Marian Gaborik, è tornato in piena forma dopo due mesi di stop per infortunio
Ho aspettato parecchie settimane prima di farmene una ragione, ho pregato che la difesa iniziasse a fare il suo sporco lavoro, ho cercato di spronare gli special teams col pensiero da 5000 km di distanza, ho addirittura fatto danze tribali sotto la pioggia nella speranza che ci fosse una svolta. Niente. Ormai Colorado si appresta ad arrivare al fatidico punto del non ritorno e apre così la prima crisi della storia della franchigia di Denver.
Questa doveva essere la settimana della ripresa. Iniziava una serie di 5 partite consecutive in casa, ma il fattore campo non ha per niente aiutato. Martedì le cose sembrano mettersi bene e dopo due sconfitte consecutive, gli Avs hanno ragione dei lanciatissimi Predators, i leader della Conference dell'Ovest, per 4-3. I nomi che hanno permesso un risultato del genere sono sempre gli stessi e per l'ennesima settimana continuo a nominarli: Wojtek Wolski (1 goal e 1 assist e prima stella dell'incontro), Peter Budaj (34/37 e seconda stella dell'incontro) e Joe Sakic (2 assist).
Quando questi tre elementi non sono in giornata Colorado è una squadra allo sbando. Brunette lo si vede sporadicamente, Hejduk ancora meno, Svatos non riesce a ripetere i numeri dello scorso anno e l'infortunio di Liles ha gettato la difesa nel panico totale. I due incontri settimanali successivi ne sono la prova. Due scontri diretti contro le rivali per l'ottavo e ultimo posto disponibile per i play-off: Minnesota ed Edmonton. Due incontri che non sono andati a finire come dovevano e che hanno ammutolito il Pepsi Center.
Contro Minnesota è partita vera per due periodi con i Wild che vanno in vantaggio tre volte e che sistematicamente vengono ripresi. Poi, nel terzo, il goal di un ritrovato Gaborik (per lui 2 goal e 1 assist) regala la vittoria a Minnesota che segnerà anche in empty net nel finale.
Sabato sera è la volta di Edmonton e il risultato è sempre lo stesso: sconfitta. Se Roloson è stato eletto prima stella dell'incontro con 37 parate sui 39 tiri in porta degli Avalanche, vuol dire che almeno Colorado ci ha provato. Il primo tempo lo chiude addirittura in vantaggio, poi è Oilers-time. Hemsky, Smyth, Horcoff e la partita si chiude. Inutile il goal del 2-3 di capitan Sakic a 5 secondi dal termine.
Che dire. Dopo 10 anni di vita e 10 apparizioni alla post-season, per le Valanghe del Colorado sono arrivati i tempi duri. Questa undicesima stagione si sta rivelando più disastrosa del previsto. L'unica cosa che posso ancora fare e sperare nelle 30 partite che mancano alla fine. Ma, come ho detto prima, il punto del non ritorno è molto vicino. Forse già tra 4 o 5 gare. Ne riparleremo tra un paio di settimane.
Chiudiamo il capitolo Colorado e vediamo cosa è successo nella Northwest Division questa settimana. Le notizie importanti sono principalmente due: il ritorno sul ghiaccio di Jarome Iginla e l'effetto che questo ha avuto sulla squadra canadese. Tre gare e altrettante vittorie. Con questi 6 punti, compresi i 2 guadagnati su Vancouver, Calgary si riprende la prima posizione della divisione proprio ai danni dei Canucks.
A farne le spese sono stati Los Angeles (4-1), Columbus (6-2) e, come detto, Vancouver (4-3).
Vancouver che si deve accontentare della piazza d'onore e che conquista solo 3 dei 6 punti a disposizione in questi ultimi 7 giorni. Sconfitta in casa agli shootout da Columbus si riprende subito vincendo 5-3 contro Edmonton, poi però cade a Calgary sotto 42 tiri in porta dei Flames che rimontano i due goal iniziali che avevano portato i Canucks a bere il the caldo dopo il primo periodo sul 2-0.
Ad approfittare dei passi falsi di Vancouver ci ha pensato Minnesota che, infilando 3 vittorie consecutive contro St.Louis, Colorado e Phoenix, ha agganciato i canadesi al secondo posto. Gaborik protagonista assoluto con 5 punti. Dopo lo stop di due mesi per infortunio sembra aver trovato la forma perfetta.
Forma perfetta che Edmonton stenta a trovare. La sconfitta a metà settimana contro Vancouver è una grossa tegola che si abbatte sulla classifica ma, le vittorie su Columbus (5-2) e su Colorado (3-2) rendono tutto molto più facile.
Il migliore della settimana
Per la scelta del migliore sono combattuto tra due nomi: Kristian Huselius di Calgary (2 goal e 3 assist) e Marian Gaborik di Minnesota (3 goal e 2 assist). Senza nulla togliere al giocatore numero 20 dei Flames, assegno il premio al Selvaggio Gaborik. Se non altro per le difficoltà che ha dovuto superare in questa sfortunata annata.
Un infortunio lo ha tenuto fermo per tutto novembre e tutto dicembre poi, rientrato a gennaio, ha sfornato una prestazione migliore dopo l'altra firmando 14 punti in 14 partite. Bravo.