Ryan Smyth con la casacca degli Islander, un duro colpo per i tifosi di Edmonton
Anche Edmonton, dopo Colorado, saluta definitivamente la compagnia e dice addio ai play-off. Una stagione deludente, soprattutto se si pensa che lo scorso anno gli Oilers hanno giocato gara 7 della finale della Stanley Cup, che si sta chiudendo nel peggior modo possibile. L'ultima settimana per i tifosi di Edmonton è stata a dir poco scioccante. Unica. Dalle gioie del tributo al grandissimo Mark Messier, ai dolori delle notizie di mercato e dei pessimi risultati conseguiti sul ghiaccio.
Ma iniziamo dalle belle notizie e ricordiamo anche noi la magica serata di martedì, quando al Rexall Place di Edmonton, prima del fischio di inizio della gara tra Oilers e Coyotes, inizia la grande cerimonia per il ritiro della maglia numero 11 di Mark Messier. Il grande Mark Messier. Colui che ha contribuito in modo decisivo alla conquista di ben 5 Stanley Cup (1984, 1985, 1987, 1988 e 1990). Il suo numero 11 è stato issato sul soffitto dell'Arena accanto al numero 99 del suo compagno di squadra più famoso, Wayne Gretzky, al numero 3 di Al Hamilton, al numero 17 di Jari Kurri, al numero 31 di Grant Fuhr e al numero 77 di Paul Coffey.
Nel gennaio del 2006, lo stesso numero 11 veniva ritirato al Madison Square Garden di New York. Messier è diventato così il quarto giocatore di sempre a vedere il suo numero ritirato da due franchigie, raggiungendo così Wayne Gretzky (Edmonton e Los Angeles), Ray Bourque (Boston e Colorado) e Bobby Hull (Chicago e Winnipeg).
Il futuro Hall-of-Famer Mark Messier ha messo a segno 392 goal e 1.034 assist nei suoi 12 anni da giocatore degli Oilers, registrando i record personali di goal (50) e punti (129) in una sola stagione. Nell'ottobre del 1991 Messier venne inserito in una trade e lasciò Edmonton per NY, sponda Rangers. Dopo ben 53 anni riportò la Stanley Cup a Manhattan, diventando così il primo giocatore a vincere la coppa con due squadre differenti come capitano.
Ritiratosi nel 2004, le statistiche di Messier dicevano che ha segnato 694 goal e 1.193 assist nella sua intera carriera in NHL, giocando con Edmonton, NY Rangers e Vancouver. I suoi 1.887 punti rappresentano il secondo risultato più alto di sempre: davanti a lui c'è soltanto The Great One, Wayne Gretzky.
Le lacrime di gioia che hanno bagnato le guance dei tifosi di Edmonton, hanno solo momentaneamente fatto dimenticare le lacrime di rabbia e disperazione per la cessione di Ryan Smyth. La notizia del GM Kevin Lowe è arrivata come un fulmine a ciel sereno poco prima della trade deadline, la chiusura ufficiale del mercato degli scambi. Ryan Smyth è stato ceduto ai NY Islander in cambio dei due prospetti Robert Nilsson e Ryan O'Marra, e della prima scelta al draft del 2007.
Smyth è sempre stato un giocatore più in gamba di quello che dicono le statistiche. E' un'ala aggressiva che dà sempre anima e cuore per la sua squadra. Una caratteristica che lo ha fatto diventare l'idolo dei tifosi di Edmonton. Ryan lascia la franchigia canadese dopo 53 partite quest'anno e 53 punti segnati (31 goal e 22 assist).
Le tre pesanti sconfitte casalinghe subite dopo la partenza di Ryan Smyth sono state prese molto bene dai tifosi, che hanno potuto così urlare il più classico dei “te l'avevo detto!”: Phoenix affonda Edmonton con un secco 3-0, Minnesota riesce a fare ancora meglio e si impone per 5-0, Calgary vince 4-2 e si porta a casa anche lei i 2 punti. 3 partite senza il suo miglior giocatore, 3 sconfitte umilianti, 2 soli goal segnati e ben 12 subiti. Che dire, se le cose andavano male prima, adesso vanno decisamente peggio.
In classifica gli Oilers (66 punti) vengono superati e staccati anche da Colorado (71 punti) che vince tutte e 3 la partite della settimana contro squadre della Central Division. Ha la meglio per 3-2 su Columbus, per 6-1 su Chicago e per 3-2 sugli acerrimi nemici di Detroit grazie ad un goal di Brad Richardson all'overtime. Evento più unico che raro in questa stagione. Si ripeterà ?
Nel frattempo le 3 squadre che si giocano il titolo della Northwest continuano insieme la loro marcia preannunciando un arrivo al fotofinish.
Vancouver (81 punti) perde a St.Louis, poi vince in casa contro Phoenix e Minnesota alla sua maniera: per un goal di scarto.
Minnesota (79 punti) perde all'overtime contro le sue dirette rivali (Vancouver e Calgary) limitando così i danni e passando indenne la settimana. La vittoria per 5-0 ad Edmonton è quasi una formalità .
Calgary (79 punti) ha la meglio su Phoenix (5-2), Minnesota (2-1) ed Edmonton (4-2). 6 punti importanti che però sono serviti solo a non perdere terreno. Là davanti corrono"e solo correndo si può rimanere in gioco.