Ray Emery è una stella ormai per i Senators
La partita
Quando durante il periodo natalizio cade un incontro tra Panthers e Canadiens in Florida, il BankAtlantic Center di Sunrise si trasforma in una sorta di Bell Centre tropicale. Sono sempre numerosissimi, infatti, i canadesi francofoni che decidono di passare le vacanze con tutta la famiglia nell'esotico stato del sud.
E così, il 29 dicembre Olli Jokinen e compagni hanno dovuto dare un'occhiata al tabellino per capire se effettivamente erano loro a godere del vantaggio casalingo. Un buon 60% dei 19'772 spettatori era infatti costituito da vocianti sostenitori della squadra di capitan Saku Koivu.
La trasferta in massa dal Québec non è però servita a sospingere i Montréal verso l'ennesima vittoria di questo positivissimo periodo. Le pantere hanno colpito a freddo, quando non erano passati nemmeno tre minuti, con il finlandese Ville Peltonen, l'anno scorso autentico trascinatore del Lugano nel campionato svizzero. Il pareggio realizzato una decina di minuti dopo dall'elvetico Marc Streit, difensore ultimamente schierato all'ala nel quarto blocco, è resistito fino all'inizio dell'ultimo periodo, quando Nathan Horton prima e Gregory Campbell poi hanno messo al sicuro il risultato.
La sconfitta non ha però minimamente intaccato l'umore dei turisti francofoni, che hanno continuato a divertirsi sugli spalti per poi, c'è da scommetterci, riversarsi nelle torride strade della Florida e continuare a festeggiare.
Il protagonista
Da un portiere all'altro. Dopo aver cantato le lodi di Tim Thomas la settimana scorsa, questa volta è toccato a Ray Emery dominare la scena della Northeast Division. Accaparratosi ormai ufficialmente il posto di titolare che a inizio stagione sembrava spettare a Martin Gerber, il 25enne estremo difensore di Hamilton (Ontario) ha sfornato una grande prestazione dopo l'altra, aiutando i decimati Ottawa Senators a portarsi a +5 sulla linea dei Play Off.
La settimana era iniziata alla grande il 29 dicembre con uno splendido shutout contro i New York Rangers. La rete realizzata da Daniel Alfredsson dopo una manciata di secondi basta ai senatori per portare a casa i due punti, visto che Emery ferma tutti i 27 tiri scagliati da Jaromir Jagr e compagni.
La sera successiva, Emery è addirittura superlativo. Nello scontro diretto di Toronto contro i Maple Leafs, compie 43 interventi e trascina la sua squadra alla vittoria per 3 a 2 al supplementare. La sera del 1° gennaio, invece, il 2007 inizia male per i Senators, ma non certo per colpa del loro portiere. Nella sconfitta per 3 a 2 contro gli Atlanta Trashers Emery fornisce un'altra solida prestazione, tanto da meritarsi il premio quale terza stella della partita.
La prima vittoria del nuovo anno arriva il 3 gennaio, niente di meno che contro la capolista, i Buffalo Sabres. Dany Heatley è protagonista con tre gol e un assist, ma la prima stella dell'incontro va proprio a Ray Emery, autore di 33 parate.
La rete
Il gol scelto questa settimana non è propriamente bello, ma è un inno alla determinazione, la giusta ricompensa a un atleta mai domo, mai stanco di lottare.
Il 29 dicembre i Boston Bruins sono in trasferta a Chicago. Si stanno giocando gli ultimi minuti del primo tempo e gli uomini di Dave Lewis, in vantaggio di una rete, sono in inferiorità numerica per la penalità toccata a Stanislav Chistov. Il disco viene liberato e finisce dall'altra parte, alle spalle di Nikolai Khabibulin. Il difensore dei Blackhawks Duncan Keith e l'attaccante dei Bruins Mark Mowers lo rincorrono. Quest'ultimo arriva per primo e, facendo scudo con il proprio corpo, schiaccia il puck contro la balaustra di fondo, nel tentativo di guadagnare preziosi secondi.
Ne guadagna almeno una decina, ma poi arriva anche Denis Arkhipov a dar man forte a Keith. Mowers, indomito, continua a lottare come un leone contro i due avversari, mentre i compagni ne approfittano per cambiare. Per un attimo sembra perdere il controllo del disco, ma proprio quando Arkhipov si appresta a far ripartire l'azione, se ne impossessa di nuovo e con una rapida giravolta lo scaraventa alle spalle di un Khabibulin, a dire il vero, piuttosto disattento.
Lo spunto
La settimana che ha visto il ritiro del numero 19 dell'immenso Steve Yzerman, il capitano per antonomasia, offre lo spunto giusto per scoprire chi abbia l'onore e l'onere di portare la C sulla maglia nella Northeast Division.
I Buffalo Sabres ci offrono già la prima situazione curiosa. Dall'anno scorso, infatti, Daniel Brière e Chris Drury sono i due co-capitani, i simboli della franchigia che sta dominando la Eastern Conference. Una scelta abbastanza diffusa alle nostre latitudini, meno oltre oceano, dove di solito il capitano è il giocatore nel quale tutti si identificano.
Scelta inconsueta anche a Boston, dove i Bruins sono capitanati da Zdeno Chara, giunto nel Massachussets solo la scorsa estate. A dire il vero P.J. Axelsson, leader della franchigia da quasi un decennio, sembrava la scelta migliore, o per lo meno più logica, ma evidentemente la dirigenza ha individuato nel gigante slovacco il giocatore sul quale costruire i successi futuri.
Nessun dubbio, invece, per quanto riguarda le altre tre compagini. I Montréal Canadiens e gli Ottawa Senators si affidano a Saku Koivu e a Daniel Alfredsson, atleti diventati fuoriclasse vestendo sempre la stessa maglia, mentre i Toronto Maple Leafs non possono prescindere dal carisma e dalla forza di Mats Sundin, da 12 anni autentico trascinatore della squadra.
La curiosità
Se Martin Biron, portiere dei Buffalo Sabres, non fosse soddisfatto dei propri bastoni, non servirebbero interminabili telefonate con la fabbrica o lettere di reclamo inoltrate ai fornitori. Basterebbe un'occhiataccia all'interno dello spogliatoio. Il compagno di squadra Teppo Numminen, infatti, è il proprietario della Montréal, celebre marca di materiale hockeystico. Il difensore finlandese ha riacquistato anni fa la ditta un tempo fondata dal padre.
Le ultime
Dopo Jason Spezza, gli Ottawa Senators hanno perso anche Mike Fisher (infortunio al ginocchio), che lo aveva sostituito nella prima linea d'attacco. L'allenatore ha così schierato Chris Kelly con Daniel Alfredsson e Dany Heatley, prima di lanciarsi sul mercato acquisendo dai Phoenix Coyotes il 26enne centro Mike Comrie in cambio del "ribelle" Alexei Kaigorodov. Nella sua prima partita con la nuova maglia, una vittoria per 6 a 3 sui Buffalo Sabres, Comrie si è subito reso protagonista con due assist.
La classifica
Buffalo 61
Montréal 51
Ottawa 46
Toronto 42
Boston 41