Lundqvist e Jagr possono già pensare al secondo turno…
Quello che doveva essere un articolo di metà serie è diventato quello finale. Ebbene sì, nonostante la regular season abbia dato ragione ad Atlanta come risultati negli scontri diretti, quando si tratta di giocare al dentro-o-fuori New York non lascia spazio a nessuno: 4-0, Atlanta a riposo, New York in piena corsa.
La prima partita si gioca nella città della Coca-Cola, che avendo avuto un record migliore durante le 82 partite, ha il diritto di avere la maggior parte delle partite della serie da giocare tra le mura amiche.
E' la prima partita nella post-season per i Thrashers (alla loro settima stagione in NHL), e la più esperta New York parte bene, segnando 2 gol per periodo nelle prime due frazioni di gioco. I Thrashers inseguono, mettendo a tabellone una rete per periodo. Contando sulle dita, alla fine sarà 4-3 per gli ospiti, che con un'ottima difesa e un Lundqvist tra i pali particolarmente in forma portano a casa il risultato, la prima vittoria alla prima partita dei playoff dopo 10 anni (non succedeva dal 1997).
Il secondo match si tiene ancora sul ghiaccio georgiano. I Rangers hanno dalla loro un Avery in serata d'oro. E' suo il gol che apre le marcature nel primo periodo, con un disco che vola in porta direttamente dalla zona centrale. “Mai visto un disco volare così”, commenterà il portiere di Atlanta Hedberg.
Dopo un secondo periodo di transizione, i padroni di casa pareggiano i conti nel terzo con una bella azione di Kovalchuk e Tkachuk, con il primo che conclude il dai-e-vai facendo volare in aria la bottiglia d'acqua alle spalle di Lundqvist. Le speranze dei Thrashers svaniscono però a 4:01 dalla fine, quando sempre Avery trova Shanahan per il gol della vittoria. 2-1 il risultato della serata, 2-0 il risultato della serie. Si va a New York.
Se le prime due partite erano finite entrambe con 1 gol di differenza tra le squadre, la terza finisce decisamente in maniera differente. Il primo gol arriva a 32 secondi dal primo face-off, grazie a Nylander, che a fine serata avrà 3 gol all'attivo (sua prima hat-trick ai playoff, e la prima dei Rangers dopo quella di Gretzky il 18 maggio 1997). Due per Callahan, 1 per Shanahan e 1 per Malik: 7 gol in totale. E questo l'attacco. La difesa ancora meglio: non passa niente dietro alle spalle di Lundqvist, il che porta al suo primo shutout ai playoff.
Quarta partita, ancora a Manhattan. I giocatori di New York non hanno assolutamente voglia di mollare, in primis capitan Jagr. Nessuno ha voglia di tornare ad Atlanta, dove il fattore pubblico potrebbe (il condizionale è d'obbligo) far rovinare il lavoro costruito nelle prime tre partite. Non servirà nessun viaggio. I Rangers vincono 4-2, sbaragliando Atlanta e diventando la prima squadra a passare al turno successivo di playoff.
Tiriamo le somme
Atlanta forse paga l'inesperienza nella post-season. Magari aveva giocatori stanchi, o non abbastanza motivati. Tant'è che adesso sono in vacanza, e possono già cominciare a pensare alla stagione che verrà .
New York invece passa velocemente alle semifinali di Conference. Ora, l'eterna questione. Il fatto di avere più tempo a disposizione prima della prossima serie è un bene, perchè così i giocatori si riposano, con qualche allenamento di rifinitura e di mantenimento, e possono sperare in una serie lunga per i futuri avversari, sfruttando poi la loro stanchezza. Potrebbe anche essere un male, considerando l'eventuale effetto “rilassatezza”, che potrebbe incidere sulle prestazioni della franchigia della Grande Mela. Chi vivrà , vedrà .
Tanti cari saluti.