Gerard Gallant non è più l'head coach di Columbus
Le partite si susseguono senza sosta e la coppia di testa rallenta leggermente. Dietro, però, sembra che Chicago, St. Louis e Columbus abbiano già issato bandiera bianca in ottica playoff. E intanto salta la prima panchina…
A pari punti con Detroit, ma con una partita in meno, i Nashville Predators (12-4-2, 26 pt.) concludono una settimana positiva, nonostante una lieve flessione, dovuta sicuramente al forcing delle week passate. Per fortuna sul cammino dei Predators ci sono i sempre più deludenti Columbus Blue Jackets, affrontati e sconfitti due volte nel giro di pochi giorni. Si comincia in Ohio e Nashville si impone 5-4 in un match equilibratissimo ma caratterizzato da una generale inconsistenza delle difese.
La poca brillantezza offerta contro i rivali di Division emerge chiaramente nel match successivo (6-7 SO), tra le mura amiche contro i Minnesota Wild, già capaci di umiliare gli uomini di Barry Trotz a inizio stagione. A ben vedere, è Nashville a buttare via la partita dopo un vantaggio di tre reti nel secondo periodo. Minnesota recupera implacabilmente e vince agli shootout, sfruttando nel migliore dei modi l'emergenza difensiva dei Predators (nel terzo periodo escono per infortunio Lehtonen e Weber).
Riecco i Blue Jackets, questa volta in Tennessee, e Nashville torna subito a rimpolpare la colonna delle W con un netto 4-2. Dopo un primo periodo privo di marcature, i Predators ne fanno quattro nel secondo, lasciando a secco gli avversari. Nel terzo i padroni di casa concedono un po' di gloria ai maltrattati avversari e Vokoun si lascia infilare due volte.
Prestazioni non trascendentali per i Red Wings (12-5-2, 26 pt.), che per la prima volta da parecchio tempo chiudono in rosso la settimana. La non facile vittoria sul ghiaccio di Vancouver (3-2) è la nona consecutiva per il team del Michigan, costretto però a incassare due ko di fila nei giorni successivi. La striscia vincente viene interrotta dai Calgary Flames, vittoriosi in casa per 4-1 in un match caratterizzato dalla grande prestazione del redivivo goalie finnico Miikka Kiprusoff.
Lo shutout gli viene negato solo da un tardivo PPG di Daniel Cleary. Un brodino per i Red Wings, mai in partita e sovrastati dagli avversari in tutti i ruoli-chiave. La trasferta canadese continua a Edmonton e Detroit perde ancora, questa volta solo agli shootout (3-4 SO). Da segnalare per Detroit l'esordio stagionale del terzo goalie Joey MacDonald, sul ghiaccio al posto di Hasek, tenuto a riposo, e dell'infortunato Osgood.
Settimana in deficit anche per i Chicago Blackhawks (7-10-2, 16 pt.), galvanizzati però da un inatteso successo contro una delle squadre più in forma della lega. La sconfitta agli shootout contro i non irresistibili Phoenix Coyotes (2-3 SO) apre la settimana in tono minore, ma il giorno successivo arriva la vittoria che non ti aspetti: al cospetto dei Ducks, Chicago sfodera una prestazione solida e convincente, imponendosi agli shootout per 4-3.
Ottimo ritorno in gabbia per Khabibulin, fuori dal 21 ottobre per infortunio, e pesantissimo goal del 3-3 di Tuomo Ruutu, già autore della rete del pareggio nel secondo periodo, annullata per un'interference sul goalie. Ancora in trasferta, Chicago perde di misura a Vancouver (1-2), nonostante un Khabibulin stratosferico (37 salvataggi). Davanti segna solo Ruutu e i Canucks ringraziano la scarsa vena offensiva dei Blackhawks.
Settimana da dimenticare per i St. Louis Blues (5-11-3, 13 pt.), usciti pesantemente sconfitti da tutti e tre gli incontri affrontati. A Calgary finisce con un brutto shutout (0-3), merito di un Kiprusoff in formato stellare. Per i Blues non il modo migliore per cominciare una striscia di ben cinque match consecutivi in trasferta…
Le cose continuano ad andare nel verso sbagliato per il team di Kitchen, liquidato senza problemi anche dagli Oilers (2-6) e dai Canucks (2-4), nel match che ha visto l'esordio stagionale del terzo goalie Jason Bacashihua, richiamato dalla AHL in sostituzione del deludente Legace e dell'infortunato Sanford. Nonostante la sconfitta, per lui una gara da ricordare, con ben 40 salvataggi, alcuni dei quali assolutamente pregevoli.
Anche questa settimana sono i deludenti Columbus Blue Jackets (5-12-1, 11 pt.) a chiudere la classifica della Central Division. Dopo un primissimo scorcio di campionato che aveva fatto ben sperare, la squadra dell'Ohio si è velocemente rivelata un triste fuoco di paglia, tornando sui suoi standard abituali.
A farne le spese è coach Gerard Gallant, licenziato a inizio settimana e sostituito dal suo assistente Gary Agnew. Il primo match di Agnew non è dei più semplici: contro i rivali di Division di Nashville arriva una prevedibile sconfitta (4-5), accompagnata però da una prova di squadra più che dignitosa. Ottima in particolare la prestazione del ritrovato Rick Nash, autore di due goal e un assist.
La squadra con il peggior attacco di tutta la NHL torna però pesantemente sulla terra due giorni dopo, quando gli Avalanche espugnano la Nationwide Arena con un perentorio shutout (0-3), mettendo in mostra tutte le gravi carenze di una squadra giovane e talentuosa, ma incapace di concretizzare il suo potenziale. Il 2-4 di Nashville addensa ulteriori nubi sul futuro del team.
E intanto si parla dell'arrivo di Ken Hitchcock in panca. Il terzo coach nel giro di una settimana…