Milan Hejduk protagonista contro Los Angeles
Questa settimana della NorthWest Division, verrà archiviata e ricordata per una questione di “punti”: il punto numero 1500 di Joe Sakic e il goal vittoria di Milan Hejduk da 11 punti. Punti, quest'ultimi che non incidono in classifica ma che rimarranno indelebili sul viso del giocatore Ceco.
La gara in questione è Colorado-Los Angeles. Un tiro del compagno di squadra Patrice Brisebois viene deviato in rete dalla mascella di Milan che segnerà così il winning goal della serata. Saranno poi 11 i punti di sutura che gli verranno applicati dal medico della squadra e saranno 2 i punti che metterà ancora a segno nei minuti successivi giocati con un fasciatura sul volto. Hejduk chiuderà la giornata memorabile con 2 goal e 1 assist.
Due giorni dopo al Pepsi Center è ancora punti-time. Ma se prima erano punti dolorosi, adesso sono punti di gioia. Il capitano della franchigia di Denver mette a segno il 1500° punto in carriera, 11° giocatore della storia a raggiungere tale traguardo e 6° a farlo con la stessa squadra. L'evento è coinciso con una sconfitta (Washington ha poi vinto 5-3) ma si è festeggiato ugualmente.
Ma torniamo alla nostra divisione di Nord-Ovest, che pian piano inizia a prendere la solita forma, quella dell'equilibrio. Siamo ormai alla quarta settimana e le franchigie iniziano ad essere tutte lì vicine.
La sorpresa Minnesota è sempre in cima (18 punti; 9-2-0) e in questi ultimi 7 giorni rialza la testa dopo la prima sconfitta stagionale conquistando il bottino pieno contro i soliti Los Angeles Kings (che non riescono proprio ad avere la meglio contro le squadre della NorthWest) e contro l'altro top-team della Western Division, Anaheim (3-2 agli SO), prima di capitolare per la seconda volta a Denver contro i compagni di divisione di Colorado (1-4).
Tralasciando il passo falso contro le Valanghe, la bella gara di venerdì contro i Ducks, ha ufficializzato che quest'anno per un posto ai play-off bisogna fare i conti anche con loro. Non è bastato un tempo supplementare per decretare la più forte e solo la lotteria dei rigori ha dato ragione agli uomini di coach Lemaire L'unico ad andare in goal nell'uno-contro-uno è ancora una volta il giovane Mikko Koivu, al 3° centro stagionale in questa specialità (solo 2 invece i goal nei tempi regolamentari).
Vancouver segue a ruota i Wild sia in classifica (15 punti; 7-4-1) che come andamento settimanale (2-1-0). Le prime due gare sono entrambe in California e i Canucks portano a casa 2 punti totali, frutto di una sconfitta contro Dallas (2-1), determinata dal goal vincente di Modano, da uno strepitoso Turco tra i pali (33 parate) e da un attacco impreciso (34 tiri in porta contro i 26 degli Stars), e da una vittoria dilagante (5-0) contro una Chicago priva di ben 4 dei suoi top-player. Primo shut-out dunque per Roberto Luongo in quel di Vancouver.
Lo stesso Luongo si supera nel fine settimana contro i Capitals, reduci dalla vittoria su Colorado e pieni di entusiasmo, e regala, agli shoot-out, altri due punti alla squadra canadese che ora attende con ansia una striscia di partite casalinghe per poter incrementare il proprio bottino.
I vice-campioni di Edmonton scendono sul ghiaccio 4 volte. Le due partite casalinghe, contro Phoenix (5-2) e contro Washington (4-0), sono successi straripanti e mai in discussione. L'attacco formato dalla nuova linea Ales Hemsky, Petr Sykora e Patrick Thoresen ha dell'incredibile, segnando 10 punti in totale nella stessa partita: 1G e 3A per Sykora, 1G e 2A per Hemsky e 3A per Thoresen.
La difesa non è certo da meno e lo shut-out (il primo dell'anno) fatto registrare da Roloson ne è la prova. Peccato quei 12 goal subiti nella breve trasferta californiana che hanno fermato il cammino degli Oilers. Con il medesimo punteggio di 6-2, Edmonton ritorna da Anaheim e Phoenix con le pive nel sacco e con qualcosa da rivedere. Problema di concentrazione o Pacific Division troppo forte?
Della settimana degli Avalanche (12 punti; 5-4-2) abbiamo già parlato all'inizio: il punto numero 1500 di Sakic e la grande performance di Hejduk contro i Kings. Lo stesso Hejduk è protagonista nel fine settimana di una doppietta che permette a Colorado di avere la meglio su Minnesota (4-1) grazie anche alla prova del goalie Theodore, quasi all'esame finale dopo le deludenti prestazioni di inizio campionato.
Chi manca? Ah, sì…Calgary. Gli anonimi Flames sono sempre più…come dire…anonimi.
I soli 7 punti (3-5-1) nelle prime 9 gare possono essere giustificati dalle 3 gare in meno rispetto ai propri compagni di divisione, ma come spiegare già 6 sconfitte?
Dai numeri di Kiprusoff, GAA di 2.79 e SAVE% di .909, sembra che in porta si stiano facendo i miracoli, allora a chi diamo la colpa? Semplice: agli special team.
Le statistiche del portiere sarebbero da primo della classe se in inferiorità numerica Calgary non si facesse bucare tanto facilmente (PK 81.4%) e in attacco Iginla avrebbe qualche punto in più (ad ora sono 9) se in superiorità numerica si scagliasse il disco in rete più frequentemente (PP 12.3%). Anche questa settimana l'unico ad avere delle statistiche positive il giovane Lombardi con un +7 nel plus/minus. E 'passato quasi un mese e per i canadesi è ora di cambiare marcia altrimenti il treno per i play-off non lo prendono più.
Il migliore della settimana
Con 4 goal, 1 assist, 1 goal vincente e 11 punti di sutura, Milan Hejduk è sicuramente il giocatore più “hot” della settimana. Dopo una stagione martellata da infortuni e che non lo ha visto protagonista, quest'anno sta tornando ai suoi livelli. Il suo aiuto sarà fondamentale per la corsa di Colorado verso la post-season.