Gaborik, Demitra e White festeggiano l'ottimo momento dei Wild
La squadra “hot” del momento nella divisione di Nord-Ovest è senza dubbio quella del Minnesota che, zitta zitta, si avvicina alla vetta della classifica senza far parlare tanto di se. Un'autentica outsider che nella ormai probabilissima post-season metterà i bastoni tra le ruote a molte squadre sulla carta più quotate.
I Wild guadagnano tutti i 6 punti che questa settimana potevano guadagnare. I primi a farne le spese sono le Stelle di Dallas che soccombono agli shootout per 2-1. Quando queste due squadre si incontrano, raramente bastano 65 minuti di gioco: per la terza volta su quattro finiscono a giocarsi i due punti nei tiri uno-contro-uno. Ottimo per lo spettacolo, un po' meno per le coronarie dei tifosi.
A Denver i Wild portano a 9 le vittorie nelle ultime 12 trasferte. Se si pensa che questo record positivo è iniziato a metà gennaio con la chiusura di una striscia di 11 sconfitte esterne consecutive, allora è chiaro che qualcosa di positivo è successo. Questo qualcosa ha anche un nome, anzi due: Marian Gaborik, tornato dopo un lungo infortunio proprio a metà gennaio, e Pavol Demitra, entrato in forma nel momento giusto.
Tornando alla gara contro gli Avalanche, è da segnalare che il goal vittoria è stato firmato da Wyatt Smith, uno che il proprio nome sui tabellini non lo legge tanto spesso. L'ultimo suo centro risale a ben 92 partite or sono (era il febbraio del 2004 e indossava la casacca dei Predators di Nashville). Della serie “se i big rimangono a guardare…ci penso io”.
L'ultima delle tre ciliegine sulla torta arriva dalla vittoria per 4-1 contro Edmonton. Una vittoria costruita giocando alla grande per tutti i tre periodi. Coach Jacques Lemaire è più contento di questo che del risultato: “Ultimamente giochiamo due buoni periodi e uno male. Questo pomeriggio ho visto una delle nostre migliori partite. Abbiamo giocato con maggior intensità e spero che continui così. Abbiamo ancora molte partite da giocare.”
Giù il cappello dunque davanti a questa squadra che senza “stelle” da prima pagina, ma con ottimi giocatori, si sta facendo largo tra le grandi della Conferenza dell'Ovest.
Minnesota si trova ora al secondo posto della Northwest con 75 punti, due in meno dei leader di Vancouver (77) che, questa settimana, vincono e perdono di rigore, conquistando 5 dei 6 punti in palio nel road trip contro la Pacific. Si comincia da Los Angeles incontrando rispettivamente Ducks e Kings e conquistando la vittoria in entrambi i casi con il medesimo punteggio: 3-2.
Curiosità : in entrambe le partite, il goal del momentaneo vantaggio della squadra avversaria è stato messo a segno da giocatori che infilavano il disco in rete per la prima volta in NHL (Tim Brent per Anaheim e John Zeiler per LA).
Si vola poi in Texas e, finalmente, ad andare in vantaggio sono i Canucks. Grazie ad un Luongo stratosferico (il miglior portiere della lega nel penalty killing) mantengono l'esile vantaggio fino a 30 secondi dal termine della gara, quando Philippe Boucher pareggia le sorti del match. La vittoria di Dallas all'overtime interrompe così una striscia di 6 vittorie consecutive per i canadesi. Poco male: 5 punti in 3 partite esterne sono un bel bottino.
E Calgary? Che fine ha fatto? Se i Flames sono una macchina da vittorie in casa, non lo si può dire per le trasferte. In questi ultimi sette giorni perdono di misura a Denver (3-4) e a Phoenix (2-3 all'overtime). Si rifanno però con gli interessi nel 7-4 rifilato tra le mura amiche ai malcapitati Sharks di San Josè. I 2 goal e i 2 assist di Jarome Iginla fanno da cornice alla serata speciale del capitano canadese che festeggia i 100 goal in power play. Una prestazione che tiene i Flames ancora in lotta per il titolo divisionale.
Un titolo divisionale che vede quasi fuori dai giochi i vice campioni del 2006: gli Edmonton Oilers. Edmonton gioca 4 partite, le due vittorie di fila (evento raro in questa annata) sono incorniciate da altrettante sconfitte. Ma se si tiene conto che sono state tutte giocate in trasferta, non bisognerebbe essere tanto pessimisti.
Da sottolineare lo shutout di Roloson contro Columbus (il 22-esimo in carriera) e le solite ottime performance di Ryan Smyth che permettono di conquistare agli SO i due punti contro Detroit e 1 punticino contro Ottawa. Niente da fare invece domenica sera contro la corazzata del Minnesota: il sonoro 1-4 subìto allontana non poco i Petrolieri dalla post-season.
Per Colorado invece niente da sottolineare. Anzi qualcosa di curioso c'è: il tabellino.
Leggere il tabellino della classifica degli Avs è davvero qualcosa di unico in quanto a equilibrio, coincidenze e stranezze.
Gli Avalanche hanno messo a referto 63 punti conquistati in 63 partite, hanno segnato 205 goal e ne hanno subiti 205, sono riusciti a vincere 29 partite e ne hanno perse 29.
Secondo questi numeri, dopo una vittoria (su Calgary 4-3), una sconfitta (Minnesota 3-4) e una sconfitta all'overtime (LA 5-6), la settimana doveva chiudersi domenica sera con una vittoria all'overtime contro Anaheim. Invece la cabala si interrompe (strano) e vengono sepolti dai Ducks per 5-2.