Northeast Division: bilancio

Mattias Norstrà¶m è in arrivo a Buffalo?

Tutte le squadre della Northeast Division (tranne i Boston Bruins) hanno ormai oltrepassato la soglia delle 60 partite. I motori girano (o dovrebbero girare) a mille, di fronte c'è lo striscione del traguardo con scritto Play Off, sempre più grande all'orizzonte. Per alcune squadre, la ventina di partite mancanti sarà  utile per mettere a punto la vettura in vista delle settimane più importanti dell'anno, per altre si tratterà  invece di pigiare a fondo sull'acceleratore con il rischio di fondere il propulsore e non raggiungere l'ottavo posto.

I Buffalo Sabres da qui alla fine della Regular Season potrebbero inserire il pilota automatico. Con 5 punti di vantaggio sul secondo posto nella Eastern Conference occupato al momento dai New Jersey Devils e ben 19 sulla linea, possono permettersi di preparare nei minimi dettagli le partite che contano davvero.

Ultimamente, però, Lindy Ruff non dorme più tra due guanciali. Se il rallentamento in termini di risultati delle sciabole di Buffalo può essere riconducibile a un calo fisiologico dopo una prima metà  di stagione dominata in lungo e in largo, la serie di infortuni che ha colpito recentemente Brière e compagni è fonte di serie preoccupazioni.

Se l'anno scorso si erano giocati la finale di Conference contro Carolina con la difesa ridotta ai minimi termini, quest'anno i Sabres speravano di presentarsi ai Play Off al gran completo. E invece ecco la frattura del polso di Maxim Afinogenov, ecco il grave infortunio alla caviglia di Paul Gaustad, ecco la frattura della mano di Jaroslav Spacek, ecco il problema al ginocchio di Ales Kotalik.

Per Buffalo, quindi, le ultime settimane di Regular Season andranno trascorse con un occhio all'infermeria e uno, perché no, al mercato. Le ultime voci di corridoio davano in fase avanzata le trattative per strappare il possente difensore Mattias Norstrà¶m ai derelitti Los Angeles Kings.

Dopo aver lottato a lungo a cavallo della linea, gli Ottawa Senators hanno accumulato un discreto vantaggio sulla nona classificata (7 punti). Se questo bottino non autorizza ancora a scatenare i fuochi artificiali, permette però di programmare l'avvicinamento ai Play Off con maggiore calma.

Tradizionalmente i senatori hanno sempre dominato la Regular Season per poi fondersi come neve al sole quando la posta in palio si faceva allettante. Quest'anno deve essere quello della svolta. Le maggiori preoccupazioni riguardano i portieri. Ray Emery è stato più che brillante, ma la sua esperienza nei Play Off si limita alle 10 partite giocate l'anno scorso. Martin Gerber, dal canto suo, è tuttora invischiato in una stagione nella quale non ha mai fatto faville e, almeno per il momento, non fornisce le garanzie necessarie per una corsa al titolo, anche se nelle ultime tre partite ha sostituito egregiamente il collega squalificato.

Tra i giocatori di movimento, dopo aver ritrovato un eccellente Jason Spezza la rosa è tra le più complete anche se, dopo Mike Comrie, il GM John Muckler sta pensando di aggiungere esperienza a un gruppo di atleti con un'età  media piuttosto bassa. I maggiori indiziati sembrano essere Gary Roberts e Martin Lapointe.

Scendendo verso le zone calde incrociamo Toronto Maple Leafs e Montréal Canadiens. Le foglie d'acero conservano buone speranze di accedere ai Play Off visto che hanno giocato meno partite della concorrenza e che, soprattutto, ultimamente hanno mostrato una parvenza di gioco e un Mats Sundin in grande spolvero.

Lo stesso Andrew Raycroft ultimamente pare aver assestato il suo gioco e, pur senza raggiungere i livelli di tre stagioni fa, ha eliminato l'incostanza di rendimento che caratterizzava le sue prestazioni d'inizio anno. Quando recupereranno gli infortunati, su tutti Darcy Tucker e Kyle Wellwood, la squadra dell'ottimo Paul Maurice potrà  trovare le energie necessarie per lo scatto finale.

Completamente diverso il discorso concernente i Montréal Canadiens. La compagine di Guy Carbonneau è sì a contatto con l'ottavo posto, ma le ultime prestazioni hanno mostrato una squadra allo sbando, quasi svogliata, all'insegna di quei giocatori, Alexei Kovalev e Sergei Samsonov, che invece ne dovrebbero essere i trascinatori.

Come se non bastasse, Cristobal Huet ha dovuto gettare la spugna per un infortunio a un tendine subito nel tentativo di effettuare una parata. La riserva David Aebischer non dà  le necessarie garanzie, tanto è vero che nelle ultime partite Carbonneau ha dato fiducia al 22enne slovacco Jaroslav Halak, uno dei migliori estremi difensori della AHL. Le prestazioni del giovane portiere sono state più che confortanti, ma occorrerà  vedere se alla lunga reggerà  la pressione di un ambiente che "esige" i Play Off.

Bisogna scendere ancora di qualche punto per trovare i Boston Bruins che, però, sembrano paradossalmente più vivi dei Canadiens. Al momento Zdeno Chara e compagni si trovano cinque punti fuori dai Play Off ma un buon filotto di risultati ha dimostrato che la squadra del Massachussets ci crede ancora.

Il GM Peter Chiarelli ha giocato a scacchi con la rosa a disposizione di Dave Lewis, spedendo Brad Stuart e Wayne Primeau a Calgary in cambio di Chuck Kobasew (al momento infortunato) e di Andrew Ference. Ma la ricetta per portare a termine la rimonta sta, come sempre, nella solidità  del portiere e nella profondità  della produzione offensiva.

In questo senso, se Marco Sturm e P.J. Axelsson sembrano essersi ripresi, Brad Boyes è ancora latitante. In ogni caso, se i Bruins riusciranno a continuare sull'onda dell'entusiasmo di questa serie di buoni risultati, si troveranno verosimilmente a fare la corsa su Carolina e Atlanta (in forte rallentamento) e sugli stessi Canadiens, contro i quali hanno ancora quattro scontri diretti in programma.

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