Marty Turco superato dal wrister di Taylor Pyatt che riporta Vancouver in vantaggio nella serie.
La regular season vuol dire poco, e chi meglio di Dallas e Vancouver lo puo' sapere? Lo so, Detroit, ma e' una domanda retorica!
I texani nelle ultime due post-season sono stati abbandonati da uno dei suoi piu' grandi trascinatori e performer nella regular season, Marty Turco, mentre i canadesi perennemente in lotta in una division che fino a quest'anno era la piu' dura della lega, con l'ormai tramontato West Coast Express (la linea composta da Naslund, Morrison e Bertuzzi) che per una cosa o per l'altra dopo i numeri da capogiro nelle 82 gare iniziali si perdeva nel mese di Aprile per poi dirigersi sui campi da golf.
E cosi, dopo che queste due squadre si sono incontrate 4 volte nella regular season e tutte e 4 le gare terminate sono sul 2-1, con 2 vittorie per parte con entrambe le squadre che hanno vinto in casa una gara nei tempi regolamentari e una in overtime, questo ci si aspettava nei playoff.
"Sara' una serie con pochi gol," questo il commento del capitano degli Stars Brenden Morrow a pochi giorni da gara 1 "se dovessero cambiare le cose pero', saremo noi quelli a segnare di piu'."
Niente di piu' sbagliato, almeno fino ad ora.
Game 1: Dallas @ Vancouver 4-5 (4OT)
Le squadre rispondono colpo su colpo ma a spuntarla alla fine e' Vancouver grazie a un eroico Henrik Sedin dopo piu' di 78 minuti di overtime.
In una gara completamente differente dal copione lasciato da quelle della regular season, solamente il gol vincente di uno dei due portieri sarebbe stata sorpresa piu' grande. Dei due gemelli Henrik e' infatti quello addetto a far segnare piu' che a segnare. Dei 160 punti registrati nelle ultime due stagioni, solamente 27 vanno sotto la voce Goals.
Ma niente avrebbe potuto fare Henrik senza Roberto Luongo. Che aspettasse i playoff dopo sette deludenti stagioni passate in Florida si sapeva, e di sicuro non si dimentichera' del suo debutto nella parte piu' importante della stagione.
Nella gara dei record mancati, solo sesta gara piu' lunga dei playoff nonostante le 5 ore e mezza di gioco, si aggiunge dunque anche quello di Luongo che finisce la partita con 72 parate, solo una in meno di Hrudey, che pero' poi perse quella gara. Nessun problema pero', Roberto per ora si puo' accontentare di aver eclissato, nella sua prima stagione con Vancouver, l'ennesimo record della franchigia, lasciandosi alle spalle Kirk McLean e le sue 52 parate in quel di New York in gara 1 delle finali di Stanley Cup del 1994.
In pochi si sarebbero aspettati questo epilogo dopo che Vancouver era sopra 4-2 con poco piu' di 10 minuti rimanenti dopo che a finire sul tabellino erano stati Daniel Sedin, Morrow, Ohlund, Daley, Naslund e Smolinski.
Ma si vede che l'hockey e' troppo amato da queste parti per far finire una gara cosi' presto, e allora dopo Los Angeles e San Jose i Canucks si fanno rimontare 2 gol di vantaggio anche da Dallas, ringraziano Antti Miettinen e Ladislav Nagy.
Ed ecco quindi cominciare la vera serie tra Stars e Canucks con 80 minuti di overtime e un solo gol. L'eroe e' come detto Henrik, in un'azione da manuale in cui la difesa di Dallas e' stata semplicemente annichilita dai due gemelli e in pochi secondi Turco si e' ritrovato prima salvato dal "ping" del palo, poi dal suo blocker e finalmente battuto da Hank imbeccato perfettamente dal suo gemello Daniel.
Game 2: - Dallas @ Vancouver 2-0
Le squadre si incontrano di nuovo meno di 48 ore dopo essersi lasciate sul ghiaccio e nonostante quasi sette periodi giocati la stanchezza si fa sentire relativamente. Piu' da Vancouver, che oltre alla stanchezza ha dovuto fare i conti con tre infortuni. Oltre allo sfortunato Ryan Kesler, che in gara 1 rientrava dopo 3 mesi di infortunio solo per rompersi un dito e saltare quindi dalle 4 alle 5 settimane di post-season, si aggiungono Matt Cooke e Alexandre Burrows, entrambi vittime del gioco fisico di Dallas.
E se Vancouver continuava in gara 1 il suo trend di farsi rimontare 2 gol di vantaggio, Dallas continua il suo, questo un po' piu' piacevole, di non perdere mai quando e' in vantaggio di 2 reti. Pronti via e' Jeff Halpern a deviare un tiro pericoloso di Sergei Zubov dove Luongo non puo' arrivare, e dopo 24 secondi c'e' gia' il gol vincente. Ci vogliono invece 45 secondi nel secondo periodo per ritrovare la gioia del gol, questa volta e' Joel Lundqvist a punire Vancouver per il 2-0.
La partita non e' chiusa ma Dallas gioca perfettamente il suo stile preferito, quello di proteggere il vantaggio, e nonostante i 17 tiri collezionati nel terzo periodo dai Canucks, Marty Turco puo' finalmente dire di aver abbattuto i suoi "playoff daemons" registrando il primo shutout in carriera nella post season.
Game 3: - Vancouver @ Dallas 2-1 1OT
Dopo una serie cominciata con ben 8 gol nei primi 60 minuti di gioco, i portieri stanno piano piano diventando i mattatori tra le due compagini. Basti guardare i numeri di Marty Turco che dal primo overtime di gara 1 si e' lasciato superare solamente una volta in 9 periodi di hockey, e non e' certo perche' i due attacchi si siano risparmiati.
Turco sembra aver trovato la giusta concentrazione anche per la post-season, e con Dallas che colpisce ancora nel primo periodo, questa volta con Stu Barnes durante la powerplay, sembrava che Marty andasse in contro al suo secondo shutout in due partite.
Sfortunatamente per lui non si trovava d'accordo Jan Bulis che approfitta di un rimbalzo a lui favorevole sul tiro del giovane, ma a quanto pare voglioso di farsi notare sin da subito, Jannik Hansen. Il giovane danese registra cosi' il suo primo punto nella NHL nella sua seconda gara tra i professionisti.
Nuovamente all'overtime dunque e i tifosi di Dallas ancora bloccati all'ACC Center dopo essersi visti sia una gara di NBA che una di playoff NHL cominciano a ordinare caffe' dopo caffe', temendo un replay di gara 1. A non essere d'accordo questa volta e' Taylor Pyatt e grazie al suo primo gol nei playoff 7:47 nel primo overtime Vancouver porta a casa gara 3, pardon, la porta a Dallas dove le squadre si rincontreranno per gara 4.
The Importance of being number 1
Non siamo a Detroit, o ci avrebbero messo poco a chiedersi “Will the real Marty Turco please stand up?”. Per sua fortuna pero' Eminem non e' mai stato in voga da queste parti.
Marty Turco, noto "playoff choke artist", sembra aver finalmente i riflettori puntati addosso per delle prestazioni positive anche nel mese di aprile. Nonostante cio' non riesce a migliorare il suo overtime record nei playoff, ora un absimale 1-8. Dopo un avvio dei meno piacevoli con 4 gol subiti in meno di 60 minuti di gioco sembra pero' aver ritrovato la sua calma anche nella post-season. Sempre che l'errore sul gol del pareggio in gara 3 non sia nuovamente fatale alla sua sicurezza tra i pali. Per ora viaggia a un piu' che confortabile .945 %SV e 1.58 GAA, avendo subito 128 tiri e 7 gol.
Non e' da meno la sua controparte, Roberto Luongo. Dopo essersi caricato sul groppone la squadra dal 26 dicembre in poi e non aver fatto altro che parlare della sua attesa per i playoff non si e' certo tirato indietro nel momento in cui e' finalmente andato allo show. Nemmeno il nervosismo di gara 1 l'ha abbattuto e dopo aver aiutato i compagni a venire fuori da una 5on3 nel secondo overtime di gara 1 ha continuato a tenere in gioco la squadra in gara 2, e li ha letteralmente aiutati ad uscire dalla fossa che si erano scavati da soli nei primi 40 minuti di gara 3 dove Vancouver e' stata dominata sotto ogni punto di vista dagli Stars. Leggermente meglio del suo avversario per quanto riguarda la %SV con .947 e piu' tiri subiti con 133 che gli valgono un GAA di 1.60.
Entrambi i portieri non si sono mai tirati indietro, loggando piu' di 260 minuti sul ghiaccio.
Non sono certo passate inosservate le prodezze dei due numeri 1, nemmeno sul ghiaccio. E se Turco si e' beccato solo un po' di neve in faccia gentile regalo di Willie Mitchell, Luongo si e' invece ritrovato il pattino di Ladislav Nagy sul braccio mentre cercava di coprire il disco.
Tutta da vedere gara 4, martedi' sera sempre all'ACC Center, e come i vari Jeff Cowan, Kevin Bieksa, Steve Ott e Brenden Morrow gestiranno la situazione e si faranno sentire dalle parti dei rispettivi portieri.