Vinatieri può essere l'arma decisiva per i Colts nel Super Bowl
In questi playoff il soprannome che esplica in maniera inequivocabile l'incredibile percorso di Adam Vinatieri è Mister Perfect, perfetto, come il ruolino di 11 su 11 field goal mandati in mezzo ai pali, che gli ha permesso di battere un altro record, dopo quello già superato nella partita contro Baltimore di 32 field goal segnati nella postseason.
Quello che però esalta la striscia del kicker ex Patriots, è proprio il fatto che nel cammino dei Colts verso il Super Bowl di Miami, quei calci sono risultati decisivi, soprattutto nelle partite contro i Chiefs e Ravens, quando l'attacco guidato da Peyton Manning aveva fatto cilecca.
Sottratto quest'estate agli odiati rivali, cercando di far proprio uno dei talismani più preziosi della dinastia vincente di New England, Vinatieri è arrivato ai playoff, suo habitat naturale, per dimostrare, anche in maglia Colts, di essere il più grande nei momenti che contano, e ripagare in pieno l'incondizionata fiducia che la dirigenza di Indianapolis aveva riposto in lui, dopo tante battaglie perse contro i Patriots.
Si pensava che l'attacco di Indianapolis, guidato da Peyton Manning, potesse cavarsela egregiamente anche senza l'aiuto del proprio kicker, ed invece fin dalla partita contro Kansas City si è ricorsi ai suoi field goal per decidere una partita dominata dalla difesa, ma in cui l'attacco ha cominciato a girare solamente dopo che il punteggio era stato movimentato da tre calci di Vinatieri, che hanno permesso ai Colts di chiudere il primo tempo in vantaggio 9-0.
La vera magia è stata però la gara contro Baltimore, giocata da sfavoriti sul campo dei Ravens, arrivati alla postseason, consapevoli di avere una difesa e l'esperienza giusta in grado di portarli a Miami.
Non avevano fatto i conti con Vinatieri, però.
Infatti pur mettendo a ferro e fuoco l'attacco di Indianapolis e costretto Manning ad una delle più brutte prestazioni in carriera, non hanno potuto nulla contro la precisione e la freddezza dell'ex Patriots, autore di tutti i punti della propria squadra, con 5 field goal segnati da ogni posizione del campo, senza mai dare l'impressione di poter sbagliare.
Quella vittoria maturata dopo una partita in cui l'arma più importante di questi anni aveva completamente fallito, ha dato una spinta incredibile alle ambizioni dei Colts, consapevoli del fatto che quest'anno, a differenza degli altri, il migliore l'avevano loro.
Non a caso la partita con New England, nemesi di Indianapolis degli ultimi anni, giocata nel proprio Dome, nonostante un inizio disastroso per Manning e compagni, è stata decisa da un comeback storico da parte dei Colts, rialzatisi dopo un KO nel primo tempo, di quelli che lasciano il segno, anche per la fiducia di avere la possibilità di arrivare punto a punto e giocarsi la carta Vinatieri.
Nel suo attuale Dome il kicker di Indianapolis ha un record immacolato, fin dai tempi dei Patriots, e quei due calci mandati a bersaglio in un primo tempo in cui Brady e la difesa di New England sembravano in controllo totale, hanno mantenuto viva la speranza di rimonta, che poi si è concretizzata nella ripresa, grazie anche ad un altro cruciale field goal dalle 36 yards di Vinatieri.
Il traguardo del Super Bowl, finalmente raggiunto dopo tante delusioni, è frutto di un equilibrio che ha coinvolto tutta la squadra, in primis la difesa, ma che ha giovato della sicurezza di avere un kicker su cui puntare alla cieca nei momenti importanti, quando la squadra non ha trovato sbocchi, e la postseason ha dimostrato che in una partita secca contano i minimi particolari, che Vinatieri rende sempre vincenti.
Il record di 11 field goal segnati nei playoff e quello dei 36 calci messi in mezzo ai pali in sole 20 partite di postseason, proiettano Vinatieri nella storia della NFL, e lo rendono, in questo momento, a tutti gli effetti, l'uomo perfetto per le giocate decisive, quelle che hanno cambiato la storia di Indianapolis, da modello di squadra perdente, a contendente per l'anello di campione del mondo.
Vinatieri con i Patriots ha già conquistato tre titoli, sa perfettamente come si vince un Super Bowl, anche da MVP, come contro i Rams, dove il suo calcio diede il primo anello, o come contro Carolina, sempre all'ultimo secondo, per la vittoria, quindi può guidare i suoi compagni, soprattutto Manning, nella settimana che precede il grande evento, e il quarterback dei Colts sa che in quella partita, dove si gioca una carriera, avrà la possibilità di lasciare l'ultima parola al suo kicker, sapendo che quasi sicuramente sarà quella giusta.