Daniel Sedin, decisivo contro i Flames
Le feste natalizie hanno lasciato l'amaro in bocca a quasi tutti i tifosi delle franchigie della Northwest division. Gli unici a brindare, cantare e sognare sono i fans di Vancouver che, stropicciandosi ancora gli occhi, si sono ricreduti sull'esistenza di Babbo Natale: tre vittorie rimediate nelle tre partite giocate tra il Natale e l'ultimo dell'anno sono proprio un dono inaspettato.
Tanto inaspettato quanto importante, visto che tutte e tre le partite erano scontri diretti contro le sorelle della stessa divisione. Si inizia con un back-to-back contro i Flames, prima a Calgary e poi a Vancouver. In una partita sentitissima in un giorno di festa, Daniel Sedin, con una doppietta, ammutolisce l'intero Pengrowth Saddledome, dove i tifosi di Calgary erano giunti in massa per festeggiare l'incredibile striscia positiva della loro squadra. I Canucks, con un perfetto 3-1 riescono là dove hanno fallito tutte le altre squadre negl'ultimi due mesi, battendo i Flames in quel di Calgary, e mettendo la parola fine alle 10 vittorie consecutive dei padroni di casa.
Il giorno dopo, la rivincita a Vancouver è gara vera, in tutti i sensi. Ci vogliono infatti un tempo supplementare e delle buone coronarie a prova di infarto per reggere a quello che si vede sul ghiaccio. I tempi regolamentari si chiudono con ben 5 goal per parte poi, a metà dell'overtime, un tiro dalla blu-line di Sami Salo, deviato alle spalle di Kiprusoff dall'ala di Calgary Chuck Kobasew, assegna i due punti finali ai Canucks, uno solo per i Flames. Meglio di niente per Iginla & co.
Vancouver chiude la sua settimana positiva rifilando 6 goal agli Oilers grazie alle doppiette di Daniel Sedin e di Mattias Ohlund. Segnando 15 goal in queste ultime tre partite, sembra che la squadra di coach Vigneault abbia trovato il bandolo della matassa del proprio gioco offensivo. Basti pensare che i goal segnati nelle 5 partite prima di questa piccola serie vincente erano solo 9. Un bel incentivo per il nuovo anno.
Anche Calgary chiude in crescendo l'anno, e dopo aver portato a casa un solo punticino nella doppia sfida tutta canadese contro Vancouver, si scatena contro gli ormai sempre più persi Kings e contro i sempre più demoralizzati Oilers.
Il momento nero di Chuck Kobasew, che non va a segno da 12 partite (autogoal esclusi) e che ha registrato un solo goal nelle ultime 28, è ben supportato dal momento d'oro di capitan Iginla. Con un goal e tre assist dirige magistralmente la sua squadra nel 6-3 rifilato ai Los Angeles e con 1 goal e 2 assist liquida la pratica Edmonton per 4-2. Jarome Iginla, con 52 punti, si candida per la lotta alla conquista dell'Hart Trophy di quest'anno.
In questi giorni c'è anche un'altro capitano da festeggiare, Joe Sakic. Un giocatori che a 37 anni e con 18 stagioni NHL sulle spalle ha raggiunto un traguardo storico. Con i tre assist messi a segno nella gara contro i Predators, Sakic raggiunge quota 1.534 punti ed entra nella top-ten all-time scalzando niente meno che Paul Coffey. “E' una sensazione unica, bellissima e speciale”, ha poi detto Joe ai microfoni, “…ma la cosa più importante è che la squadra ha vinto”.
Già , perchè gli Avalanche arrivavano da tre sconfitte consecutive fatte registare negli ultimi giorni del 2006. Questa prima vittoria, nel primo giorno del 2007, può essere di buon auspicio per un anno ricco di soddisfazioni per i tifosi di Colorado. Soddisfazioni che ultimamente solo il loro capitano sta regalando. Infatti, se il 5-4 con cui Dallas ha violato il Pepsi Center ha fatto male, la doppia batosta subita dai St.Louis Blues nel back-to-back ha fatto malissimo: un 2-4 e un 0-2 quasi umilianti.
Ma se “ottimismo” è la parola d'ordine degli Avalanche, “tre” è la parola magica di Minnesota in questa settimana. Vediamo: sono “tre” i goal che segnano a Toronto martedì ma che non bastano a portare a casa la vittoria; sono “tre” i goal con i quali Detroit si sbarazza facilmente di loro mercoledì; sono “tre” i goal segnati da Minnesota e da Columbus che portano le due squadre all'overtime venerdì (i due punti andranno poi ai Wild); sono infine “tre” i goal concessi ai Ducks di Anaheim nella sorprendente gara di domenica notte che ha visto Minnesota avere la meglio per 4-3 sui padroni assoluti di questa NHL.
Un finale d'anno così così chiuso però con il botto. La speranza che il 2007 porti una post-season è sempre più viva.
Speranza che sembra aver momentaneamente abbandonato i tifosi di Edmonton che vedono chiudersi un ottimo anno nel peggiore dei modi. I play-off della scorsa primavera e la finale di Stanley Cup giocata solo pochi mesi or sono sembrano ormai un lontano ricordo. Con un Roloson incostante e un Ryan Smith ancora fermo ai box, non c'è da stupirsi se la squadra Roloson-Smith dipendente non giri. Le parate del primo e i goal del secondo rappresentano il 50% della forza della squadra. Senza di loro l'ultima settimana è stata un calvario.
Il Rexall Place è stato violato da Los Angeles e da Vancouver, mentre la trasferta a Calgary non ha portato nessun punto nelle casse degli Oilers. I 17 goal subiti nelle ultime 3 gare non sono tutti colpa di Roloson e del suo back-up, perchè cambiando i goalie il risultato non è variato. L'unica costante in questa equazione negativa è la difesa: imprecisa, goffa, lenta e con la testa altrove.
Il migliore della settimana
Chiudo il 2006 con un premio ad ex-equo per il migliore della settimana: Jarome Iginla, capitano dei Flames e Joe Sakic, capitano degli Avalanche. Iginla ha fatto registrare 8 punti, frutto di 2 goal e 6 assist che lo hanno catapultato al secondo posto nella classifica marcatori; Sakic ha messo a segno i 5 punti (2 goal e 3 assist) che gli hanno permesso di entrare nell'Olimpo della NHL, nei top-ten della classifica all-time, con 1.534 punti.
Buon 2007 a tutti!