Tomas Kaberle, 3 punti contro i Canadiens
La partita
La settimana ci proponeva un nuovo episodio della telenovela (in 8 atti) che mette di fronte Montréal Canadiens e Toronto Maple Leafs. Oltre al solito pathos extrahockeystico, l'incontro era significativo anche per questioni legate puramente alla statistica. Le due franchigie, infatti, protagoniste di un buon inizio di campionato, sono in lotta per il secondo posto nella Northeast Division, alle spalle degli apparentemente imprendibili Buffalo Sabres.
Ebbene, non c'è stata storia. I Canadiens si sono inspiegabilmente presentati "molli" all'appuntamento, privi del fuoco sacro che di solito alimenta queste sfide molto accese. Come se non bastasse, una serie di penalità del tutto inutili hanno consentito ai tiratori scelti delle foglie d'acero (su tutti Bryan McCabe e Tomas Kaberle, entrambi autori di tre punti) di colpire nei momenti topici della partita.
La rete di Saku Koivu, frutto di una bellissima azione corale, sembrava ridare fiato alle speranze "francofone", ma un parziale di 3 a 0 nel periodo centrale, con gol di Matt Stajan, Tomas Kaberle e Nik Antropov, ha consentito ai Toronto di prendere il largo e di controllare a piacimento le operazione negli ultimi 20 minuti.
Per i Maple Leafs, la conferma dell'ottimo lavoro di ricostruzione portato avanti da Paul Maurice, al momento uno dei migliori allenatori del panorama nordamericano. Per i Canadiens, una brutta battuta d'arresto, prontamente cancellata dalla vittoria di due giorni dopo contro gli Ottawa Senators e da quella del 15 novembre contro i Tampa Bay Lightning.
Il protagonista
È vero, questa settimana ha giocato solo due partite. Ma Nik Antropov è stato l'autentico trascinatore dei Toronto Maple Leafs. Il 26enne centro kazako ha saputo sfruttare il suo fisico imponente mettendo a ferro e fuoco le difese avversarie. Le sue 3 reti in due partite, accompagnate da un assist e, soprattutto, da una statistica +/- di +5, dimostrano che Antropov è salito alla ribalta proprio quando la sua squadra ne aveva più bisogno: Mats Sundin è infatti sempre in infermeria, ma di questo passo può guarire con calma.
La rete
La rete scelta questa settimana, realizzata il 9 novembre da Marc Savard (Boston Bruins) contro i Toronto Maple Leafs, non è uno slalom stratosferico tra decine di avversari e nemmeno un'azione pirotecnica con una serie infinita di passaggi di prima. È comunque degna di nota perché, in pochissimi secondi, racchiude l'essenza del contropiede: recupero del disco, passaggio in profondità , rete. Una fiammata improvvisa che ribalta ogni tipo di schema difensivo.
Sul parziale di 5 a 1 per Toronto, Zdeno Chara controlla con il guantone un disco nel cuore del proprio terzo difensivo, se lo aggiusta sul bastone e avanza. Intuita la possibilità di partire in contropiede, Marc Savard si lancia in profondità dettando il passaggio, che il gigante slovacco prontamente effettua. Savard raccoglie il puck all'altezza della linea rossa di centropista e fa esplodere tutta la sua velocità , lasciando letteralmente sul posto Brendan Bell e Tomas Kaberle. Giunto al cospetto di Andrew Raycroft, effettua una finta verso sinistra per poi infilarlo di rovescio dalla parte opposta. Una ripartenza fulminea, degna del miglior centometrista.
Lo spunto
Se un tempo gli europei che approdavano nella NHL venivano guardati di traverso, neanche fossero dilettanti che osavano bussare alle porte del Campionato con la C maiuscola, oggi sono sinonimo di tecnica, di pattinaggio elegante. In breve, di Campioni, sempre con la C maiuscola.
Perché quindi non gettare uno sguardo alle formazioni delle cinque squadre che compongono la Northeast Division? Chi ha pescato a piene mani sul mercato del vecchio continente? Chi si è dato un'impronta più nordamericana?
Ebbene, i Montréal Canadiens sono la franchigia più "europea", potendo contare su ben 12 atleti che hanno effettuato l'attraversata dell'Atlantico. Dal finlandese Saku Koivu all'elvetico Mark Streit, dal russo Andrei Markov al ceco Radek Bonk, dal francese Cristobal Huet al bielorusso Andrei Kostitsyn, la squadra guidata da Guy Carbonneau è una bella macedonia di nazionalità .
Non sono da meno i dominatori della Division, i Buffalo Sabres: il veterano finlandese Teppo Numminen guida una banda di "importi" che comprende tedeschi (Jochen Hecht) ed austriaci (Thomas Vanek), russi (Maxim Afinogenov) e svedesi (Henrik Tallinder).
Sono invece più parchi gli Ottawa Senators e i Toronto Maple Leafs, che si limitano a sette europei ciascuno. Pochi ma buoni, visto che stiamo parlando di fuoriclasse come gli svedesi Mats Sundin e Daniel Alfredsson.
I Boston Bruins, che fino a pochi giorni fa chiudevano questa speciale classifica con soli sei "immigrati" (lo svedese P.J. Axelsson, gli slovacchi Zdeno Chara e Milan Jurcina, il tedesco Marco Sturm, il ceco Petr Tenkrat e il finlandese Hannu Toivonen), hanno deciso di adeguarsi, ingaggiando dagli Anaheim Ducks il russo Stanislav Chistov.
La curiosità
Scendendo in pista il 13 novembre contro i campioni in carica dei Carolina Hurricanes, partita nella quale ha realizzato tre assist, Teppo Numminen è diventato il giocatore europeo con più presenze nella storia della National Hockey League. Le sue 1252 partite, infatti, gli permettono di sopravanzare il connazionale Jari Kurri. Il solido difensore finlandese è ormai giunto alla diciottesima stagione in Nordamerica, dove ha vestito le maglie di Winnipeg Jets, Phoenix Coyotes, Dallas Stars e Buffalo Sabres.
Le ultime
Andrew Raycroft, estremo difensore dei Maple Leafs, si è infortunato all'inguine nella partita che il 9 novembre lo vedeva di fronte agli ex compagni dei Boston Bruins. Promosso titolare Jean-Sébastien Aubin, per il ruolo di riserva è stato richiamato il 24enne Jean-Franà§ois Racine dai Toronto Marlies (AHL). Non sono solo negative, però, le notizie provenienti dall'Ontario. Il 10 novembre, infatti, la dirigenza delle foglie d'acero ha prolungato di un anno il contratto del talentuoso difensore Andy Wozniewski, al momento infortunato.
Tornando ai portieri, per far fronte all'infortunio muscolare di Ryan Miller, i Buffalo Sabres hanno richiamato Adam Dennis dai Rochester Americans (AHL) quale riserva di Martin Biron, promosso titolare.
I Boston Bruins, nel tentativo di raddrizzare una stagione che a metà novembre sembra già compromessa, hanno ottenuto dagli Anaheim Ducks la sgusciante ala sinistra russa Stanislav Chistov. Dotato di enorme talento, il 23enne Chistov non è mai riuscito a lasciare il segno in California. Chissà che l'aria della costa atlantica non gli faccia bene. Continuano invece gli avvicendamenti tra i pali. Dopo aver richiamato da Providence Brian Finley, i Bruins hanno ora ottenuto dai Phoenix Coyotes Philippe Sauvé (ex Colorado e Calgary) in cambio del centro 22enne Tyler Redenbach.
Sorprendente polemica, infine, in quel di Montréal tra Patrick Roy e il rookie dei Canadiens Guillaume Latendresse: a detta del leggendario portiere, Latendresse sarebbe rimasto nella rosa della franchigia del Québec solo perché francofono e, tanto per rincarare la dose, ha definito miracolosa la prima rete in NHL del giovane numero 84, vista la sua carenza di talento. Latendresse, che in questo frangente si è dimostrato più intelligente dell'illustro connazionale, ha dichiarato candidamente: "Preferisco comportarmi da uomo e non rispondere, lascio volentieri a lui gli atteggiamenti infantili". Non contento, ha risposto anche sul ghiaccio, con una doppietta nell'arco di 30 secondi il 13 novembre contro gli Ottawa Senators e con un'altra realizzazione il 15 novembre contro i Tampa Bay Lightning.
La classifica
Buffalo 31
Toronto 25
Montréal 23
Ottawa 15
Boston 14