SouthEast Division: Report #16

Caoch Hartley sta guidando magnificamente i suoi Trashers

E sosta fu! Dopo 50 partite (solo i Caps ne hanno giocate 48) si possono tracciare i primi bilanci e ipotizzarsi le prospettive future: Atlanta pare sicura del posto ai playoff, Carolina e Tampa Bay dovranno impegnarsi per centrare l'obiettivo, solo un miracolo potrà  permettere a Washington e Florida di disputare la post-season. Nella settimana antecedente il 55esimo All Star Game dell'American Airlines Center di Dallas tutte le squadre hanno giocato 2 match: vediamo come è andata nel dettaglio!

Atlanta Thrashers (27-15-8, 62 punti)
Atlanta stacca la spina con un ottimo bottino, frutto di 50 partite più o meno tutte ad alto livello. Nei giorni che hanno preceduto l'All Star Game, i georgiani sono scesi sul ghiaccio due volte mostrando tanta grinta e determinazione ma riuscendo a conquistare solo 2 dei 4 punti messi in palio. Contro gli Habs, squadra che già  aveva battuto 2 volte i Thrashers quest'anno, non basta il record di tiri della franchigia, ben 45, per trafiggere le volte necessarie un super Huet. Solo Holik a fine primo periodo ha superato il francese che poi ha chiuso la sua porta conducendo i Canadiens a un 4-1 esterno molto prezioso: decisivo per Montreal il doppio powerplay in seguito alle penalità  inflitte, una dopo l'altra, a Hnidy e Exelby; da lì infatti sono scaturiti i gol di Souray e Plekanec, fondamentali per la vittoria.

Il riscatto però è immediato giacché coach Bob Hartley guida i suoi ragazzi in uno Madison Square Garden che inizia a spazientirsi: i Rangers infatti non stanno attraversando un momento proprio florido e Atlanta ne ha approfittato vincendo 3-1. Nell'impianto newyorkese i Thrashers hanno vinto 4 delle ultime 5 partite disputate e anche nella 1400esima gara giocata da Mellanby non hanno tradito la tradizione. Gol di Kovalchuk, Havelid e Hossa, con quest'ultimo che ha pure sbagliato un penalty shot: in carriera ne ha segnati solo 2 su 8 avuti a disposizione. I Rangers hanno sbagliato gli ultimi 16 powerplay, ma hanno pure "ucciso" le ultime 16 opportunità  avute dagli avversari in superiorità  numerica.

Con la testa rivolta già  a Dallas, questi ultimi scampoli di NHL sono stati alquanto interlocutori: con 32 partite da giocare dal weekend prossimo si farà  sul serio e sarà  ufficialmente lanciata la volata verso i playoff. I Thrashers non dovrebbero avere problemi a raggiungere lo storico traguardo (questa giovane franchigia non vi ha mai partecipato) e con Hossa (30 gol e 4 assist nell'All Star Game), Kovalchuk (24) e Kozlov (17) in grande forma daranno anche un sicuro spettacolo. Lehtonen intanto ha indossato la maglia delle selezione giovanile della Eastern Conference, vincendo il match (seppur 9-8, con soli 24 tiri subiti), e scalda i guanti per un finale da assoluto protagonista. Le premesse ci sono tutte per un 2007 in prima pagina!

Carolina Hurricanes (25-19-6, 56 punti)
Break con qualche pensierino per coach Laviolette: i suoi Hurricanes hanno chiuso prima dell'All Star Game con 2 sconfitte e sentono sempre più il fiato sul collo delle inseguitrici e, più in particolare, di Tampa Bay che ora è a soli 2 punti dai campioni in carica. Di sicuro non fa bene registrare l'ennesimo infortunio difensivo perché dopo i lungodegenti Kaberle, Gleason e Hedican ora si ci è messo pure Wallin, fattosi male contro i Caps in una partita andata male anche per il risultato. I capitolini infatti hanno espugnato l'RBC Center con un 5-2 pesante, rispettando la regola che chi vince la sfida fra le due compagini deve segnare almeno 5 gol (è andata così 11 volte nelle ultime 12 partite): bravo sicuramente Kolzig, ma tanti demeriti li hanno i padroni di casa e Tanabe e Grahame in primis che hanno letteralmente regalato il gol dell'1-0 a Clark. Per gli uragani non servono le reti di Cole e Staal.

Altro scontro intradivisionale e altra scoppola, questa volta agli shootout, situazione sempre sfavorevole quest'anno a Carolina (4 sconfitte su 4): contro i Lightning finisce 6-5 con molte recriminazioni per la squadra di Releigh visto e considerato il vantaggio per 4-2 a metà  secondo periodo. Staal legittima la sua presenza a Dallas con una doppietta, segnano pure Whitney, Ladd e Walker ma nonostante ciò ai tiri finali segna solo Prospal; gli errori sono stati di Whitney, Williams, Brind'Amour e Staal.

Due partite che non hanno reso felici i tifosi degli Hurricanes: Ward e Grahame indecisi, la difesa traballante, un attacco appannato (Brind'Amour senza neanche un punto in due partite è una notizia) e 1 solo punto rendono ragione della preoccupazione, innanzitutto guardando la classifica. I playoff non sono già  raggiunti e, anzi, i Canes dovranno combattere con la lama tra i denti per mantenere l'attuale sesta posizione. Merita però una menzione d'onore Eric Staal che ha siglato 3 gol in 2 match (e ha pure scritto il suo nome tra i marcatori nella partita delle stelle di Dallas, insieme a Williams, entrambi autori di un gol), benché la sua stagione rimane ancora un punto interrogativo (-8 è il secondo peggior plus/minus della squadra). Rimboccatevi le maniche campioni, se lo farete non ci vorrà  molto a raggiungere la post-season!

Tampa Bay Lightning (26-22-2, 54 punti)
A Tampa Bay saranno contenti e non solo perché la squadra ha ripreso a vincere con costanza e determinazione: non potrà  che rendere lieti i supporters dei Lightning la ritrovata verve di tutti i campioni (anche Richards s'è risvegliato nelle due partite prima del break) e di due portieri che seppur non arrivano ai livelli del rimpianto Khabibulin stanno iniziando a prendere sempre più confidenza. Holmqvist per esempio ha parato 13 shootout su 13 quest'anno consentendo anche contro i Devils di vincere ai tiri finali, nella prima sfida stagionale fra le due franchigie; è finita 3-2 e dove St.Louis (solo 1 assist) e LeCavalier (traversa) hanno taciuto, ci ha pensato Richards a battere i sempre solidi Devils: doppietta nel secondo periodo e shootout decisivo.

Le vittorie poi diventano 7 nelle ultime 8 partite, allorché i Bolts sconfiggono con una appassionante rimonta anche gli Hurricanes, ancora agli shootout; ora gli uragani sono a soli 2 punti dalla banda di coach Tortorella, segno che Tampa ha ingranato la marcia in modo importante. Da Prospal a St.Louis, da Ranger a LeCavalier, fino ad arrivare a Kuba: segnano un po' tutti nel 6-5 in rimonta contro Carolina, con il gol decisivo agli shootout ancora di Vaclav Prospal. Bravo Denis, anche lui decisivo ai tiri finali e bravo anche il sempre utile Janik, autore di due assist.

LeCavalier e St.Louis sono i simboli di questo team: entrambi sono primi nella classifica marcatori con 30 centri a testa e per il secondo c'è pure una importantissima striscia viva di partite consecutive a punti (leggi 13); a Dallas nel 12 a 9 della Western Conference sulla Eastern il loro bottino non è stato opulento ma in ogni modo il buon Martin ha messo a segno un gol con la ovvia assistenza del suo amico Vincent. La squadra è più che in salute e anche la blue line, insieme agli special teams, sta trovando la giusta quadratura cosa che, in questo momento della stagione, appare di fondamentale importanza. Lo sprint è avviato e i Lightning pare abbiano un bel po' di benzina da consumare.

Washington Capitals (20-21-7, 47 punti)
Il sacro fuoco che aveva spinto i Caps fino all'ottava posizione della Eastern Conference pare essersi spento e così la squadra di Washington si ritrova troppo spesso a corto di idee e energia e perde partite in modo inequivocabile; quanto invece sgomita e aiuta la fortuna a farsi aiutare, beh, allora capita che a Releigh finisca 5-2 per gli ospiti benché con 2 empty-net gol. Furba la gara delle aquile che approfittano di un pacchiano errore difensivo per andare in vantaggio con Clark e rimanerci; il capitano fa doppietta e così anche Semin, al decimo gol nelle ultime 7 partite (5-2 finale di Ovechkin). Kolzig vince la 260esima partita in NHL (30esimo goalie di tutti i tempi a raggiungere questo traguardo) e dopo 6 sconfitte di fila in trasferta coach Hanlon può sorridere.

Peccato però che ritornati al Verizon Center la squadra si faccia una bella dormita e concede il pallino del gioco ai più cattivi Panthers; nelle ultime due sfide fra queste due squadre, Florida ha tirato ben 93 volte contro le 35 di Washington e questo la spiega lunga sull'andamento del match (un paio di settimane fa finì 7-3, ora 4-1). Il gol del vantaggio di Zubrus è solo una illusione perché poi i padroni di casa scompaiono dal ghiaccio e lasciano l'iniziativa agli ospiti, tanto che a fine gara Kolzig si arrabbierà  non poco coi suoi (peccato per l'assenza di Pothier per febbre). Unica nota positiva i 10 powerplay avversari vanificati, cosa che però evidenzia anche troppe penalità  subite.

La squadra è molle, non c'è più e paga la stanchezza di un avvio sopra le aspettative. Questo break capita proprio a puntino perché servirà  a ricaricare le pile; al ritorno da Dallas sarà  interessante lo stato di forma di Green, ottima la sua prestazione nella partita dei giovani, e di Ovechkin, partito titolare e autore di un gol. Proprio il russo numero 8 guida la classifica marcatori del team con 29 centri (ed è primo in quanto a tiri nell'intera NHL con 255 shots contro i 239 di Jokinen, secondo), ma un applauso lunghissimo va a Semin, fenomeno in sordina, capace di segnare già  27 volte. Lavoro, lavoro, lavoro: questa è la via per poterci ancora credere cari Capitals..

Florida Panthers (28-22-10, 46 punti)
Fare più di 40 tiri in porta per due partite di fila non garantisce due vittorie; anzi, il momento dei Cats non è dei più rosei nonostante in ogni match scatenano l'inferno contro i portieri avversari (5 sconfitte nelle ultime 8 partite). Contro i Maple Leafs s'è chiamato Raycroft il bersagliato numero 1 e il portiere delle foglie d'acero ha risposto egregiamente parando per 39 volte e concedendo solo 2 gol a Campbell e Peltonen: entrambi nel terzo periodo hanno tentato una rimonta rimasta poi un aborto perché hanno resistito i 3 dei canadesi realizzati da Devereaux, Kilger e Phol in soli 14 tiri contro Auld, in giornata chiaramente no.

Coach Martin predica sempre la stessa tattica, ovvero partenze a razzo senza risparmiarsi, e se contro i Leafs non è andata bene, i 41 tiri contro i Capitals sono stati abbastanza per espugnare il Verizon Center. Con un 4-1 senza storia Florida ha fatto da corsaro nel District ribaltando l'iniziale svantaggio con la doppietta di Gelinas e i gol di di Stumpel e Campbell. Questa volta il goalie delle pantere, il sempreverde Belfour, non ha sbagliato un colpo (17 parate su 18 tiri) ma è da rivedere totalmente il disastroso powerplay della serata: 10 occasioni e zero gol per uno dei migliori special teams in superiorità  numerica fino ad un mese fa.

Tanto impegno non sempre basta per rimediare un avvio di stagione zoppicante; ci si chiede però che musica sarebbe stata senza i piccoli infortuni che hanno spesso privato i Panthers di giocatori importanti (Kolnik e Weiss), e soprattutto che impatto avrebbe avuto il lungodegente Bertuzzi su questa squadra (ricordiamo che l'avvio era stato promettente, salvo poi infortunarsi alla schiena). Ai vari Horton, Stumpel e Jokinen non gli si può rimproverare molto, così come a Jay Bouwmeester, quasi 20 minuti sul campo dell'All Star Game in Texas, difensore definitivamente esploso. Quale futuro per questa franchigia? Difficile dirlo ma sicuramente assisteremo ad altre 32 battaglie!

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