Joe Pavelski, rookie delle meraviglie degli Sharks
Grazie al secondo gol della serata di Pronger, segnato a 9 minuti dal termine dell'incontro, Anaheim continua il miglior inizio di stagione della storia dell'NHL. Da notare anche le parate negli ultimi minuti di Giguere, una in tuffo con il bastone e l'altra con un calcio col pattino destro, che hanno preservato il risultato ormai deciso dal compagno di squadra. Dal 1979 non si vedevano 54 punti in 33 partite, grazie alle statistiche che dicono 24-3-6. Senza contare che questa vittoria è la sesta consecutiva in trasferta, nuovo record di franchigia.
In Georgia il primo periodo dei Ducks si conclude sullo 0-0. A 15:41 del secondo Selanne segna in powerplay. E non è strano, visto che i Ducks hanno segnato almeno un gol in powerplay in 15 gare su 17… I Thrasers cominciano a farsi nervosetti, e a 11:49 del terzo periodo segnano il gol del pareggio.
Meno di un minuto dopo Selanne vede davanti a sè un'autostrada, e si invola per segnare il suo secondo gol, che decide il risultato del match. Dirà più tardi dell'errore difensivo atlantesco: “Non ci credevo, mi sembrava di essere nelle giovanili.”. Dal 17 novembre ha segnato 15 gol in 15 partite, dopo i 4 gol nelle 19 partite precedenti.
Le 7 vittorie in trasferta una dietro l'altra portano i Ducks a un record fuori casa di 12-1-2. I 26 punti on the road sono 1 in più dei 25 dei Red Wings stagione 1951-52.
Primo periodo sull'1-1, e secondo senza gol. Se però i tifosi di Anaheim hanno penato nei primi due terzi della partita, nell'ultimo periodo si sono rilassati alla grande. Risultato finale contro i Flames: 4-1. Niente di preoccupante per Giguere, che si è fatto infilare dal primo tiro di Calgary, e ha poi parato tutti i tentativi successivi dei canadesi.
Niente male come inizio di stagione. Decima partita con San Josè per Pavelski al suo primo anno in NHL, e la sua doppietta contro Los Angeles lo porta a quota 7 gol. Terza vittoria di fila per gli Squali, e ottava in dieci partite giocate, contro i non fortissimi Kings, che però possono sempre essere capaci di strani guizzi di orgoglio (chiedete ai Ducks di un paio di settimane fa…).
La seconda partita della stagione tra Ducks e Sharks non ha deluso le aspettative, e la differenza per Anaheim tra la vittoria e la sconfitta è grande quanto la larghezza dello schiniero di Scott Niedermayer. E' da quello che è stato deviato in porta il tiro di Thornton che ha deciso la partita, fermando la striscia di 7 partite vinte in trasferta da Anaheim. Gli Sharks risalgono pian piano i gradini che li separano dai primi in classifica, distanti ora solo, per modo di dire, 8 lunghezze.
Niente da dire sulla partita giocata a Vancouver, che vede i Canucks vincere contro Phoenix per 5-2. Si arriva a 6:14 del secondo periodo con un parziale di 5-0, ed è la seconda volta in stagione che Vancouver ne infila 5. Invece si tiene sotto la media di gol subiti, visto che prima dell'inizio della partita subiva 2.17 gol per match. Per quanto riguarda Phoenix, su cui dovrei concentrarmi, cosa dire? Sarà la stanchezza, sarà l'età dei giocatori, saranno i pochi stimoli… tant'è che i risultati stentano ad arrivare.
Chi la dura la vince, e i Coyotes lo sanno benissimo. Sotto di un gol, recuperano e sorpassano in inferiorità numerica, passano in vantaggio con due gol in powerplay, e poi arrivano agli shootout sul 4-4 contro le Giubbe blu di Columbus. E agli shootout butta bene quest'anno per Phoenix. Stavolta il gol arriva al terzo tentativo, con Comrie che segna con un disco birichino che sembrava fosse stato bloccato e invece è scivolato dritto dritto alle spalle di Norrena. In questa stagione i Coyotes si portano sul 3-0 per quanto riguarda gli shootout.
Cosa vuoi fare contro un Iginla che segna 2 gol e ne fa segnare altri 2? Poco o niente, tranne che perdere 6-3. Come è successo a Phoenix sabato sera, anche se a metà circa del secondo tempo i Coyotes si erano illusi, ritrovandosi su un 2-2 che poteva lasciare qualche speranza. Ma le Fiamme senza pietà han dilagato, lasciando i Coyotes bruciacchiati a leccarsi le ferite.
Brust forse non si sta ancora rendendo conto di quello che è successo. Invece di guardare la partita dallo spogliatoio, il terzo portiere di Los Angeles l'ha vissuta da protagonista nella vittoria per 4-2 contro i temibilissimi Sharks. Bastano sette minuti a Kopitar per segnare la doppietta iniziale, comprensiva del primo gol in inferiorità numerica della sua nascente carriera. Con 27 punti in 33 gare, è il secondo rookie in classifica punti dietro ad un certo Malkin.
Columbus vince per la prima volta nella storia a Dallas grazie a Marty Turco. “Ma come, Turco non gioca con gli Stars?” chiederete voi. Infatti. Primo gol: Turco esce a sinistra per gestire il puck, ma ne perde il controllo. Vyborny non aspettava altro. Pareggio sofferto in powerplay per Dallas a 7:34 del secondo periodo. Dopo quaranta secondi, Turco para con il guanto. Il disco però cade sul ghiaccio, e Fritsche insacca in scioltezza. Chimera poi segna il gol della sicurezza.
Si gioca contro New York, ed è una partita particolare. E' la terza partita nella storia NHL in cui si fronteggiano due gemelli, che stavolta portano i nomi di Joel e Henrik Lundqvist. E siccome il secondo dei due, con addosso la casacca dei Rangers, ha fatto la partita della vita (43 parate su 45 tiri!), vi lascio immaginare il risultato, nonostante i troppi falli e i troppi tiri concessi dal resto dei Rangers. Erano dieci anni che New York non vinceva in quel di Dallas, e stavolta l'ha fatto alla grande.
Quella che poteva sembrare una passeggiatina sulla spiaggia prima del faceoff iniziale, si è rivelata una delle partite più combattute della stagione. Dopo un inizio che li vede sopra di due gol, Dallas ha avuto bisogno del suo capitano Morrow per pareggiare nel terzo periodo, e arrivare agli shootout, dove hanno vinto, visto che non son mai stati battuti quest'anno in quel tipo di finale di partita. Le Stelle vincono la quinta partita contro i Re su cinque giocate quest'anno.
Riflettori puntati su…
Questa settimana le luci sono accese su due rookies, che con le loro prestazioni hanno dato la marcia in più alle rispettive squadre: Pavelski degli Sharks e Kopitar di Los Angeles. Il secondo segue direttamente Malkin nella classifica punti dei rookie. Per dire…
Tanti cari saluti.