece benzina sul fuoco di un finale di partita al cardiopalma, nel quale Patrik Elias si vede respingere un tiro a colpo sicuro dall'eroico Anton Volchenkov a pochi metri dalla porta. Il risultato, però, non cambia e gli Ottawa Senators si trovano meritatamente in vantaggio per 3 a 1 nella serie, con la possibilità di usufruire del primo match-ball sabato nel New Jersey.
Attenzione a dare per morti i diavoli rossi, ma se i senatori continuano a esprimersi a questi livelli, la loro strada nei Play Off potrebbe essere ancora molto, molto lunga.