SouthEast Division: Report #9

Glen Metropolit decisivo contro i Leafs

Se questa Division aveva una padrona assoluta, dopo questa settimana la notizia può dirsi ufficiale: in tre partite Atlanta ne ha vinte tre arrivando a quota 40 punti in 29 match disputati. Ma è stata settimana importante anche per Washington, capace di vincere contro Dallas e Buffalo, e Carolina, 2 vittorie e 1 sconfitta a Calgary. E le formazioni della Florida? Male! Tampa Bay racimola 1 punto e i Panthers 2: entrambe le cugine hanno disputato 3 partite che dire sottotono è forse generoso.

Atlanta Thrashers (17-7-4, punti 37)
Dopo otto sconfitte di fila contro Toronto, tutti pronosticavano un amaro back-to-back dei Thrashers contro i Leafs; le due partite invece disputate dai georgiani contro i canadesi (due delle tre partite disputate dai georgiani in questo resoconto), hanno fruttato ai leader della Division ben 4 punti, ovvero bottino pieno. La prima gara s'è giocata alla Philips Arena, gremita anche per l'ottimo momento di forma di Hossa e soci: proprio lo slovacco fa la parte del leone nel perentorio 5-0 dei Thrashers siglando una tripletta e mettendo a referto pure un assist. Hossa nelle ultime 9 partite contro Toronto aveva fatto appena 1 gol e 1 assist e, come accennato, Atlanta veniva da otto stop di fila contro le foglie d'acero (37 gol subiti e appena 9 segnati). A completare la festa il quarto shutout di un perfetto Lehtonen, settimo in carriera.

Prima della rivincita degli avversari in terra torontina, i Thrashers ne hanno approfittato per sbancare Sunrise infliggendo ai Panthers, finalmente ritornati a segnare, un modesto ma fruttuoso 3-1, pervenuto grazie ai gol di Vigier, Metropolit e Kolvachuk (quarto penalty shot parato da Lehtonen su quattro fronteggiati in carriera). E qualche giorno dopo è andata in scena la partita dell'Air Canada Centre contro i Leafs che escono dal proprio rink tra i fischi generali e con la quinta sconfitta di fila sul groppone. In vantaggio di due gol a zero nel primo periodo (Turcker e Peca), i padroni di casa hanno resistito nel secondo (nonostante le 5 penalità  a loro inflitte) e alla fine hanno ceduto malamente nell'ultimo terzo perdendo per 5-2. Grande protagonista Glen Metropolit, nato e cresciuto a Toronto, che sotto gli occhi di amici e parenti ha siglato un gol e due assist; a segno anche Hossa, Kovalchuk e, due volte, Kozlov.

Settimana più che rosea è dir poco per i ragazzi allenati da coach Hartley; i 6 punti conquistati in 3 partite e la striscia di 5 vittorie una dietro l'altra lasciano poco spazio alle considerazioni negative. Piuttosto sono da mettere in risalto i buoni numeri delle ultime uscite: 6 powerplay gol in 25 situazioni di superiorità  numerica non sono malaccio, ma è da sottolineare il magnifico 92,3% settimanale come percentuale di penalty killing. Solo tre gol subiti, shutout, triplette, gol belli e momenti di gloria, e in questo pout-pourri di storie e situazioni positive s'erge Marian Hossa, ancora in vetta sia nella classifica NHL dei punti (41) che in quella dei gol (21): con Kozlov e Kovalchuk fanno 109 punti in 87 partite complessive! Chi tifa Atlanta in questi giorni se la gode parecchio…

Carolina Hurricanes (15-11-3, punti 33)
Nell'ultima partita i Canes hanno rovinato tutto ma indubbiamente la striscia di tre vittorie consecutive rimane (e in tutte e tre le partite game winning gol di Williams). Prima e bella vittoria quella casalinga contro i Canadiens dopo che coach Laviolette aveva comandato ai suoi una partita fisica ma divertente: così i tiri contro Huet sono stati 48, i gol 3 e la vittoria finale è stata praticamente una formalità ; nel 4-2 definitivo risalta comunque la doppietta di Cole oltre ai gol del succitato Williams e dell'ex King Belanger.

Avversari i Bruins e ancora all'RBC Center, Carolina continua nel suo momento "sì" con una convincente partita culminata nel 5-2 finale; gol decisivo ancora di Williams ma questa volta la doppietta probabilmente decisiva è di Eric Staal. Boston comunque è stata ampiamente in partita fino al terzo periodo di una gara curiosamente caratterizzata da una rissa prematura (dopo appena 2 minuti) tra Ladd e Donovan. Infine la sconfitta di cui accennavamo in apertura: a Calgary lo 0-3 è senza appello col quarto shutout stagionale di super Kiprusoff e l'ennesimo gol di Langkow, in hot-streak: solo sfortunato o anche colpevole Grahame? L'ex Lightning, tra i pali dopo le prestazioni vincenti di Ward, ha fatto registrare una sconfitta che sicuramente non gli dà  morale.

Zero su quattro per tre volte fa zero su dodici: tanti sono i gol in una dozzina di occasioni in powerplay per i Canes che sicuramente in questa settimana ci hanno regalato ottime prestazioni ma anche un powerplay davvero cattivo. Per il resto i 101 tiri in tre partite sono più che soddisfacenti per una squadre che, continuo a ripeterlo, ha nel reparto offensivo la vera arma in più: nelle tre partite disputate in risalto sicuramente Erik Cole, autore di 3 gol e 1 assist (nelle prime due partite), ma è inutile sottolineare quanto Brind'Amour risulti ancora una volta decisivo per l'impianto di gioco di tutta la squadra. Insomma, Carolina è viva e vegeta ma i blackout sono ancora all'ordine del giorno: possibile che non ci sia un buon elettricista nei paraggi di Releigh?

Washington Capitals (11-9-6, punti 28)
I Capitals sono il classico esempio che nella vita si può ovviare ai limiti tecnici con l'abnegazione e l'impegno totale. Dopo 6 sconfitte di fila, infatti, la squadra capitolina ha invertito nettamente il trend inanellando tre vittorie consecutive, le ultime 2 delle quali nell'ultimo weekend. La prima vittoria è stata indubbiamente una vittoria inusuale perché giunta contro gli Stars, squadra da sempre indigesta a Washington e a Kolzig (9 sconfitte e 1 overtime loss per il portiere che finalmente ha vinto contro tutte le squadre di NHL). Al Verizon Center finisce 4-3 coi gol di Zednik, Clark, Pettinger e Semin nella serataccia di Ovechkin che ha sbagliato un penalty shot e ha rotto ben 5 mazze! Per Dallas quarta sconfitta fuori casa di fila.

Lo stesso russo numero 8 si rende protagonista nel bene e nel male anche della roboante vittoria dei suoi Capitals contro i lanciatissimi Sabres; Buffalo ha perso la sua seconda partita esterna della stagione, ma a far notizia è il primo misconduct di Ovechkin, espulso per una carica violenta su Briere. La terribile ala prima aveva comunque segnato un gol, il 3-0 del fulmineo avvio dei padroni di casa, poi vittoriosi per 7-4 (doppietta di Pettinger e primi gol stagionali per Muir e Erskine).

Washington diviene il primo team della lega che quest'anno per tre partite consecutive ha fatto sì che la squadra avversaria sostituisse il goalie a partita in corso; frutto come anticipato di 6 punti in 3 partite e di un carisma che di sicuro fa onore a coach Glen Hanlon. Nelle due partite settimanali 2 powerplay gol su 12 occasioni e 1 subito in 10 penalty killing; inoltre Pettinger ha realizzato ben 3 gol risultando così il giocatore offensivo più importante di questo scorcio di stagione. Accanto a tutto ciò l'ennesima conferma di quanto utile risulti Kolzig: due vittorie e 7 gol subiti in 68 tiri dovuti fronteggiare. Brava Washington, nulla da aggiungere.

Tampa Bay Lightning (13-13-2, punti 28)
Cosa succede ai Bolts? Chissà , forse semplicemente confermano il loro trend altalenante e dopo una fase piuttosto positiva, ora assistono impotenti a 4 sconfitte tutte in fila. Tre di queste sono arrivate nell'ultima settimana con 1 punto conquistato su 6 a disposizione e un mucchio di pensieri che sicuramente affliggeranno l'esigente coach Tortorella. La prima gara è stata quella del punticino guadagnato dacché a Boston i Bruins hanno vinto agli shootout grazie al tiro decisivo di Kessel (e l'errore, altrettanto importante, di Fedotenko): i gol di Perrin, St.Louis (shorthanded gol) e LeCavalier non sono stati abbastanza per espugnare il TD Banknorth Garden.

Contro Ottawa ancora una sconfitta ma la notizia del giorno è che Vermette ha probabilmente segnato il gol dell'anno: dalla linea di fondo ha sferrato un tiro tra le sue stesse gambe, tiro che ha sorpreso Holmqvist. A quel punto ha fatto il suo esordio stagionale il goalie Karri Ramo e anche questa è a suo modo una notizia: il portiere finlandese ha subito 2 gol in 18 tiri non riuscendo ad evitare la sconfitta per 5-2 (per Ottawa 14 gol di fila fatti senza subirne). Infine la disfatta casalinga contro i corsari Sabres che hanno trovato in Daniel Briere il loro protagonista massimo: il 29enne canadese ha trovato la sua prima tripletta in 429 partite di NHL e ha così consentito a Buffalo la 12esima vittoria su 14 lontani dall'HSBC Arena (eppure i Lightning erano passati in vantaggio con LeCavalier).

Proprio il lungo numero 4 è l'emblema del periodo "un po' così" di Tampa Bay: LeCavalier ha sempre realizzato un gol nelle ultime 4 gare che, ironia della sorte, sono proprio quelle perse consecutivamente dai suoi Lightning. Anche Perrin (2 gol e 1 assist nelle ultime 3) e Prospal (3 assist) sono giocatori piuttosto in forma ma nonostante questo la situazione non è proprio rosea; in più il penalty killing, vero tallone d'achille dei fulmini, negli ultimi sette giorni ha fatto registrare un incoraggiante 9 su 10. Ma allora cos'è? Sicuramente risaltano gli zero gol in 16 powerplay, statistica inquietante, ma anche i 12 gol buscati su 75 tiri tra Denis, Holmqvist e Ramo non sono un vessillo da sventolare orgogliosi. Insomma, scorcio di stagione decisamente negativo: Tortorella lo sa e di sicuro si farà  sentire!

Florida Panthers (9-15-5, punti 23)
La settimana scorsa avevamo lasciato i Cats in balia della cronica incapacità  di andare a segno e nulla pareva cambiato quando alla fine della partita contro i Senators il tabellone dello Scotiabank Place segnava 6-0 per i padroni di casa. Tre partite d'astinenza dunque per Florida alla fine di una partita in cui i Panthers sono stati a dir poco inguardabili e dove tanto clamore ha fatto quel plexiglass rotto per una carica di Weiss su Philips coi vetri finiti su due bambini (fratello e sorella), finiti all'ospedale. Contro i Thrashers, però, si sono visti i primi segnali di risveglio perché almeno dopo 218 minuti e 42 secondi il digiuno è finito (record d'astinenza per la franchigia) grazie al gol realizzato da Jokinen in una partita in bilico fino alla fine: 3-1 definitivo siglato a porta vuota da Kovalchuk dopo, tra l'altro, un errore di Campbell su un penalty shot.

E finalmente contro Pittsburgh, in Pennsylvania, i Panthers scacciano via tutti i fantasmi e tornano alla vittoria con un sudato quanto prezioso 3-2. La partita è stata importante non solo per i 2 punti conquistati dopo 6 stop consecutivi, ma anche perché capitan Jokinen finalmente s'è sbloccato in trasferta (fino alla gara contro i Pens, 11 gol fatti tutti in casa). Alla Mellon Arena, al minimo stagionale in quanto a spettatori, il game winning gol come detto è arrivato dalla stecca di Jokinen ma importanti sono stati anche i gol di Roberts e Stumpel e i due assist di Salei; torna finalmente alla vittoria anche Auld, autore di 25 interventi vincenti.

Martin non sapeva più che fare per far guadagnare di nuovo l'intero bottino ai suoi Panthers: dopo un utilizzo alternato tra Belfour e Auld alla fine i due punti arrivano con l'ex Canucks in porta. Tuttavia è importante ora che a questa interessante vittoria esterna seguano prestazioni sempre più convincenti, unica strada percorribile per Florida per poter ancora dire qualcosa nei due terzi di stagione che rimangono. Con 2 gol e 1 assist negli ultimi 120 minuti è indubbiamente capitan Jokinen l'anima viva del team, assunto che probabilmente era già  noto ai più; tuttavia accanto al finlandese, Horton occupa una posizione di rispetto sia per i punti realizzati (19) che per l'ameno +1 (rispetto ai compagni) nella specifica statistica. Le prossime quattro gare in 6 giorni contro squadre decisamente hot (Sabres, Isles, Rangers e Ducks) saggeranno quanta convinzione v'è nei Panthers di cambiare rotta.

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